[ LEXA ]
Il cellulare iniziò a squillare "Follow me / You can follow me / I will keep you safe / Follow me / You can follow me / I will protect you..." la canzone dei Muse a tutto volume. Una mano calò su di esso per spegnerlo. Era la sveglia delle 6:30.
Lexa aveva aperto gli occhi. Si alzò sbadigliando, si stiracchiò portando le braccia verso l'alto, per sgranchirsi la schiena.
Prima tappa cucina aveva urgentemente bisogno di un caffè. Così arrivata in cucina mise sul fuoco la caffettiera.
Intanto ricontrollò il cellulare per vedere se erano arrivati messaggi. La bustina segnalava 1 quindi c'era solo un messaggio. Lo aprì
Messaggio 15/01/2017 06.15
TITUS: ricordati di passare in palestra dopo le lezioni. A sta sera.
A Lexa il messaggio diede molto fastidio non c'era bisogno che Titus gli ricordasse nulla, sapeva cosa doveva fare, manteneva sempre gli impegni presi. Così decise di non rispondere al messaggio.
Il caffè era pronto, lo versò in un bicchierino, molti lo prendono con lo zucchero ma lei lo preferiva amaro.
La seconda tappa era il bagno, dopo il caffè per svegliarsi del tutto ci stava una bella doccia.
Si tolse i vestiti e si buttò sotto il getto dell'acqua calda.
Gli piaceva la sensazione di pace e relax che il getto dell'acqua calda gli procurava. Si insaponò dalla testa ai piedi e lavò anche i capelli. Rimase sotto il getto per 20 minuti. Era strano ma quel calore la faceva sentire al sicuro, protetta da tutto. Ma quando chiudeva l'acqua il freddo si impadroniva di nuovo di lei. E si perdeva di nuovo nella tristezza e solitudine. Doveva farsi forza.
Uscì dalla doccia e si asciugò. Asciugati anche i capelli decise di farsi una treccia.
Dopo si vestì, nel suo armadio aveva solo vestiti neri. Prese i pantaloni e li indossò, e fece lo stesso con una maglia anch'essa nera. I jeans erano un modello stretto, con la palestra aveva sviluppato i muscoli, e jeans stretti e la maglia mettendo in risalto le sue forme.
Forse era per questo che tutti i maschi si fermavano a guardarla con la bocca spalancata, e alcuni le fischiavano dietro. La cosa la rendeva nervosa.
Indossò degli stivaletti neri con le borchie, che superavano la caviglia. E infine si mise il giubbotto di pelle nero.
Recuperò in fretta il cellulare e lo mise in tasca. Prese anche le chiavi, uscì di casa per iniziare una nuova giornata.
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[ CLARKE ]
Il cellulare iniziò a squillare "You don't know me when I don't know you" / "You don't know me when I don't know you..." il ritornello della serie tv Wentworth, una delle sue preferite.
Clarke si alzò con ancora gli occhi chiusi, e rischiò di inciampare nella miriade di cose lasciate in giro. Sua madre gli e lo diceva sempre che è disordinata. E lei rispondeva sempre che quello non è disordine ma il suo ordine. Sa esattamente dove trovare le cose...più o meno.
Ancora assonnata fece fatica ad aprire gli occhi, ma doveva farlo se non voleva ruzzolare a terra e confondersi tra i suoi oggetti.
Si avvicinò alla scrivania a recuperare il cellulare che ancora squillava. L'orario segnava le 6:30. Accidenti erano già passati 10 minuti.
La sera prima aveva messo la sveglia 10 minuti prima, aveva fatto bene. Si era resa conto che la mattina ci metteva un po' ad alzarsi e percorrere il breve ma ostacolato tratto tra il letto e la scrivania.
Prima tappa cucina aveva bisogno di bere un caffè. Nel tragitto che la portava dalla camera da letto alla cucina, passò per il corridoio, dove la sua immagine si rifletté allo specchio. Clarke lì per lì si spaventò e fece un passo indietro. Poi si riconobbe più o meno. Aveva tutti i capelli spettinati e le borse sotto gli occhi per essere andata a letto tardi la sera prima.
"Sono un disastro".
Decise di ignorare il suo riflesso nello specchio e di proseguire in cucina. Mise sul fuoco la macchinetta del caffè.
Ne approfittò per controllare il cellulare per vedere se erano arrivati messaggi. La bustina segnalava 3. Ben tre messaggi.
Messaggio 1 15/01/2017 05.45
MAMMA: Clarke oggi passerò tutta la giornata in reparto. Tornerò sta sera tardi, non aspettarmi alzata.
Messaggio 2 15/01/2017 06.00
FINN: Mi manchi. Diamoci un'altra possibilità.
Messaggio 3 15/01/2017 06.15
RAVEN: Hey sveglia dormigliona. Ci vediamo dopo la scuola? Che ne dici pomeriggio shopping?
Clarke ignorò i primi due messaggi e rispose a Raven
Nuovo Messaggio 15/01/2017 06.35
A RAVEN: sono sveglia. :P ps: pomeriggio non posso. Vado in facoltà per chiedere informazioni.
Finalmente il caffè era pronto lo versò nel bicchierino e ci mise due cucchiaini di zucchero. Sua madre la riprendeva sempre dicendo che fa male. Lei rispondeva sempre che la vita già è amara di suo perché renderla ancora più amara?
Poi prese due biscotti al cioccolato e li mangiò strada facendo.
Seconda tappa bagno. Adesso ci voleva proprio una bella doccia calda.
Si tolse i vestiti e si buttò sotto il getto dell'acqua calda.
Si lavò in fretta, era già tardi.
Uscì dalla doccia e si asciugò. Cercò di sistemarsi i capelli spettinati, che impresa sembrava una pazza. Sembrava una di quelle attrici che nei film quando toccano la corrente gli vengono i capelli a criniera di leone.
Alla fine dopo vari tentativi cercò di sistemarli legandoli a coda di cavallo.
Si precipitò in camera sua e si vestì optò per un jeans chiaro strappato e una maglia bianca. Sopra ci abbinò il suo giubbotto di pelle blu. Si infilò le converse, e si chinò per allacciarle.
Presto, presto, presto, accidenti anche oggi stava facendo tardi. Perché l'orologio camminava così veloce?
Recuperò il cellulare che mise nella tasca di dietro dei jeans. Poi prese lo zaino...
No un attimo, dov'era finito lo zaino?
O no. Aspetta ieri sera l'ho lasciato accanto alla scrivania, perché adesso non c'è?
Oh accidenti dov'era finito quel maledetto zaino?
Lo cercò in tutta casa, dovevano inventare un cerca oggetti. Come l'app del telefono che se non lo trovi ti basta fare un fischio e quello risponde. Oh uffa ma perché non esiste una cosa del genere anche per gli zaini? O per trovare un oggetto dentro la borsa quando ti serve?
Ritornò nella sua stanza, forse è sotto la coperta. Spostò la coperta e... "trovato".
Lo afferrò, recuperò in fretta le chiavi e uscì.
Una altra pazza giornata stava per iniziare.
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The warrior in black
FanfictionLEXA una giovane ragazza di 19 anni è al primo anno di università. Lavora in un negozio di biancheria intima al centro commerciale. Pratica tanti sport diversi. Perde i genitori in un incidente stradale, e questo l'ha toccata veramente tanto. Cerca...