[ LEXA ]
Il giorno dopo...
Lexa tornando a casa poche ore prima, dopo aver passato l'intera notte fuori per il suo solito giro notturno, si era addormentata sul divano.
La svegliò l'incessante bussare di qualcuno...
Contro voglia si alzò dal divano per andare ad aprire. E dopo averlo fatto, si ritrovò davanti una Costia non molto contenta.
"finalmente. Si può sapere che fine avevi fatto? Ti ho cercato dappertutto. Ti ho chiamato più volte e non hai mai risposto. Perché?" l'aggredì
"cazzo Costia fai sul serio?" chiese mettendosi seduta sul divano
"ti ho mandato un audio su whatsapp. Io..." balbettò
"sì, lo so. Lo ascoltato. Ma... " Costia non la fece finire...
...si inginocchiò e si mise in mezzo alle sue gambe "mi dispiace. Non avrei dovuto farlo. Mi dispiace così tanto." disse e appoggiò la fronte sul suo ventre piatto.
Lexa la sentì piangere. Le sue lacrime le bagnavano la maglietta.
"perdonami. Ti prego. Io... io ti amo" disse fra i singhiozzi
Lexa rimase turbata, non l'aveva mai vista piangere prima d'ora. Non sapeva cosa fare o dire. Ma anche lei stava soffrendo.
Poi disse "anch'io..." rispose così ai suoi sentimenti.
Ma era vero? Era davvero così? Provava un forte sentimento nei suoi confronti, ma era amore? Qualsiasi cosa fosse poteva bastare per andare avanti? Non lo sapeva.
Poi proseguì "...ma, mi serve tempo. Dammi un po' di tempo, ok? Non chiedo altro" disse e prese ad accarezzarle la testa per consolarla.
Costia annuì e disse "io ti aspetterò...sempre"
Rimasero così per un po', in silenzio. Poi Costia dovette andar via per il turno al negozio. Sulla porta si salutarono con un semplice bacio sulla guancia.
Subito dopo Lexa si precipitò al frigo, recuperò una birra e la trangugiò il più possibile in una lunga sorsata. Cazzo se le serviva. Si sentiva così confusa.
Avrebbe dovuto anche mettere qualcosa sotto ai denti. Ma sapeva che se l'avrebbe fatto, avrebbe di sicuro rimesso per l'agitazione.
Finì la birra, decise di farsi una doccia veloce e recuperò degli indumenti puliti dall'armadio. Quando sentì il suo cellulare vibrare.
Era un messaggio whatzapp:
Indra 1
Lexa si accigliò; che sarà successo? Si chiese
Lo aprì:
muoviti...accendi la tv.
Sempre più confusa, Lexa accese la tv. Sul 1 canale stavano trasmettendo il telegiornale del mattino.
Sullo schermo comparvero le due ragazze che lei aveva salvato nei giorni precedenti.
Ma che diavolo? Si chiese, Lexa. Alzando il volume per sentire cosa dicevano.
"abbiamo letto anche noi i giornali. E non possiamo credere a quanto abbiamo letto. Questo personaggio misterioso non è affatto una minaccia. Ha fatto quello che nessuno in questa città avrebbe avuto il coraggio di fare. Ci ha salvate. Quei due ragazzi ci avevano preso con la forza. Bloccandoci i polsi..." disse mostrando i lividi "...E anche se abbiamo detto loro di no...stavano per..." fece una pausa prima di scoppiare in singhiozzi, poi coraggiosamente proseguì "...se non fosse stato per lui. Adesso io e la mia amica saremmo..." ancora lacrime "...non è giusto che le forze dell'ordine invece di difendere i loro cittadini se la prendono con chi invece ci protegge" dopo una pausa la ragazza guardò dritto nella telecamera e disse "chiunque tu sia. Grazie."
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The warrior in black
FanfictionLEXA una giovane ragazza di 19 anni è al primo anno di università. Lavora in un negozio di biancheria intima al centro commerciale. Pratica tanti sport diversi. Perde i genitori in un incidente stradale, e questo l'ha toccata veramente tanto. Cerca...