Capitolo 46

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Capitolo quarantasei.
Justin's Point Of View.
Erano passate due settimane da quando avevamo lasciato andare i due componenti dei The Snake ma non avevamo saputo più niente, io e Selena stavamo andando in Canada a trovare i miei genitori, Joe ci aveva consigliato di lasciare la città per un pò ed inoltre era il periodo di Natale e Selena aveva promesso a mia madre che sarei tornato, avevamo deciso che una volta arrivati io e lei avremmo passato del tempo al centro commerciale per comprare i regali per la mia famiglia. Eravamo sull'aereo e Selena stava dormendo. Con i ragazzi avevamo fatto un accordo, mi avrebbero chiamato ogni giorno per farci sapere come andavano le cose a Los Angeles, per i progressi con i lavori nella nuova casa, che erano già iniziati, e per sapere se c'erano novità dai The Snake. La voce radiofonica mi avvisò che tra qualche minuto l'aereo sarebbe atterrato perciò decisi di svegliare Selena.
''Ehi bimba'' sussurrai dolcemente al suo orecchio, ma nulla ''Selena'' la chiamai muovendo di poco il suo corpo, ma ricevetti una gomitata nello stomaco ''Ow, questa faceva male'' dissi tossendo un pò ma lei ancora dormiva ''dai piccola, su sveglia'' dissi muovendola cautelamente per evitare altre eventuali gomitate o cose simili.
''Lasciami..'' borbottò ancora assonnata.
''Su piccola siamo arrivati'' le baciai il collo e la sentì ridere, sapevo che le causavo il solletico e lo ripetei altre volte fino a quando non aprì quei suoi bellissimi occhi marroni ''buongiorno dolcezza'' sorrisi baciandola.
''Buongiorno'' disse sbadigliando.
''Sei pericolosa quando dormi, forse anche peggio di quando hai una pistola in mano'' risi alla mia affermazione e lei mi guardo interrogativa non capendo a cosa mi riferissi ''mi hai dato una gomitata mentre cercavo di svegliarti'' continuai ridendo e lei sgranò gli occhi dallo stupore.
''Davvero?'' chiese insicura ed io annuì ''mi dispiace tanto, io non volevo'' si giustificò entrando subito nel panico più totale.
''Tranquilla piccola è tutto okay'' le sorrisi rassicurandola.
Era passato un quarto d'ora da quando eravamo in Canada, avevamo preso le valigie ed a quanto pare i miei genitori erano venuti all'aeroporto per portarci a casa, stavamo uscendo dalla grande porta degli arrivi, il mio sguardo vagò per la stanza in cerca di qualche viso familiare ma nulla, strinsi la mano di Selena alla mia ed iniziai a farmi spazio tra la folla, dopo poco sentì una risatina e la riconobbi immediatamente, era Jazmyn, e capì che aveva deciso di nascondersi.
''Allora principessa dove sei?'' chiesi dolcemente cercandola.
''Justin!'' urlò qualcuno alle mie spalle, non ebbi il tempo di girarmi che mia sorella si era attaccata alla mia gamba e non aveva intenzione di lasciarmi.
''Principessa'' mi abbassai prendendola in braccio e baciandole ripetutamente la guancia.
''Mi sei mancato tanto'' disse sorridendomi e stringendomi a lei.
''Tesoro'' mia madre mi sorrise abbracciandomi.
''Ciao Justin'' mi sorrise Jaxon salutandomi con la manina.
''Ehi ometto'' sorrisi abbassandomi alla sua altezza e scompigliandogli i capelli con la mano libera.
''Justin'' mi salutò mio padre abbracciandomi ''come stai?'' mi sussurrò durante l'abbraccio, sapevo che si riferisse a quando ero stato in ospedale perchè mi avevano sparato.
''Molto meglio'' risposi con tono basso in modo tale che mi sentisse solo lui.
''Oh tesoro quanto sei fatta bella'' sentì mia madre, guardai nella sua direzione e la vidi abbracciare Selena che arrossiva visibilmente a causa del complimento.
''Ciao Pattie'' rispose ricambiando l'abbraccio ''ehi piccola'' sorrise a Jazmyn che la salutò ''Jaxon'' lo salutò dolcemente ''Jeremy'' gli sorrise andando ad abbracciarlo, i ragazzi mi avevano raccontato che era stata Selena a raccontargli come mi ero ferito e che aveva pianto per telefono, mio padre ricambiò l'abbraccio accarezzandole i capelli ripetutamente probabilmente riconoscente per avermi salvato la vita.
''Su andiamo sarete affamati, vi ho preparato un piatto delizioso'' disse mia madre elettrizzata.
''Non hai bruciato niente?'' scherzai ma lei mi diede una piccola pacca sul capo.
''Justin'' disse lei ridendo come tutti noi del resto.
''Su andiamo'' disse mio padre.
Eravamo in macchina e stavamo andando a casa raccontando delle cose accadute durante la mia assenza, Jazmyn aveva preso parte al musical della scuola ed era stata la protagonista, Jaxon aveva vinto la partita di calcetto con la sua squadra, mentre i miei genitori sorridevano fieri dei loro figli, chiesero cosa era successo dal nostro ritorno a Los Angeles, io e Selena gli raccontammo che la scuola era stata davvero noiosa e che la vita si svolgeva abbastanza piatta e monotona, mio padre nel frattempo voleva sapere cosa fosse realmente successo ed ero sicuro glielo avrei raccontato dopo aver cenato.
E così fu subito dopo cena, io e mio padre uscimmo nel giardino che si trovava sul retro, nonostante la neve ed il freddo che trapelava qualsiasi cosa riuscimmo a parlare tranquillamente.
''Quindi anche lei è una..'' non lo feci finire.
''Gangster.. Si ed è brava'' dissi sorridendo mentre parlavo di Selena.
''Io penso che voi dobbiate stare attenti ragazzi, i vostri nemici hanno usato Selena per arrivare a te già una volta, la prossima non si fermeranno'' disse mio padre.
''Lo so papà, per questo abbiamo deciso di trasferirci un pò più in periferia, per il bene e la sicurezza di tutti, soprattuto per evitare che i The Snake riescano ad entrare ancora una volta, i ragazzi hanno già iniziato a mettere degli impianti di sicurezza nella nuova abitazione, proprio per evitare gli inconveniente che si sono verificati nelle ultime tre settimane, ed ora inoltre siamo anche di più e nonostante inizialmente fossimo due gang separate, insieme collaboriamo bene, c'è una certa sintonia'' ammisi sorridendo onestamente.
''Sono contenta per voi Justin, ma ho comunque paura, da quello che mi hai raccontato questi The Snake vogliono fartela pagare e non si fermeranno facilmente, sono molto determinati soprattutto Spencer.. Giusto?'' chiese mio padre cercando altri chiarimenti.
''Si, ma questa volta ho qualcosa per cui lottare, ho anche capito che è stato un errore, devo lottare, ho una seconda possibilità e devo sfruttarla al meglio'' ammisi io essendo abbastanza onesto mentre parlavo con mio padre.
''Justin'' ad interrompere il nostro discorso la dolce voce di mia sorella Jazmyn.
''Ehi principessa che succede?'' chiesi facendola sedere in braccio.
''Ho sonno, mi racconti una storia? Anche Jaxon vuole'' disse sbadigliando.
''Certo principessa, per ora entra saluto papà ed arrivo subito okay?'' chiesi sorridendole.
''Va bene, notte papi'' sorrise mia sorella baciando la guancia di mio padre e correndo dentro casa.
''Il dovere mi chiama papà'' risi ''buonanotte'' risposi sorridendo e salutandolo prima di entrare, salutai anche mia madre.
''Buonanotte Justin, se stai cercando Selena è già salita, i bambini l'hanno praticamente trascinata al piano di sopra, dicono che anche lei deve ascoltare la tua storia'' rise mia madre.
''Va bene, grazie mamma, buonanotte'' sorrisi ed iniziai a salire le scale, arrivai nella stanza di Jaxon, dove sapevo si trovassero tutti, nonostante Jazmyn e Jaxon avessero le stanze separate si ostinavano a dormire entrambi nella stessa stanza, entrai e li vidi, tutti in un letto compresa Selena.
''Ciao Justin'' disse lei ridendo.
''Ciao Selena'' ricambiai il saluto.
''Dai Justin racconta'' disse mia sorella impaziente.
''Allora.. Non sono bravo ma ci provo.. C'era una volta una bellissima principessa di nome Jazzy'' sorrisi a mia sorella che ricambiò ''era davvero bella ma purtroppo la sua matrigna cattiva che si chiamava Selena-'' non continuai a causa dell'interruzione di Jazmyn.
''Selena non è cattiva!'' mi corresse mia sorella.
''Lo so tesoro, è soltanto una storia'' dissi ridendo.
''Non mi piace'' sbuffò.
''Va bene, cambiamo.. Uhm fammi pensare.. Allora, ecco c'era una volta un ragazzo bellissimo, il suo nome era Justin ed era davvero bellissimo'' risi vantandomi.
''Vanitoso'' borbottò Selena ridendo.
''Silenzio per favore'' risi ''allora dicevamo, questo ragazzo bellissimo era davvero molto innamorato di una bellissima ragazza, il suo nome era Selena ed era meravigliosa'' le sorrisi dolcemente mentre lei arrossiva visibilmente ''ma purtroppo lei non lo vedeva'' continuai sotto lo sguardo attento di mia sorella e mio fratello ''all'inizio erano amici anche se lui la voleva davvero tantissimo, ma lei non voleva saperne'' risi sonoramente ''così poi un giorno il bellissimo Justin le chiese di essere la sua fidanzata e lei accettò e vissero tutti felici e contenti'' sorrisi.
''Ma questa storia non mi piace, è corta'' sbuffò Jazmyn delusa.
''Principessa non ho mai raccontato storie ai bambini non so come si faccia'' mi giustificai.
''Ci penso io Justin'' disse Selena sorridendomi.
Era passata un'ora da quando Selena aveva iniziato a raccontare la sua storia, finalmente i bambini si erano addormentati, gli avevamo appena imboccato le coperte, erano così belli quando dormivano.
''Non sei per niente bravo a raccontare storie'' rise Selena facendo attenzione a non svegliare i bambini.
''Non ho mai raccontato una storia per bambini'' feci spallucce giustificandomi.
''Beh allora imparerai'' rise dolcemente congiungendo le nostre labbra, mi staccai dopo poco.
''Potrei anche imparare'' le sorrisi a qualche centimetro di distanza e lei annuì dolcemente ''adesso però direi che siamo entrambi stanchi perciò andiamo a dormire'' le baciai la fronte.
''Già'' mi rispose sbadigliando, arrivai davanti la sua stanza e la feci entrare, si sedette sul letto ''mi è mancata Stratford'' mi sorrise dolcemente.
''Già anche a me'' sorrisi di rimando ''adesso dormi piccola, domani dobbiamo andare al centro commerciale e so già sarà una giornata stressante'' sbuffai, odiavo andare in giro per negozi soprattutto quando si trattava di comprare regali, odiavo la confusione.
''Va bene Justin, buonanotte'' mi sorrise.
''Buonanotte piccola'' ricambiai il sorriso per poi baciarla e lasciare la sua stanza, arrivai nella mia, mi tolsi i vestiti e rimasi in boxer come d'abitudine, guardai il cellulare, i ragazzi non avevano chiamato, lo avrei fatto io il giorno successivo, mi coricai e mi addormentai.
Aprì gli occhi, ero davvero infastidito dalla solitudine e dal vuoto accanto al mio lato, ero abituato a dormire con Selena accanto ed ora era diventato strano non stringerla a me o non fissarla mentre dormiva, ma avrei risolto questo piccolo problema abbastanza risolvibile.
Selena's Point Of View.
La luce che filtrava dalle imposte della finestra che mi ero dimenticata a chiudere mi fece aprire gli occhi, erano le nove e mezza decisi di alzarmi, provai a voltarmi dall'altro lato ma qualcosa me lo impedì, dall'odore lo riconobbi subito, Justin, ma cosa ci faceva nel mio letto?
''Justin'' sussurrai per svegliarlo ma mi strinse ancora di più a lui ''dai Justin svegliati, che ci fai nel mio letto?'' chiesi sperando che aprisse gli occhi.
''Non volevo dormire solo'' mugugnò con quella sua solita voce adorabile che aveva la mattina e non potei fare altro che sorridere e guardare quell'angelo che provava a dormire.
''Va bene Justin, ma adesso lasciami devo sbrigarmi'' dissi accarezzando la sua guancia.
''No, rimani un altro pò qui con me piccola'' mi strinse ancora a lui.
''Justin'' risi dolcemente provando a sottrarmi alla sua stretta.
''Mmh dai piccola solo un altro pò e poi ti lascio andare'' mugugnò sul mio collo provocandomi il solletico e facendomi ridere.
''Dai Justin'' dissi ridendo mentre lui continuava, sapevo lo facesse di proposito, iniziai a dimenarmi, lo vidi mentre apriva gli occhi ed un sorriso furbetto gli si dipingeva in viso.
''Buongiorno bimba'' mi sorrise baciandomi.
''Buongiorno Justin, su andiamo, prima usciamo, prima torniamo a casa'' lo incitai.
''Okay mi hai convinto'' mi sorrise alzandosi dal letto, in cinque minuti era fuori dalla mia stanza, presi i vestiti che avevo scelto e mi diressi verso il bagno, mi feci una veloce doccia, indossai l'intimo pulito, i jeans e la mia felpa preferita, indossai gli stivaletti bassi e mi truccai leggermente per non sembrare uno zombie, presi la borsa ed infilai tutto il necessario, ero pronta
 'Let me tell you a story about a girl and a boy..'

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