Capitolo 42

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Capitolo quarantadue.
Justin's Point Of View.
Era passata un'ora da quando Joe era andato via ed erano ormai le sette di sera, avevamo deciso di andare a festeggiare il tutto anche con gli amici di Selena, avevamo parlato molto con loro ed erano davvero dei bravi ragazzi, ero sicuro che andare d'accordo non sarebbe stato difficile, avevano conosciuto anche Chaz, Dylan, Cole e Ryan avevo anche parlato loro di Jason e gli avevo detto che probabilmente sarebbe stato difficile prevedere le mosse dei The Snake ma molto facile per loro prevdere le nostre mosse perchè ero sicuro che Jason avesse raccontato come lavoriamo ai The Snake, ma oramai non avevo più paura di questo, adesso nulla ci avrebbe fermati.
''Allora mangiamo qualcosa e poi ci andiamo a preparare per una festa in discoteca okay?'' chiese Ashley contenta e saltellando.
''Discoteca? Davvero?'' chiese Selena scocciata, sapevo che proprio come me odiava le discoteche e l'ultima volta che c'eravamo andati aveva versato il suo drink su un ragazzo che se la voleva portare a letto, sorrisi al ricordo.
''Si, oppure c'è una festa di una ragazza che viene nella nostra scuola, l'ho praticamente costretta ad invitarci'' rise sonoramente.
''Costretta?'' chiese Ryan guardandola confuso.
''Si, cioè è bastato dirle che noi dovevamo andare a quella festa e lei spaventata ha annuito dicendo che potevo portare chi volevo, ormai tutti sanno chi siamo ed hanno paura, è figo però'' urlò Ashley eccitata mentre causò la risata di tutti.
''Va bene andremo a questa festa'' disse Ryan baciandole la guancia, mentre io ancora ridevo per la reazione di Ashley.
''Okay inizio a cucinare qualcosa'' urlò Ashley contenta.
''Si mangia'' urlò Dylan contento, ricordai immediatamente la prima volta che Selena venne a casa, anche lei aveva cucinato per noi ed i ragazzi erano entusiasti.
''Io vado a farmi la doccia'' sorrise Selena, iniziando a salire le scale e sparendo subito dopo.
''Okay, Justin vieni qui'' disse Jake.
''Uhm?'' chiesi semplicemente avvicinandomi non capendo il perchè mi avesse chiamato.
''Senti credo che Selena stia nascondendo qualcosa di importante, vorrei che.. Uhm gli stai vicino, lei è stata veramente male in queste ultime settimane e sono sicuro che tu puoi aiutarla, puoi farla riprendere'' mi disse sinceramente con occhi quasi supplichevoli.
''Si certo, tranquillo Jake'' lo rassicurai, gli amici di Selena le volevano veramente tanto bene, si preoccupavano per lei.
''Grazie Justin, le hai salvato la vita'' mi sorrise riconoscente.
''E lei ha salvato la mia'' gli sorrisi di rimando ''scusami vado un attimo di sopra'' lui annuì ed io salì le scale e mi diressi verso la mia stanza, aprì la porta una volta arrivato, il rumore dell'acqua si sentiva nonostante la porta del bagno fosse chiusa, mi sdraiai sul letto, ero davvero stanco la notte non avevo chiuso occhio, ero stato attento a Selena per tutto il tempo, non aveva condotto un sonno tranquillo infatti, era terrorizzata quando l'avevo trovata dopo il rapimento, la scena di lei che piangeva e mi supplicava di andarcene mentre io picchiavo quel bastardo che aveva provato ad abusare di lei, scossi la testa non appena mi resi conto che ci stavo pensando ancora una volta, portai le mani in faccia cercando di cancellare quella scena dalla mia testa, sapevo che se fossi arrivato qualche ora dopo lei sarebbe rimasta sconvolta a vita.
Aprì gli occhi sentendo la presenza di qualcuno accanto a me, mi alzai velocemente e subito dopo sentì un dolore lancinante alla fronte, portai la mano sulla parte dolorante.
''Ow'' disse Selena massaggiandosi la testa ''mi hai colpito'' rise ed io con lei.
''Oh credo di essermi addormentato'' risi guardandomi intorno.
''Si direi di si'' rise dolcemente sedendosi accanto a me nel letto.
''Dovresti cambiare le bende, inoltre so che dovresti prendere dei farmaci e medicare tutti i tagli'' dissi con fare premuroso mentre lei sbuffò visibilmente infastidita, sapevo quanto questo la facesse stare male, sapevo com'era ed ero sicura che non voleva assolutamente che la gente si preoccupasse per lei.
''Si Justin, ma non ho voglia di farlo'' disse semplicemente alzandosi dal letto, solo in quel momento mi resi conto che il suo corpo era coperto da solo un pezzo di stoffa, un vestitino era bianco senza spalline e non molto corto le arrivava qualche centimetro sopra il ginocchio, i capelli erano ondulati quasi come se fossero naturali, le scarpe non erano alte ed il trucco era leggero, indossava un lucido per le labbra ma il mio sguardo cadde sui suoi polsi, non stava indossando la benda ed i tagli erano abbastanza evidente nonostante notai avesse provato a coprirli mettendo dei bracciali.
''Uhm non dobbiamo cenare?'' chiesi io semplicemente confuso e portando una mano dietro il capo e strofinando più volte quest'ultima
''No, sono venuta a chiamarti ma tu hai mugugnato qualcosa di incomprensibile e ti sei girato, ci hanno provato anche i ragazzi ma dormivi e non hai voluto saperne di svegliarti'' rise sonoramente.
''Uhm capisco...'' dissi alquanto imbarazzato.
''Su Justin vai a prepararti, sono quasi tutti pronti manchi solo tu'' rise lei, mi alzai velocemente e mi diressi in bagno.
Selena's Point Of View.
Erano passati circa dieci minuti da quando Justin era entrato in bagno ed io avevo preparato la mia borsetta ed avevo medicato le ferite in modo tale che nessuno si arrabbiasse o rimanesse deluso, i miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta il mio sguardò si posò su Justin, indossava solo dei boxer.
''Abbigliamento da discoteca?'' lo presi in giro lui sorrise semplicemente venendo verso di me ,che nel frattempo mi ero seduta sul letto, mise le sue mani sulle mie guance e si abbassò per lasciarmi un casto bacio sulle labbra.
''Nah'' rise allontanandosi e dirigendosi verso il suo armadio.
''Ti aspetto giù'' risposi comunque alzandomi e lasciandolo lì.
''I polsi!'' sentì urlare.
''Fatto'' urlai di rimando per farmi sentire. Scesi le scale e trovai la maggior parte dei ragazzi giù, mancavano solo Justin e Ryan.
''Si vede che sono migliori amici'' sbofonchiò Chaz infastidito dell'assenza dei due ed io risi.
''Ehi tesoro questo vestitino ti sta meravigliosamente, te lo avevo detto che ti sarebbe stato alla perfezione! Dio hai un fisico bellissimo'' disse velocemente, Ashley era una delle ragazze più belle che avessi mai visto, ma sclerava letteralmente quando indossavo qualcosa che mi aveva consigliato come se non avesse qualcosa di cui vantarsi. Lei era davvero meravigliosa sia caratterialmente sia fisicamente e mi stupivo che non fosse la tipica ragazza puttanella, cioè non che mi dispiacesse, i miei pensieri vennero comunque interrotto dal rumore delle scale scricchiolanti, mi voltai ed ammirai quello che oramai era il mio ragazzo in tutto il suo splendore, indossava dei jeans una maglia bianca ed una giacca beige, era fottutamente perfetto come sempre, per qualche secondo credetti di sbavare ma la mia attenzione venne attirata da Ashley che mi tirò una gomitata ''smettila di guardarlo così'' rise ed io arrossì visibilemente.
''Su chi manca?'' chiese Justin una volta arrivato davanti a me e facendomi un piccolo sorriso che fui sicura di essere stata l'unica a vederlo.
''Ryan!'' rispose Chaz con non chalance come se fosse una cosa normale e di routine e credetti che ogni uscita fatta in precedenza fosse stata così ovvero ad aspettare Ryan che si preparasse e risi.
''Eccomi'' la voce di Ryan eccheggiò subito dopo tutti uscimmo di casa entrammo in macchina, Justin e Ryan si posizionarono nei sedili anteriori ed io ed Ashley in quelli posteriori, parlammo del più e del meno.
''Chissà Demi e Joe!'' urlò eccitata ed io sorrisi contenta, eravamo entrambe molto felici per loro e volevamo assolutamente sapere cosa avrebbero fatto, ma sapevamo che erano fatti l'uno per l'altra ''loro si sposeranno, ne sono sicura'' continuò Ashley.
''Beh finalmente staranno insieme'' commentai io dolcemente.
''Ah hai medicato i tagli?'' chiese lei spostando lo sguardo sui miei polsi.
''Si poco prima di scendere'' dissi semplicemente rassicurandola e lei mi fece un piccolo debole sorriso ''so che adesso starai bene, ma mi preoccuperò sempre per te'' mi sorrise dolcemente stringendo la sua mano alla mia.
''Lo so Ash'' sorrisi, la nostra conversazione venne interrotta dal cellulare di Justin che iniziò a squillare incessantemente, rispose ed io ed Ashley cominciammo a parlare nuovamente.
''Fant-'' la voce di Ashley venne spezzata e le urla di Justin eccheggiarono.
''Cazzo no!'' il nervoso si sentiva nella sua voce, la piccola vene sul collo divenne subito visibile e potei dire che fosse veramente incazzato, probabilmente chi era al telefono gli aveva appena dato una pessima notizia ''devi solo dirmi dove e quando'' sibilò furioso, dallo specchietto vidi i suoi occhi divennero immediatamente scuri mi preoccupai visibilmente, non capivo cosa stesse succedendo ''sto arrivando'' disse staccando la chiamata e tirando il cellulare sul cruscotto il rumore mi fece spaventare a causa della forza che Justin aveva messo ''abbiamo un lavoro da fare!'' sibilò Justin.
''Lasciamo le ragazze a casa, io avviso gli altri'' rispose Ryan mentre il suo tono di voce prendeva una certa imposizione.
''No-n voglio andare a casa'' sbofonchiò Ashley un pò spaventata.
''Non lamentarti, fai ciò che dico'' le ordinò Ryan e capì che quella conversazione non sarebbe finita bene.
''Tu non mi dici proprio un cazzo! Faccio quello che cazzo mi pare'' rispose Ashley alquanto irritata.
''Ashley'' le urlò Ryan in segno di disperazione.
''Ryan'' ribattè la bionda infastidita dal comportamento del suo ragazzo.
''E' troppo pericoloso per voi'' disse contrabbattendo Ryan.
''Per noi? Ti devo ricordare cosa facciamo? Mi sembra di non essere tanto diversa da te!'' il tono di voce della mia amica stava aumentando e capì che dovevo dire qualcosa.
''Ragazzi.. State calmi.. Uhm diteci di cosa si tratta'' la stratta sulla gamba di Ashley la fece zittire.
''Traffico di droga, adesso e voi dovete stare fuori da questa merda!'' s'intromise Justin.
''Ci siamo già dentro e comunque sia io ed Ashley possiamo benissimo venire con voi, sappiamo come si fanno queste volte, noi le abbiamo fatte miliardi di volte'' risposi semplicemente ed era la verità anche la nostra gang trafficava droga e molto spesso anche, non per niente molte altre gang avevano timore di noi.
''No.'' fu tutto quello che uscì dalle labbra di Justin.
''Non vi lasciamo soli quando possiamo anche aiutarvi'' nessuno osò ribattere, Ryan chiamò gli altri dicendogli che c'era stato un cambio di programma, in quindici minuti eravamo a casa, salì nella stanza di Justin e lui era insieme a me.
Presi velocemente un paio di jeans ed una maglia, entrai in bagno e mi cambiai, tolsi subito il vestitino e le scarpe col tacco ed indossai ciò che avevo preso poco prima, tornai in camera in cerca di un altro paio di scarpe e le uniche che trovai furono gli stivaletti col tacco che avevo indossato il giorno dello scontro della nostra gang con quella di Justin, riluttante li indossai, presi subito la mia giacca di pelle ed il cellulare che poco prima era nella borsa, dal borsone che mi avevano preparato le ragazze notai una pistola e sorrisi, la presi e la misi nella parte posteriore dei miei jeans, dopo poco vidi Justin, indossava gli stessi vestiti di prima solo che adesso il suo giubotto era in pelle proprio come il mio, la sua aria sicuramente molto più minacciosa ed incazzata di prima. 
''Andiamo'' disse con tono freddo e distaccato, non risposi sapendo che farlo innervosire maggiormente non avrebbe sicuramente aiutato, scesi le scale e tutti erano già giù. 
Eravamo in macchina oramai da mezz'ora e stavamo arrivando sul luogo stabilito.
''Ragazze state un pò tranquille e non fate nulla okay?'' disse Ryan speranzoso io ed Ashley annuimmo.
''Siamo arrivati'' disse Justin. Era un capannone vecchio ed abbandonato. Tutto era buio, fu in quel momento che capì, noi non dovevamo farlo.
''Justin'' urlai subito e tutti si voltarono verso di me guardandomi confusi.
''Hai appena fatto sapere del nostro arrivo'' urlò lui di rimando mentre il nervosismo si impossessava di lui.
''N-non possiamo!'' lo guardai sperando che mi capisse ma era confuso come gli altri del resto ''E' una trappola, guarda tutto spento, nessun rumore, loro sono i The Snake sono sicura'' dissi abbastanza velocemente, sapevo che il tempo stava scadendo.
''Fate silenzio!'' urlò Justin e nessuno osò fiatare.
Justin's Point Of View.
Tutti rimasero in silenzio e riuscì a sentirlo, il ticchettio di una bomba, Selena aveva ragione era una trappole ed anche io ero certo che gli artefici fossero i The Snake.
''Correte!'' urlai subito, tutti iniziarono ad allontanarsi, corsi verso Selena e la presi per mano iniziando a correre il più lontano possibile da quel capannone che sarebbe saltato in aria di lì a pochi secondi.
Nobody's Point Of View.
E fu così, dopo pochissimi secondi dall'ordine di Justin la bomba esplose ed il capannone saltò in aria.

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