23- Food song

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Steven's pov

"Prendete un assaggio di questi cioccolatini Ciocomu, sono talmente dolci da farti venire una carie solo a guardarli!" Esclamo davvero poco convinto.
La signora a cui li ho offerti per poco non ci sputa sopra.

Forse ho sbagliato Slogan. Devo trovarne uno che convinca I passanti ad assaggiare questi cioccolatini disgustosi.
Il mio capo ha detto che quando torno a riscuotere la paga della giornata sarà meglio che io li abbia dati tutti. Fin'ora non sono andato troppo bene come promoter. Forse anche per colpa del prodotto poco invintante.
Questi cioccolatini sembrano quelle piccole cacche emoticon che mia sorella ha messo affianco al mio nome in rubrica.

Delaney aveva ragione, non durerò un giorno come dipendente in una stupida pasticceria.
Magari devo cambiare tattica.

"Provate i cioccolatini Ciocomu, sono così dolci che mia nonna vorrebbe strizzar loro le guance se le avessero" rido da solo. Questo slogan è ancora più ridicolo del primo.

La ragazza a cui ho offerto I cioccolatini si ferma e alza lo sguardo dalla sua borsa. Forse prenderà un assaggio..spero.

"Steven? Sei tu sotto quel costume da hot dog?" La ragazza mi scoppia a ridere in faccia.
La riconosco subito, è una delle ragazze che vivono con Soraya, Lilibeth.

Ma su tutta Chicago doveva passare proprio una di loro?!
Fa che non ci sia Soraya con lei, ti prego, fa che non ci sia.

"Sory! Guarda chi c'è qui" Lilibeth chiama Miss mistero ambulante che stacca gli occhi da una vetrina di un negozio punk e mi guarda sorpresa.

"Wow, ecco cosa succede quando non si studia e non si prende il diploma" ride anche lei mentre si avvicina.

"Non. Fare. Commenti" dico serio. Quanto vorrei che insieme al costume da hotdog mi avessero dato anche una maschera o un casco integrale magari.

"Io posso anche provare a non fare commenti, ma la mia faccia parla da sola" Soraya ride ancora insieme alla sua amica.

"Manchi un po' di coerenza, sai?" Continua imperterrita nonostante la mia faccia scocciata "Sei vestito da hot dog gigante ma offri cioccolatini. Non c'era il costume da mucca viola della Milka?"

"La pasticceria per cui lavoro cucina anche cibo salato e Liam si è preso il costume da cupcake, perciò..ho questo" Che mi sta anche piccolo tra l'altro, tanto che la calza maglia rossa continua ad infilarsi tra le chiappe e lascia scoperto metà polpaccio.

"Sai non credevo che un figo come te potesse imbruttirsi e ridicolizzarsi tanto" Lilibeth continua a squadrarmi sconvolta. Almeno mi ha fatto quasi un complimento.

"Avete finito di prendermi in giro ragazze? Posso continuare il mio lavoro?"

"Certo, ti lasciamo al tuo duro lavoro" Lilibeth prende un cioccolatino; è la prima persona a prenderne uno dal mio vassoio quasi vuoto. Gli altri dolcetti mancanti li ho dati io ad un cane randagio...che giusto per ringraziarmi mi ha pisciato sul costume.

"Prima puoi dirmi dov'è Liam? Voglio fargli una foto nel costume da cupcake"

"È in fondo alla strada, a destra"

"Bene" Lilibeth muove qualche passo ma Soraya rimane ancora un attimo a fissarmi.

"Avanti, dì la presa in giro malefica che muori dalla voglia di urlare ai quattro venti" dico sospirando.

"Non volevo fare nessuna battuta cattiva" dice furba. La cosa è sospetta...

"Attento Steven. È un trucco" mi avverte Lilibeth.

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora