Capitolo Tredici.

1.4K 54 0
                                    

Capitolo tredici.

‘’Ah..’’ rispose lei.

‘’Tutto bene?’’ chiesi preoccupato.

‘’Oh si.. Tranquillo capita ogni tanto’’ rispose lei.

‘’Cosa?’’ chiesi io confuso.

‘’Sogno la morte dei miei genitori’’ rispose rattristandosi.

‘’Mi dispiace’’ dissi io dispiaciuto.

‘’Tranquillo’’ m’intenerì, mi avvicinai lentamente e l’abbracciai, rimase un po’ ferma senza ricambiare poi pian piano mi strinse a lei.

Justin’s part

Selena si era addormentata nuovamente, rimasi a fissarla per un bel po’ di tempo fin quando anch’io non mi addormentai accanto alla figura esile della brunetta.

Selena’s part

Mi sentì chiamare, mi dimenai qualche volta prima di aprire gli occhi e vedere un ragazzo che mi comunicava che eravamo atterrati a Stratford, lo ringraziai, stavo per chiamare Justin ma mi fermai a guardarlo svariati secondi, i suoi lineamenti erano delicati e perfetti, sembrava essere fatto di proposito, pensai che tanta perfezione non poteva esistere realmente, notai che si mosse decisi di chiamarlo.

‘’Justin’’ sussurrai per non svegliarlo bruscamente.

‘’Mmh’’ si lamentò infastidito.

‘’Justin siamo arrivati dobbiamo scendere’’ esitai di poco, sgranò gli occhi.

‘’Si.. Siamo a Str.. Stratford?’’ balbettò un poco prima di pronunciare l’intera frase.

‘’Uhm si..’’ annuì io.

‘’Uh ehm si ok, prendiamo le nostre cose’’ disse lui cercando di tenere a freno le sue emozioni.

‘’Bene’’ scendemmo e Justin prese entrambe i borsoni, avevo noleggiato un auto per poter girare per le strade di Stratford.

‘’E’ quella l’auto?’’ mi chiese Justin indicando quest’ultima.

‘’Si’’ risposi annuendo.

‘’Perfetto’’ rispose lui, mise i borsoni nel bagagliaio e salimmo in macchina ‘’cosa facciamo adesso?’’ chiese rivolgendomi la domanda.

‘’Prima di iniziare la nostra ricerca direi di trovare un posto per la notte, non sappiamo quando torneremo ma una cosa è certa, non sarà stanotte’’ risposi io pensando fosse la cosa migliore da fare.

‘’Si giusto, hai ragione’’ rispose lui esitante, si vedeva la paura e l’esitazione nei suoi occhi color miele.

‘’Bene’’ risposi non sapendo cos’altro dire, Justin iniziò a guidare notai che aveva uno sguardo perso, pensai che fosse meglio fermarci in un bar per prendere qualcosa, capì che per lui non era per niente facile affrontare tutto questo ‘’Justin guarda lì c’è un bar.. Che ne dici di fermarci per prendere qualcosa?’’ chiesi io.

‘’Si ottima idea’’ rispose lui.

‘’Ecco guarda parcheggia lì’’ forzai un sorriso, parcheggiò, scesi dall’auto ed aspettai lui.

‘’Su entriamo’’ mise una mano sulla mia schiena ed insieme entrammo nel bar.

‘’Vado in bagno torno subito’’ risposi sorridendo di poco.

‘’Vuoi che prenda qualcosa per te nel frattempo?’’ chiese lui fissandomi.

‘’Uhm si, un caffè’’ risposi io mentre mi allontanavo, una volta in bagno mi guardai allo specchio, decisi di sciacquarmi la faccia, aprì il getto d’acqua per poi prenderne un po’ e bagnarmi il viso, presi un tovagliolino e mi asciugai, subito dopo estrassi il cellulare dalla borsa e lo accesi, velocemente sbloccai lo schermo e composi il numero di Ashley, dopo circa due o tre squilli rispose.

Nothing is easy, you can risk your life every moment.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora