(Capitolo 21) Nel weekend... (terza parte)

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ATTENZIONE: capitolo indicato per un pubblico ADULTO.

DOMENICA mattina

[ LEXA ]

Lexa si rigirò nel letto, aprì gli occhi e stranamente vide Costia seduta sul letto, accanto a lei, con l'accappatoio addosso, intenta a scrivere qualcosa al cellulare.

"mhmm...ma dove siamo?" chiese

"ah! Finalmente ti sei svegliata" disse Costia guardandola e sorridendole

Lexa la fissò con gli occhi socchiusi per via della troppa luce nella stanza, poi mentre si guardava intorno ricordò. L'albergo. Costia l'aveva portati lì la sera prima.

Tornò ad appoggiare la testa sul cuscino, non sapendo esattamente come uscire da quella situazione.

Doveva alzarsi e scappare? Però si stava così bene in quelle lenzuola, fresche, morbide e profumate. Si rilassò un attimo, poi sentì Costia mettersi sopra di lei.

Ops! Troppo tardi. Pensò. Era intrappola. Aprì gli occhi e la fissò.

Oddio. È bella. Molto bella. Ed è lì per lei. Aveva fatto tutto questo per stare con lei. Pensò.

Lexa provò ad alzarsi ma...

Costia la bloccò sul letto, bloccandole le braccia sopra la testa.

Lexa aveva sia il corpo che le braccia bloccate. Non aveva via di fuga provo a dire qualcosa "Costia io..."

"shss...dobbiamo parlare" disse lei

"sei sicura che è questo quello che vuoi?" chiese guardandola

"sì" rispose, poi la fissò e continuò "volevo chiederti scusa per l'altro giorno. Per come mi sono comportata. Ma non solo. Volevo chiederti scusa per tutto. Sono mesi che siamo sfuggenti l'una con l'altra. Ci vediamo poco, parliamo poco e soprattutto non ci tocchiamo più. Prima non facevamo altro. Ricordi? Ci siamo allontanate Lexa. Non riesco a capire il perché. E questa cosa mi spaventa" la fissò ancora "ho paura. Qualsiasi cosa io abbia fatto per farti allontanare ti chiedo scusa. Perdonami" disse mortificata.

Lexa la fissò, non sapeva cosa dire.

Alla fine aggiunse "Lexa io... non voglio perde...r...ti.." ammise ma...

Lexa non voleva sentire altro. Allungò il collo e la baciò mentre lei parlava. Poi si allontanò, fissò le sue labbra cercando di capire cosa aveva appena fatto, e tornò a sdraiarsi sul cuscino. Sentiva lo sguardo di Costia addosso. In cerca di una risposta.

Costia si avvicinò piano, piano alle sue labbra. Cercando di capire...era stata perdonata? Si chiese. E cercò le sue labbra.

Le labbra di Lexa risposero al bacio. E Costia era così contenta che aumentò il ritmo. Cercando con insistenza le sue labbra. Schiudendole, bramandole, prendendole.

"ti voglio" le sussurrò all'orecchio. Poi scese piano a baciarle il collo. Intrufolò la mano sinistra nell'apertura dell'accappatoio e trovò quello che stava cercando. Afferrò con forza il suo seno. E cominciò a torturarlo. Facendola ansimare.

Con l'altra mano aprì definitivamente l'accappatoio mostrando così la sua immensa bellezza. I suoi occhi la divorarono.

Le aprì le gambe, si chinò sulla sua apertura e iniziò ad usare la lingua stuzzicandola.

La risposta di Lexa fu immediata iniziava ad eccitarsi. Costia continuò a stuzzicarla e quando fu bagnata la penetrò con la lingua. Iniziò a muoversi dentro di lei.

The warrior in blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora