(Capitolo 47) Ricatto (prima parte)

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[ LEXA / COSTIA / CLARKE ]

Due giorni dopo

[ suono del campanello]

Lexa andò ad aprire convinta che fosse Clarke ma quando aprì la porta il suo sorriso di spense...

Una "sorpresa" non gradita era lì, proprio davanti a lei...si ritrovò...

"Costia" disse perplessa e sorpresa di vederla lì

Costia si precipitò in casa, portando con sé le valigie.

"ciao amore" disse dandole un bacio sulla guancia e aggiunse "sono appena tornata" lasciò le valigie vicino l'entrata.

Tutto ciò sotto lo sguardo pietrificato di Lexa che non sapeva come reagire "non dovevi tornare la prossima settimana?" s'informò, forse ricordava male, si disse.

"oh! Ero stufa di quel rompipalle di mio padre. Non facevamo che litigare. E poi... mi mancavi" disse quest'ultima parola con malizia, guardandola dritta negli occhi

Lexa sapeva a cosa si riferiva. Continuò a fissarla ma non rispose.

Costia si buttò a peso morto sul divano "uh! Che stanchezza" la fissò, la voleva... "perchè...non vieni qui" disse battendo la mano sul posto libero sul divano accanto a lei

Lexa fissò la sua mano e poi fissò lei. Non voleva. Non voleva che accadesse.

Merda!

"Dai Costia...sei appena arrivata, perché non vai a casa a riposare? Ci vediamo con calma." propose

"oh! Non ti preoccupare...per quello...ho energia da vendere" disse ridendo in modo quasi perverso e aggiunse "non ti sono mancata neanche un po'?" disse portandosi la mano sui pantaloni e muovendola sulla parte intima

Lexa continuò a fissarla. Ma dentro di sé, sapeva che qualcosa era cambiato. No, non voleva.

No, non ti ho pensata proprio

Non voleva, non voleva.

"perchè non ti fai una doccia?" propose per guadagnare tempo. Doveva inventarsi al più presto una scusa per mandarla via. Ma cosa?

Costia si alzò sorridente...

Lexa si accigliò, non capiva il perché fosse così contenta, non si rese conto che con la proposta appena fatta si era intrappolata da sola.

Costia si avvicinò a lei e si tolse la maglietta e avvicinandosi ancora disse "perchè non la facciamo insieme?" e dopo una pausa sorridente aggiunse "ti ricordi? Ci davamo dentro sotto la doccia. Ti piaceva parecchio"

Merda! Merda! Merda!

Non voleva. Non voleva.

"ehm...non..." pausa

voleva urlarle contro che non voleva...ma non lo fece.

"...non posso. Devo finire un progetto per l'università"

"non puoi farlo dopo?"

"temo di no. Sai il professore mi ha già contattata e mi ha dato un ultimatum. Sono già parecchio indietro e soprattutto in ritardo con la consegna." disse

Beh! Non era poi una bugia.

"e va bene" disse Costia allontanandosi e proseguì "per questa volta vado sola. Tu sbrigati così dopo sarai tutta per me" disse mentre si allontanava per andare al piano di sopra per farsi la doccia.

Lexa tirò un sospiro di sollievo che durò poco. Perché aveva dimenticato che quando Costia faceva la doccia poi indossava sempre una sua maglietta.

The warrior in blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora