Logan's pov
Ho lasciato la stanza di Tally da pochi minuti, quando le ragazze mi hanno praticamente buttato fuori di lì.
Volevano consolare Talia, volevano in qualche modo porre rimedio alle parole taglienti dei suoi genitori. Ma lei le ha buttate fuori dalla loro stessa stanza dopo di me.
Salgo le scale fino ad arrivare all'apertura della botola che porta al tetto dell'orfanotrofio. Ho bisogno di parlare con Soraya e so di poterla trovare lì. Sappiamo tutti che lei è capace di stare sul tetto anche per ore quando ha bisogno di pensare o deve prendere decisioni importanti.
"Logan, sei tu?" Mi chiede prima che possa sedermi al suo fianco al bordo del tetto spiovente.
"Ora mi spieghi come hai fatto"
"A fare cosa?"
"A sapere che ero io"
"Il rumore dei tuoi passi è inconfondibile e l'ho capito anche dai versi di lamento tipici tuoi quando fai un piccolo sforzo" Risponde studiando la mia espressione come fa sempre, guardando solo I contorni del mio viso.
"Come sta Talia?"
"Come una che è stata appena rifiutata dai suoi genitori, non bene" Rispondo tutt'ad un tratto interessato alle mie gambe che penzolano fuori dal cornicione.
Soraya sta in silenzio con le gambe raccolte al petto e guarda Chicago che comincia a riempirsi di luci colorate. Non fa domande, si limita a stare in silenzio come sempre.
So bene che aspetta che le dica come mi sento e parlerà solo se le chiederò di farlo. Lei starà lì e mi ascolterà per tutto il tempo in cui parlerò. È brava in questo quasi quanto lo è nella lotta.
"È arrabbiata con noi, con me in particolare. Mi ha urlato addosso che quello che è successo è stata solo colpa mia e comincio a pensare che sia così" Ora mi guarda incoraggiandomi a continuare. Ma è difficile farlo con un nodo alla gola.
"Io avrei dovuto immaginarlo, avrei dovuto prima parlare coi suoi genitori assicurarmi che volessero davvero vederla. Invece mi sono fatto guidare dall'istinto e ho trascinato gli altri nel mio piano. Io, io-"
Una lacrima sfugge al mio controllo e mi affretto ad asciugarla col pollice tentando di nascondere il gesto col mio felpone arancione.
Ma Soraya se ne accorge e mi avvolge con un braccio le spalle, ma non parla. Aspetta che io abbia finito di sfogarmi."Io sono stato di nuovo egoista. Forse ho voluto farle questa sorpresa solo perchè mi sento in colpa, perchè volevo rimediare al fatto che non sono pronto ad amarla" Mormoro, ora Soraya si allontana di poco da me in modo da guardarmi in viso. Ora non guarda più il suo contorno, mi guarda dritto negli occhi senza alcun timore.
"Tu cosa avresti fatto al mio posto?" Le chiedo con la voce roca.
"Probabilmente la stessa cosa che hai fatto tu Logan. Sei stato così buono e altruista al contrario di quanto pensi che quasi invidio Talia perchè ha degli amici davvero speciali, soprattutto tu sei speciale per lei" Mi sorride e a questo punto un'altra lacrima scappa furtiva.
Lei fa finta di nulla capendo che altrimenti mi metterebbe ancora più in imbarazzo. Continua a parlarmi capendo che è quello di cui ho bisogno.
"Sai quando avevo quindici anni ero decisa a trovare I suoi genitori. Ho pensato che Talia aveva un'indole così buona che era impossibile l'avessero abbandonata. Perciò li ho cercati e una volta trovati sono andata fino in California con la Signora Burch. Lì ho scoperto che razza di persone fossero I suoi genitori. Avevano con loro persino una bimba di due anni a cui avevano dato lo stesso nome di Talia, quello vero, Chantal"
Loro avrebbero voluto cancellarla dalle loro vite, come se la loro primogenita non fosse mai esistita.
"Quando sono tornata qui ho deciso di tenere la storia di Talia solo per me. Non volevo che sapesse la verità ed è lì che ho sbagliato"
Tenere un segreto grande come quello è sempre sbagliato, perchè ti logora, ti rovina fino a cambiarti irrimediabilmente.
E Soraya ha troppi segreti di quel genere dentro di lei."Sarebbe stato giusto dirle la verità prima per quanto dolorosa. Ora l'avrebbe già superata, perchè Talia è fatta così"
È vero. Lei piange ma poi si tira su, si scoraggia ma poi riesce a sorridere e supera ogni problema con un sorriso caldo in volto.
"Ma sai una cosa? Ormai ho agito così. Ho sbagliato e bisogna farsene una ragione"
Ecco il consiglio che mi sta dando. Non devo piangere sul latte versato, quel che è fatto è fatto e non si può fare niente per cambiarlo.
"Sai sono convita che Talia non pensasse davvero che è stata colpa tua. Ma devi darle del tempo"
Annuisco mentre Soraya mi mette una mano sulla spalla "E poi non devi sentirti in colpa se non ti senti pronto ad amarla. L'amore è una cosa più grande di noi stessi e tu non hai ancora compiuto diciassette anni. È normale che non ti senta pronto" Mi rassicura.
"Grazie Sory" Le sorrido "Sono contento di averti come sorella"
Lei sembra spiazzata dalla mia frase ma poi mi abbraccia di getto. Erano secoli che non mi abbracciava e non la vedevo farlo con qualcuno. Mi ero quasi dimenticato come si sta tra le braccia di una ragazza che è abituata a non fare affidamento su nessuno, una che pensa di non essere fatta per amare. È una bella sensazione essere abbracciati da quel tipo di persone, ti fa sentire speciale.
"Roy non direbbe lo stesso" Dice ridacchiando vicino al mio orecchio.
"Beh, l'hai massacrato" Rido mentre si allontana.
"Mi sono trattenuta"
"E menomale!" Mi alzo decisamente più leggero di quando sono arrivato "Comunque non dire a nessuno che mi hai visto piangere"
"Lo terrò a mente per ricattarti un giorno" Dice con un ghigno.
"Sory, davvero, non oserai prendermi in giro a tavola"
"Oserei ma non lo farò, tranquillo" Mi osserva furba. Quello sguardo non promette nulla di buono "Potrei trasformarti nel mio schiavetto personale sai? Ora che so come ricattarti"
"Ti prego no"
Sono proprio nella merda.
"Mi sento buona oggi, tranquillo" Ridacchia mentre mi dileguo prima che cambi idea.
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Scusate il capitolo corto e probabilmente noioso. Ma era essenziale per capire meglio il legame che c'è tra Soraya e I ragazzi e per conoscere meglio Logan. E chissà magari per capire se più avanti riuscirà a ricambiare I sentimenti di Talia.Tutto è ancora da vedere.
Nel prossimo capitolo torneranno I nostri Steven e Soraya 😉, buona lettura.
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Strangers or not?
Science FictionStoria d'amore/Fantascienza Completata il 02/03/18 Ace Master. Un nome che tappezza ogni angolo e muro della città sotto ad una foto segnaletica. Ace, crede di essere l'asso, il mastro dei criminali di tutti gli Stati Uniti, il supremo tra i catti...