Capitolo 40

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Capitolo quaranta.
Selena's Point Of View.
Non sapevo quanto tempo era passato da quando Jason era andato via e mi aveva lasciata sola, ero terrorizzata non sapevo come stava Justin, ero fottutamente preoccupata per lui, volevo sapere se Joe gli avesse fatto del male, ad interrompere i miei pensieri furono alcuni passi pensai fosse Jason ma purtroppo non era lui, lo riconobbi era il ragazzo che mi aveva portata via.
''Bambolina!'' rise divertito.
''Cazzone!'' risposi sorridendo beffarda.
''Uh qualcuno qui è un pò acidella'' rise infastidito.
''Sempre così'' risposi semplicemente facendo un sorriso di sfida.
''Le ragazze con carattere sono le più brave a letto'' disse avvicinandosi a me con uno sguardo pieno di lussuria che percorreva il mio corpo, portai le gambe al petto per evitare che continuasse a squadrarmi con quello sguardo.
''Vattene via'' fu l'unica cosa che dissi con la speranza che questa volta mi avrebbe ascoltata.
''No, voglio solo divertirmi un pò, sarà piacevole anche per te'' rise sonoramente, era strano da dire ma io ero vergine, non mi ero mai concessa a nessuno e la cosa più brutta che potesse capitarmi era quella, essere stuprata prima di morire, perchè ero sicura che loro mi avrebbero uccisa una volta raggiunto il loro scopo, non volevo assolutamente che mi toccasse, non mi sarei concessa a lui.
''Vattene fuori di qui!'' urlai.
''Non urlare cazzo!'' mi ammonì.
''Cazzo succede qui?'' qualcuno urlò dalla porta, la mia attenzione venne attirata da Jason che guardava confuso ''che ci fai qui?'' chiese rivolgendosi al ragazzo con cui parlavo poco prima.
''Ero venuto a visitare la nostra nuova amica'' rise di gusto.
''Stalle lontano, so cosa ci facevi qui e vedi di andartene e non tornare! Sono stato chiaro?'' gli urlò, il ragazzo annuì ed andò via con la testa e lo sguardo rivolto verso il basso.
''Grazie Jason'' sussurrai.
''Di nulla, devo fare una chiamata'' disse semplicemente, lo vidi estrarre il mio telefono dalla tasca dei jeans e comporre un numero ''Pronto, hai un'ora di tempo, solo una e poi non la rivedrai più'' fu l'ultima cosa che disse e chiuse immediatamente la chiamata ''direi che qualcuno è ancora vivo o non avrebbero risposto, ci vediamo dopo'' disse semplicemente lasciando la stanza ancora una volta mentre io diventavo sempre più nervosa, sarei morta tra un'ora ma non era quello il mio pensiero principale, volevo sapere come stava Justin e se era ancora vivo, i miei pensieri mi stavano letteralmente mangiando viva.
Non sapevo quanto tempo stava passando ma continuavo a torturarmi, mi mossi di poco e sentì di nuovo quel dolore insopportabile ai polsi, rimasi immobile per qualche secondo ma poi mi resi conto che se volevo andarmene di lì dovevo fare qualcosa o il dolore ai polsi sarebbe stato l'ultimo dei miei problemi, percorsi tutta la stanza con lo sguardo e mi ricordai della finestra, riuscendo a liberarmi uscire da quest'utlima non sarebbe stato tanto difficile, sorrisi soddisfatta ed iniziai a muovere cercando di non pensare a quel dolore insopportabile.
Justin's Point Of View.
Mancava solo mezz'ora e noi eravamo appena scesi dall'auto e stavamo cercando un'entrata che non destava sospetti ai The Snake.
''Guarda Justin, c'è un'entrata sul retro'' sussurrò Dylan indicando una porta.
''Perfetto ci divideremo, Ryan tu vieni con me, Dylan e Chaz dovete fare da diversivo, Cole tu aspetti in macchine se non ci vedi tornare entro quindici minuti sai quello che devi fare'' dissi convinto tutti annuirono, io e Ryan andammo verso la porta sul retro facendo attenzione a non fare rumore che poteva attirare l'attenzione, aprì la porta e mi guardai intorno non sentivo nessuno, la mia attenzione però venne attirata da alcune urla femminile, riconobbi la sua voce.
Selena's Point Of View.
Era tornato ancora una volta quel ragazzo con un sorriso compiaciuto in viso.
''Jason non è qui, questa volta nessuno potrà aiutarti, sei mia bambolina'' sorrise venendo verso di me, mi tappo la bocca con la mano e si mise a cavalcioni su di me, iniziò a baciare il mio collo avidamente, la tortura stava avendo inzio ed era peggio della morte, iniziò a succhiare e mordere, fui sicura mi stesse facendo uno o due succhiotti con la mano libera vagò sul mio corpo, sentì le mie guance bagnarsi, le lacrime stavano iniziando a scorrere, sgranai gli occhi quandò sentì la sua mano fredda sotto la mia maglietta, iniziai a dimenarmi sotto di lui, mentre piangevo e cercavo di urlare ma lui era più forte di me, tutto quello che stavo facendo era solo spreco di energia, la sua mano iniziò a sbottonare la mia camicetta ed in pochi secondi il mio seno coperto da solo il reggiseno era esposto ai suoi lussuriosi occhi, un sorriso malizioso si dipinse sul suo viso, ancora una volta la sua mano vagò sul mio corpo raggiungendo il bottone dei miei jeans, sgranai gli occhi ed iniziai ad urlare e dimenarmi ancora di più, non volevo, non glielo avrei permesso, mi sbottonò i jeans ed iniziò a tirarli verso il basso, presa dalla preoccupazione gli morsi la mano che tolse subito da sopra la mia bocca ed ulrai il più forte possibile nella speranza che qualcuno venisse in mio soccorso.
''Cazzo'' disse massaggiandosi il punto che avevo morso ''stupida puttanella'' disse prima di darmi uno schiaffo, subito dopo la porta si spalancò e ringraziai non so chi per avermi salvata da tutto quello, il ragazzo si alzò da sopra di me, ma non riuscì a vedere chi fosse alla porta a causa della vista offuscata per via delle lacrime incessanti che attraversavano le mie guance.
Justin's Point Of View.
Rimasi sconvolto Selena in solo intimo mentre piangeva ed un ragazzo sopra di lei.
''Bieber!'' disse subito dopo essersi alzato dal suo corpo ''ho saputo che ti hanno sparato'' rise sonoramente mentre il sangue mi ribolliva nelle vene.
''J-justin'' una voce spezzata dal pianto parlò e capì fosse quella di Selena.
''Sei venuto qui per ucciderla? Joe non è ancora arrivato se vuoi puoi unirti a noi, chiuderemo un occhio soltanto perchè vogliamo questa puttanella e la sua gang fuori dalle palle'' risse lui.
''No, sono qui per portarla via da te coglione!'' sputai furioso.
''Ah l'amore è una grande merda, mi dispiace avvisarti o ti unisci a noi o avrai la sua stessa fine'' disse lui.
''Smettila e vattene prima che ti lasci a terra in una pozza di sangue!'' urlai.
''Justin dobbiamo sbrigarci!'' mi avvisò Ryan.
''Tu liberala io penso a lui!'' risposi semplicemente, Ryan annuì avvicinandosi al letto ma quel ragazzo lo fermò, mi avvicinai a passo svelto e gli sferrai un pugno sul naso, fui sicuro di averglielo rotto e fui fiero di me.
''Cazzo!'' imprecò portando una mano sul naso ormai sanguinante, si sporse verso di me pronto a tirarmi un pungo ma lo evitai, fu in quel momento che iniziammo a picchiarci senza sosta, tirai pugni e calci lo vidi iniziare a perdere i sensi mentre io continuava ormai accecato dalla rabbia.
''J-ustin'' sentì sussurrare ma non mi fermai ''ti prego basta'' continuò mi voltai per un attimo e la vidi, era in intimo con le lacrime che continuavano a scendere sulle sue guance delle bende sui polsi che ormai erano rosse di sangue e due macchie violacee sul collo probabilmente causate da alcuni succhiotti, mi alzai ed andai verso di lei, mi tolsi la giacca e la posai sulle sue spalle, mi ringraziò con lo sguardo e le porsi la mano, esitò qualche secondo poi però la strinse alla sua, Ryan si avviò per primo ed io lo seguì tenedo Selena dietro di me, aveva perso tutta la sua sicurezza, era diventata innoqua ed innocente, mentre percorrevamo velocemente le scale della casa sentì una forza opposta alla mia mano e vidi qualcuno tirare Selena, gli sferrai velocemente un calcio e la presa sul braccio di Selena non c'era più, la presi velocemente in braccio e corsi verso l'uscita con Ryan, vidi Dylan e Chaz e gli feci segno di andare via loro capirono subito e dopo un paio di calci e pugni ci vennero subito incontro rivolgendo sguardi dispiaciuti nei confronti di Selena che aveva poggiato la testa sul mio petto e si era addormentata probabilmente troppo stanca.
''Andiamo'' dissi a Cole mentre mi sedevo in macchina con Selena tra le mie braccia, subito dopo eravamo per strada, presi il telefono di Ashley e digiati velocemente il numero di Demi che sapevo avrebbe risposto per avere notizie sulla sua amica.
''Demi.. Sono Justin'' dissi semplicemente.
''E' Justin'' urlò contenta.
''Lei è con me, sta dormendo, dì a Joe che la sto portando a casa, dammi il vostro indirizzo'' dissi essendo consapevole che non l'avrei più rivista ancora una volta.
''Joe ti vuole parlare'' disse lei in quasi un sussurro.
''Justin'' sentì la voce di Joe.
''Joe.. Mi dispiace la sto riportando a cas-'' non mi fece finire la frase.
''No! Non riportarla!'' esclamò.
''Che?'' chiesi alquanto confuso.
''Lei è un versaglio facile adesso per loro e verrebbero a cercarla, noi sappiamo come difenderci ma so che lei per ora è in uno stato di shock'' disse lui velocemente ''verranno qui per portarla via ancora una volta, oggi non hanno raggiunto il loro obbiettivo e ci riproveranno'' continuò ''portala al sicuro per favore'' disse semplicemente.
''C-cosa?'' balbettai sconvolto.
''Si Justin, hai capito bene, portala con te, al sicuro e lontana da qui'' mi disse supplicandomi ''so che ci tieni, so che la ami e che non le faresti del male, perciò proteggila, sono sicuro che lo farai, dille che può chiamarci quando vuole e possiamo incontrarci sempre, mi fido di te'' disse lui convinto.
''Grazie Joe, la terrò al sicuro'' mi sentì bene, potevo averla per me e proteggerla, non l'avrebbe toccata più nessuno.
''Grazie a te Justin'' disse per poi chiudere la chiamata.
''Allora dove dobbiamo andare?'' chiese Cole guardandomi.
''A casa'' sorrisi.
''E Selena?'' chiese lui confuso.
''Viene a casa con noi'' sorrisi ancora una volta, tutti furono abbastanza contenti a causa della mia affermazione.
Selena's Point Of View.
Aprì gli occhi, ero su un letto che non era il mio, indossavo una grande maglietta nera ed ero coperta da numerosi strati di lenzuola e coperte, mi alzai velocemente provocandomi un grande mal di testa a causa della rapidità in cui mi alzai, scesi velocemente dal letto e mi diressi verso la porta spaventata, quella non era casa mia, mi diressi verso le scale e le scesi velocemente, riconobbi la cucina ed il salone, era casa di Justin, esitante mi diressi in cucina dove ritrovai tutti i ragazzi, sorrisero appena mi videro.
''Ehi, come stai?'' chiese Ryan sorridendomi e venendo ad abbracciarmi, ero a disagio ma ricambiai comunque l'abbraccio.
''St-sto be-ne'' balbettai forzando un sorriso, mi guardai intorno ma Justin non c'era.
''Tornerà tra qualche minuto!'' disse Chaz quasi come se mi leggesse la mente.
''Okay'' sussurrai.
''Vuoi qualcosa da mangiare?'' chiese Dylan porgendomi un piatto di pancake, scossi la testa.
''Qu-quanto h-ho dormito?'' chiesi io semplicemente.
''Beh ti abbiamo salvata ieri pomeriggio e sono le nove di mattina, direi molte ore, non sono bravo in matematica'' rise Dyaln causandomi un sorriso.
''Okay'' sorrisi.
''Ragazzi sono a casa, ho preso qualcosa al supermerca- Selena'' sorrise Justin alla mia vista posando i sacchetti con la spesa sul tavolo venendo ad abbracciarmi ''come stai?'' chiese dolcemente.
''Bene'' forzai un sorriso.
''Vuoi andarti a lavare?'' chiese ''posso prestarti qualcosa'' sorrise ''oppure posso passare da casa tua e chiedere ad Ashley e Demi di prepararti qualche cosa'' disse subito.
''D-dovrei tornare a c-casa'' sussurrai.
''No!'' esclamò convinto, sgranai gli occhi, ero scampata alla morte ma appena tornata a casa Joe mi avrebbe uccisa.
''Justin devo'' sussurrai mentre la voglia di piangere fu improvvisa, non volevo lasciarlo ancora una volta.
''No, Joe ha detto che devi restare qui, devo tenerti al sicuro e proteggerti!'' sgranai gli occhi, Joe aveva davvero detto tutto quello? Aveva parlato con Justin e mi avrebbe lasciata con lui pensando che io fossi al sicuro? Ero davvero stupita ''si lui ha parlato con me se te lo stai chiedendo, mi ha detto che devo tenerti al sicuro o verranno a cercarti sicuramente e ti faranno del male'' mi sorrise ''ha detto anche che puoi chiamarli quando vuoi e potete incontrarvi'' mi sorrise dandomi un bacio sulla fronte.
''Va bene'' risposi, ero contenta, finalmente lo ero di nuovo.

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