Soraya's pov
Steven mi tiene per la vita mentre ci libriamo nel cielo sopra a Chicago.
Ogni tanto mi chiede dove deve andare e io indico la direzione.Teoricamente non eravamo poi molto lontani dal quartiere fantasma ma Steven ha deciso di prendermi alla sprovvista prendendomi la mano e decollando.
Ha fatto il cretino per tutto il tragitto- quindi è stato fedele al suo essere- perchè asseriva che non avrei potuto fargli niente dato che la mia vita dipendeva da lui finchè non toccavamo terra.
Quanto avrei voluto saper volare per tirargli un calcio come si deve, così avrebbe imparato a lasciarmi andare per poi riafferrarmi a pochi metri dal diventare carne da macello.
All'ennesima volta che gli dicevo di smetterla, cercando di non ridere per convincerlo che quel gioco non mi piaceva per niente- anche se un po' mi ero divertita- lui ha detto che me lo meritavo per il modo in cui l'ho trattato fino a due giorni fa.Gli avevo risposto che mi dispiaceva ma l'essere stronza e fredda era il mio talento più spiccato, oltre quella di non avere mai una gioia. Lui in risposta mi ha di nuovo lasciato andare mentre sorrideva compiaciuto.
E sapete cos'è la cosa che mi ha dato più fastidio di tutte? Che io avrei fatto la stessa medesima cosa, solo per il gusto di assaporare la dolce vendetta.
Io e Steven non siamo poi così diversi. Certo, rimarremo sempre il sole e la luna ma infondo un po'- e sottolineo un po'- ha ragione, cosa che non gli dirò mai nemmeno sotto crudele tortura.
Il sole e la luna sono perfetti insieme.
Il significato stesso del mio nome ne è la prova ' Bella e splendente come sole e luna insieme' . Mia madre aveva detto di avermi chiamato così perchè sapeva che avrei avuto una personalità ancora più accesa di quella dei miei fratelli - diceva anche di avere il sesto senso tipico delle madri in queste cose.
Mi raccontava ogni volta la storia delle origini del mio nome, quando non era in missione e riusciva a darmi la buonanotte.Il tuo nome deriva da quello di Surya, il dio vedico del Sole chiamato anche Re delle Costellazioni, il brillante. Perciò tu sei bellezza e luce, bambina mia.
Ma non ti ho dato questo nome perchè sei bella come tuo padre. Volevo che tu potessi scegliere, scegliere se essere Luna o Sole.Allora interveniva mio padre, che sceglieva al mio posto e riusciva a convincermi che la sua scelta era quella migliore.
Nonostante io fossi una bambina solare lui ripeteva:Tu sei la luna Soraya. Hai la pelle bianca come lei e I capelli neri come le tenebre.
Allora io mi convincevo che aveva ragione. Io sono la Luna. Per di più la notte mi aveva sempre affascinato, sembrava nascondere sempre qualcosa. Qualcosa che io volevo a tutti I costi scoprire, ho sempre amato le sfide e I segreti.
Mia madre a questo punto dava sfogo al suo lato romantico.
Se sei la Luna troverai il tuo Sole, bambina mia. E quando l'avrai trovato carpirai la tua vera essenza. Solo allora diventerai ancora più bella e splendente grazie alla tua metà.
Concludeva dandomi un bacio sulla fronte e poi andava nella stanza di Keyla per raccontargli la sua storia preferita e infine in quella di Roy che adorava sentire la leggenda dei guerrieri di Bersek da mio padre.
"Dove devo andare adesso?" Steven s'intrufola tra I miei pensieri con una semplice domanda.
Io mi ridesto e gli rispondo sovrastando il rumore del vento.
"Ti ricordi dov'è il quartiere fantasma?"
"Come dimenticarlo, quel posto mi da I brividi ogni volta" Steven svolta tenendomi salda appiccicata a lui. Se continua così diventeremo un tutt'uno.
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Strangers or not?
Science FictionStoria d'amore/Fantascienza Completata il 02/03/18 Ace Master. Un nome che tappezza ogni angolo e muro della città sotto ad una foto segnaletica. Ace, crede di essere l'asso, il mastro dei criminali di tutti gli Stati Uniti, il supremo tra i catti...