Capitolo 29

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Capitolo ventinove.
Selena's Point Of View.
Sentì qualcuno bussare ripetutamente alla mia porta, aprì velocemente gli occhi, mi alzai in fretta e mi diressi verso la porta che aprì immediatamente.
''Justin?'' chiesi in un sussurro coprendomi la bocca con la mano a causa dello sbadiglio.
''Buongiorno piccola'' mi baciò la fronte ''dobbiamo sbrigarci per andare in aeroporto, mi dispiace averti svegliata ma non avevo alternativa'' mi sorrise dolcemente baciandomi la guancia.
''Oh si certo'' risposi portando una mano dietro al capo imbarazzata, poco dopo Justin lasciò la mia stanza e mi andai a lavare, feci molto veloce una doccia senza shampoo, lavai per bene il mio corpo e poi mi asciugai, indossai l'intimo e corsi in camera notai che era davvero tardi, velocemente misi il pigiama all'interno del borsone, mi vestì saltellando per la stanza per infilare i jeans in meno tempo possibile, subito dopo presi la maglia e la felpa, misi subito gli stivaletti neri ed infilai il cellulare nella borsa, presi tutto e scesi dalle scale ''eccomi!'' dissi con il fiatone, vidi tutti guardarmi, Pattie aveva le lacrime agli occhi, mi addolcì immediatamente vedendola, poi vidi Jeremy che era un misto di tristezza e delusione, Jazmyn e Jaxon invece erano ancora molto assonnati ma lessi la tristezza nei loro occhi, Justin.. Beh lui, era indescrivibile il suo viso, i suoi occhi non esprimevano emozione, nulla, vuoto.
''Su andiamo'' disse Justin, annuì velocemente, salutai Jeremy abbracciandolo e dandogli un sorriso di conforto, Jaxon e Jazmyn mi saltarono in braccio stringendomi forte, Jazmyn mi lasciò molti baci in guancia, sorrisi al suo gesto, amavo quella bambina, andai verso Pattie subito dopo tirandola in un abbraccio, lei ricambiò stringendomi forte, sentì i suoi singhiozzi e fui certa che la mia felpa era umida.
''Tornerà, andrà tutto bene'' le sussurrai accarezzandole i capelli.
''G-grazie'' balbettò, forzando un sorriso ''prenditi cura di lei'' indicò Justin che rise ed annuì intrecciando le nostre mani e baciandomi il capo.
''Buon viaggio ragazzi, chiamatemi appena arrivate'' disse Jeremy annuimmo e dopo altri saluti lasciammo la casa, il tragitto fu abbastanza silenzioso, non proferì parola nessuno. Arrivammo in macchina, Justin posò i borsoni io nel frattempo mi sedetti nel mio sedile e mi sistemai subito dopo, decisi di mandare un messaggio a Demi per farle sapere che stavo andando in aeroporto.
From: Me
To: Dems.
'Sono in macchina tra poco dovrei arrivare in aeroporto, ci vediamo davanti al bar della scuola quando torno, venitemi a prendere voi, vi voglio bene xx'
Mandai il tutto velocemente, avevo già detto loro l'orario in cui sarebbe atterrato il mio aereo e Justin mi aveva detto che mi avrebbe accompagnata fino al bar della scuola, perciò avevo deciso di incontrarmi con Demi, Ashley e Jake lì, ad interrompere i miei pensieri fu il rumore dello sportello di Justin che si chiudeva, mise in moto l'auto e partì verso l'aeroporto, per tutto il tempo guardai il paesaggio, iniziò a nevicare, era tutto così bello e non volevo assolutamente andarmene ma questa non era la mia realtà.
Dopo una buona mezz'ora arrivammo all'aeroporto, Justin prese entrambi i borsoni, ancora non si era deciso ad aprire bocca e di sicuro non sarei stata io a parlare per prima, evitai qualsiasi domanda avessi su Stratford o qualsiasi altra cosa, ero molto stanca ed avevo bisogno di caffè, notai uno Starbucks lì vicino, mi allontanai per poi sentire una forza opposta alla mia che mi impediva, mi voltai di scatto e vidi Justin che mi guardava stranito.
''Che fai?'' mi chiese subito.
''Ho bisogno di un caffè'' risposi semplicemente, la presa sul mio braccio divenne sempre più debole fino ad essere nulla ''vuoi qualcosa?'' chiesi e lui sembrò essersi perso nei suoi pensieri per una manciata di secondo, decisi allora di provare a richiamare la sua attenzione ''Justin'' continuai, lui posò il suo sguardo su di me, notai confusione, ma che diavolo aveva? Non ci stavo capendo nulla, il suo sguardo era completamente vuoto ''Justin'' mi avvicinai a lui che mi guardò senza muovere dito ''stai bene?'' continuai cercando di capire che cosa gli stava succedendo, lui annuì ancora silenzioso, decisi di affrettarmi e raggiungere Starbucks il più velocemente possibile per prendere qualcosa a Justin e vedere come sarebbe andata.

Una volta arrivata ordinai due caffè ed un croissant per Justin, pagai velocemente ed andai verso di lui che si era seduto su una panchina davanti l'entrata dell'aeroporto, ua volta raggiunto gli porsi il suo caffè ed il croissant, lui mi forzò un sorriso e diede un morso al suo cornetto, dopo circa cinque minuti aveva finito il tutto.
''Justin..'' esitai.
''Si?'' chiese lui fissandomi.
''Co-come stai?'' chiesi io esitante, avevo paura di una sua risposta.
''Sto bene.'' disse lui, rivolgendomi un sorriso, non riuscì a descriverlo.
''Io.. Uhm okay'' fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
''Mi dispiace averti fatta preoccupare, non era mia intenzione, solo.. Io non.. Non voglio andarmene'' per la prima volta da quando conoscevo Justin vidi i suoi occhi iniziare a luccicare e non era la luce, no, lui aveva gli occhi lucidi.
''J-justin'' portai le mani alla bocca, ero completamente sorpresa, cosa dovevo fare? Io non lo avevo mai visto così, io non sapevo cosa fare, mi gettai tra le sue braccia, poggiai la mia testa sulla sua spalla, lui mi strinse così forte, anche a me venne da piangere ma dovevo essere forte per lui.
''Scusami'' lo sentì pronunciare quasi in un sussurro, più a se stesso che a me.
''Shh è tutto okay'' lo rassicurai passando la sua mano più volte su e giù per la sua schiena.
''G-grazie'' mi baciò il capo.
''Ci sarò sempre Justin'' lo promisi a lui ma anche a me stessa, avevo paura adesso, io non volevo lasciarlo ma se avessi dovuto farlo? Se Joe avesse scoperto della nostra relazione? Se fossi morta? Mi continuavo a tormentare. Ma no, sarei sopravvissuta per lui.
''Anche io'' disse lui per poi stringermi ancora di più.
''Su andiamo'' sciolsi l'abbraccio ed insieme a Justin entrammo in aeroporto.

Un'ora dopo eravamo sull'aereo in attesa che questo iniziasse il suo viaggio verso Los Angeles, non eravamo contenti di tornare, soprattutto Justin lui non voleva lasciare la sua famiglia di nuovo, non voleva per niente ed onestamente neanche io, non volevo tornare al pericolo della mia vita, avevo un brutto presentimento, avevo una brutta sensazione, che Joe avesse scoperto tutto?! Lasciai che i miei occhi si chiudessero, lasciai che quella tranquillità mi avvolgesse per l'ultima volta, lasciai che Stratford mi cullasse per l'ultima volta.
Justin's Point Of View.
L'aereo stava atterrando, me lo aveva detto la hostess, dovevo svegliare Selena anche se quando dormiva era meravigliosa veramente, era di una bellezza immensa con quei suoi occhi chiusi, con quelle labbra serrate, quell'aria tranquilla ed indifesa, ogni tanto mugugnava qualcosa nel sonno ma non riuscì a comprendere nulla, si lamentò qualche volta ma subito dopo smise, era così bella.
''Piccola'' le sussurrai all'orecchio provando a svegliarla dolcemente ma lei si girò dall'altro lato infastidita probabilmente ''su piccola devi svegliarti manca poco'' continuai ma niente anche questa volta, iniziai a lasciarle dei baci in guancia, sulla mascella, sulla punta del naso, sulla fronte e continuai giù per il collo sorridendo, la sentì ridere alcune volte.
''Justin, smettila, mi fai il solletico'' si lamentò mentre rise.
''Allora apri gli occhi'' risi continuando, e dopo due secondi aveva gli occhi aperti mentre rideva.
''Okay, fatto'' continuò a ridere ''siamo arrivati?'' chiese lei dolcemente.
''Stiamo atterrando'' la informai intandola a guardare fuori dal finestrino, pochi minuti dopo eravamo a Los Angeles, una volta fuori dall'albergo salimmo nell'auto che avevo lasciato lì giorni fa ''allora devo portarti al bar della scuola?'' chiesi non convinto, lei mi aveva detto che la sarebbero venuta a prendere le sue amiche, ma non ero molto convinto, perchè non voleva farsi accompagnare? Cosa la spaventava? Tante domande continuavano a ripetersi nella mia mente, una dopo l'altra, senza sosta, c'era qualcosa che non mi quadrava perfettamente, e l'avrei scoperta, oh si l'avrei fatto.
''Si, loro mi aspettano lì'' mi sorrise dolcemente, annuì misi in moto e partimmo, poco dopo eravamo arrivati lì, il nostro viaggio insieme adesso era ufficialmente arrivato alla fine, lei mi sorrise e si avvicinò a me ''ciao Justin'' le sue labbra si posarono sulle mie, ed io provai ad approfondire il bacio picchiettando la mia lingua sulle sue labbra, lei mi diede l'accesso ed iniziò lì l'amore tra quelle due creature, poco dopo si staccò con un sorriso che andava da guancia a guancia.
''Fammi sapere quando sei a casa okay piccola?'' chiesi dolcemente, lei annuì e le lasciai un bacio in guancia che la fece arrossire, scese dall'auto prendendo il suo borsone, si voltò verso di me che nel frattempo avevo abbassato il finestrino ''ci sentiamo dopo bimba!'' lei mi mandò un bacio e si diresse verso un auto, probabilmente delle sue amiche, salì e dopo poco partì ed anche io sfrecciai verso quella che era casa mia ormai da molto tempo.
Poco dopo arrivai a casa, parcheggiai l'auto nel vialetto ed aprì lo sportello, estrassi le chiavi dal nottolino e le misi in tasca, presi il borsone e sbattei lo sportello alle mie spalle, mi diressi verso la porta e l'aprì subito dopo, vidi Cole e Ryan sul divano che stavano guardando qualcosa alla televisione, Dylan era in cucina a quanto pare stava preparando qualcosa e Chaz.. Beh lui non c'era. Non appena posai il borsone a terra tutti vennero verso di me e mi abbracciarono uno alla volta, poi ci furono alcune delle nostre strette di mano, quelle che di solito fanno i ragazzi.
''Bro come stai?'' chiese subito Cole sorridendomi.
''Tutto bene, voi?'' chiesi io tranquillamente.
''Noi stiamo alla grande'' urlò Ryan e risi per il suo comportamento.
''Dov'è Chaz?'' chiesi guardandomi intorno.
''Lui è uscito, tiene ancora d'occhio Jason!'' esclamò Dylan serio.
''Bene, adesso che sono tornato è ora di concludere questa storia, dobbiamo fargli capire che queste cose non dovrebbero essere fatte!'' serrai la mascella infastidito, i ragazzi annuirono e poco dopo sentì il rumore della porta.
''Fanculo l'ho pers-'' era Chaz, non finì la frase alla mia vista che venne verso di me abbracciandomi e congratulandosi per aver ritrovato la mia famiglia, lo ringraziai.
''Bro sono davvero contento per te'' sorrise.
''Grazie amico, cosa dicevi prima?'' chiesi io.
''Stavo seguendo Jason come ho fatto negli ultimi giorni, ma l'ho fottutamente perso quel piccolo bastardo!'' biascicò infastidito.
''Tranquillo amico, ora sono qui e lui avrà ciò che si merita, bello o brutto, deve spiegarci perchè è andato da lui, voglio sapere che cazzo gli passa per la testa'' risposi tranquillamente, tutti mi sorrisero ''la guerra è appena iniziata'' fu l'ultima cosa che dissi.

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