Capitolo Sedici.

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Capitolo sedici.

Justin’s Point Of View.

Mia madre.. Mi medicò il piede fasciandomelo e mettendo un liquid gelatinoso che faceva schifo, feci finta di nulla, durante il pranzo nessuno aveva proferito parola, insieme a me, Selena ed i miei genitori avevano mangiato quei due bambini che dovevano essere i miei fratelli minori, la somiglianza c’era ed erano anche carini.. Ma faceva male!

‘’Andiamo a sederci sul divano’’ disse mia madre.

‘’Okay’’ disse Selena, aiutandomi ad alzarmi e dirigerci verso il divano, una volta seduti arrivarono anche i miei genitori.

‘’Jazzy, Jaxon andate a giocare di sopra!’’ disse mia madre con un’espressione seria in viso.

‘’Okay mamma’’ disse la bimba correndo di sopra.

‘’Justin.. Noi vogliamo che tu sappia la verità..’’ non feci finire di parlare mio padre.

‘’Sono qui per questo! Voglio solo la verità’’ risposi io.

‘’Molti mesi prima che io e tua madre ti lasciassimo a Los Angeles la situazione economica stava peggiorando sempre di più, non potevamo più pagare la casa e tanto meno comprare il cibo, cercavamo lavoro ma nessuno era disposto ad offrircene uno, avevamo pensato e fatto di tutto pur di guadagnare qualcosa, iniziammo a diminuire tutto ciò a cui eravamo abituati pur di tenerti con noi, poi con il passare del tempo non potevamo più permetterci nulla, andammo a Los Angeles per cercare qualche lavoro lì ma nulla, così a malincuore io e tua madre ti lasciammo lì Justin! Una volta tornati, tua madre ebbe la depressione aveva bisogno di medicine per riprendersi dicevano i dottori ma in realtà noi sapevamo che la causa eri tu! Ci mancava il nostro ragazzo! Alcune settimane dopo mi chiamarono per un colloquio di lavoro, mi diedero il posto ed una volta raggiunta la cifra tornammo a Los Angeles per cercarti, avevamo chiesto ovunque, a tutti ma nessuno sapeva che fine avessi fatto.. Dopo aver denunciato la tua scomparsa alla polizia si venne a sapere di un corpo trovato in un lago vicino al posto in cui ti avevamo lasciato, ci dissero che era il tuo, purtroppo a causa del tempo che aveva passato all’interno dell’acqua non era più possibile riconoscere chi fosse.. Non fecero l’esame del DNA dissero che le uniche persone della quale era stata sporta denuncia eri tu ed un uomo di circa cinquant’anni ed il corpo era il tuo, io e tuo padre tornammo qui distrutti, oltre ad averti abbandonato eravamo stati anche gli artefici della tua morte! Ci eravamo arresi, pensavamo di averti perso per sempre Justin’’ disse mio padre completamente in lacrime, mia madre continuava a singhiozzare senza sosta, mi accorsi di avere gli occhi lucidi, loro mi avevano cercato… Mi voltai verso Selena anche lei stava piangendo.

‘’Io.. Io non lo sapevo’’ dissi io cercando di asciugare le lacrime che stavano per rigarmi il viso.

‘’Lo so! Justin, tesoro, mi dispiace, se solo avessi saputo che eri ancora vivo non avrei smesso di cercarti!’’ disse mia madre, notai la disperazione nei suoi occhi, ciò che mi avevano raccontato era vero.

‘’Scusatemi!’’ disse Selena alzandosi ed andando verso la porta che portava in giardino.

‘’Sele….’’ Non mi fecero finire di parlare.

‘’Va da lei!’’ m’incoraggiò mia madre, annuì e mi alzai dal divano la raggiunsi, era di spalle, sentì i suoi singhiozzi, le cinsi i fianchi con le braccia e la strinsi a me, lei posò le sue mani su quest’ultime, si voltò e mi strinse più forte che poteva.

‘’Grazie, senza di te non sarei qui!’’ dissi io mentre lei piangeva, lo notai in quanto sentì la mia maglia bagnarsi.

‘’Non.. Non ringraziarmi’’ mi disse tra un singhiozzo e l’altro.

Nothing is easy, you can risk your life every moment.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora