40- L'ultimo spicchio di luna

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Soraya's pov

Appena rientro a casa un forte profumo di lasagne al forno raggiunge le mie narici. Tutta la combriccola è già a tavola con lo special guest di Keyla, Aidon e le due testoline rosse. La frequenza cardiaca tatuata sui loro polsi si completa finendo dal braccio di uno per collegarsi a quello dell'altro. Quando avevo chiesto a Keyla perchè avessero scelto proprio quel disegno, una semplice linea di battiti cardiaci, mi aveva risposto che era per ricordarle che I loro cuori battono all'unisono, come se fossero una sola persona.

Non possono vivere l'uno senza l'altra, o si limiterebbero a sopravvivere.

Proprio come me adesso, sopravvivo mentre il mio cuore mi prega di ritrovare la sua metà che manca da troppo tempo ormai. Sto boccheggiando in attesa di qualcuno che mi salvi.
Lane ci aveva provato a salvarmi. Ma per quanto il suo cuore si sforzasse di battere sulla stessa frequenza del mio non ci è mai riuscito, perchè non è lui la persona giusta.

Sembrerà strano ma io, grande fan delle persone ciniche, credo che ognuno di noi possa trovare la sua metà. Io ce l'avevo, ero completa ma poi ho dovuto lasciar andare la mia metà.

Ho scelto di essere incompleta prima che qualcuno scegliesse per me strappando via brutalmente una metà di me. Lui si ostinava a proteggermi rischiando tutto per me, così io mi sono condannata ad un'eterna incompletezza senza di lui ma sapendolo vivo senza di me.

Dopotutto noi siamo fatti per guarire dalle ferite del cuore, forse lui ci è riuscito davvero dopo che gli ho semplificato il lavoro.

I miei pensieri vengono interrotti da Ebony che mi vede semi nascosta dietro lo stipite della porta e mi fa cenno di avvicinarmi indicando il posto che ha tenuto per me. Ma io declino l'invito con un sorriso stanco per andare a rifugiarmi nel mio nascondiglio e guardare le stelle dalla grande finestra in vetro.

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Steven's pov

Volo libero schivando qualche piccione spennato di tanto in tanto e poche piccole nuvole troppo basse di quota.
Era da quasi due settimane che non mi presentavo a casa della ragazza misteriosa senza preavviso e sta sera mi sentivo in vena di una visita.

Appena uscito di casa, dopo aver visto Liam vagare in strada sotto il mio palazzo e averlo seguito con lo sguardo il più a lungo possibile, ero deciso a parlare con lei. Forse lei sa, lei c'entra qualcosa con l'inganno di Liam e può aiutarmi a venire a capo dell'ennesimo mistero che mi piomba addosso.

Ma ora, mentre cerco di non perdermi lasciandomi andare alle meravigliose carezze del vento sulla mia pelle, non sono più tanto convinto di volerle svelare del mio litigio con Liam. Non so, forse il suo cuore corazzato potrebbe provare qualcosa di simile al senso di colpa. Dopotutto I problemi sono cominciati da quando lei ha incluso me nella squadra e non lui.

Sembra tanto roba da liceo.

Già con l'unica differenza che nè io nè Liam siamo ragazze pon pon che litigano su chi di loro faccia la spaccata più ampia.

Volo cullato dal fischio del vento in un orecchio e dall'altro da una canzone dei The Script, Superheroes la mia preferita.
Vedo l'immagine di Soraya nitida di fronte a me che copre Chicago mentre il cantante intona il primo verso. L'ultima frase penso che le si addica più di tutte: Ora lei è più forte di quanto tu creda, un cuore d'acciaio che cresce.

Durante il secondo verso invece rivedo me stesso. Dopo tutte le volte in cui mi è stato detto che nessuno si ricorderà di me quando sarò vecchio, dopo tutte le ferite che sanguinano ancora nella mia anima forse anche io sono più forte di quanto io stesso creda, anche in me cresce un cuore d'acciaio.

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora