57- Non ti ho dimenticato

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Qualche ora dopo, sede S.H.I.E.L.D.

Steven's pov

"Va' a casa Ace Master" Curtis Connors mi mette una mano sulla spalla dopo aver terminato di ricucire la ferita riaperta sull'avambraccio "Hai bisogno di riposare anche tu"

Scuoto la testa "Riposerò dopo" Rispondo non staccando lo sguardo da Soraya.

Il suo braccio sinistro è collegato ad una flebo e pian piano I suoi capelli stanno riprendendo colore, mentre la pelle torna di quel bianco rosato tipico della bambole di porcellana. Quasi immagino la scintilla di vita tornare a brillare dentro gli occhi azzurri.

Connors ha detto che ci vorrà del tempo perchè si riprenda dalle ferite di arma da fuoco, ma conoscendola è sicuro che tornerà a camminare presto. Anzi, probabilmente mostrerà le cicatrici a tutti ridendo e chiamandole solo 'bazzecole'.

Non vedo l'ora che arrivi quel momento. Quando ricomincerà a parlare e a prendermi in giro chiamandomi stupido col sorriso divertito che la tradisce. Quando tornerà a fulminare chi le da fastidio con uno sguardo gelido e quando tornerà ad inchiodarmi al muro coi coltelli solo perchè sono arrabbiato e non la ascolto.

"Steven, hai bisogno di andare a casa e dormire. Ci sono io qui con lei e prometto che ti chiamerò appena si sveglierà"

Scuoto nuovamente la testa e cerco di tenere gli occhi ben aperti nonostante la stanchezza per convincere Connors che sto bene.

"Hai perso molto sangue anche tu e non è mai così piacevole ri-iniettarlo nel proprio corpo via endovena"

"Lo so, ma voglio esserci quando si sveglia"

Connors annuisce e poi ridacchia "Sai l'avevo detto a Soraya"

Lo guardo confuso con un sopracciglio arcuato.

"Le avevo detto che non si sarebbe liberata di te nemmeno cancellandoti la memoria. Ero sicuro che prima o poi l'avresti ricordata e saresti tornato" Mi guarda come farebbe esattamente mio padre "Non sono riuscito a togliertela dalla testa" Sorride "E confesso di esserne felice. Voi due siete fatti per stare insieme, lo sapevo fin dal primo momento in cui vi ho visto giocare insieme, c'è sempre stata chimica tra voi"

Neanche Soraya mi ha dimenticato. Non si è rifatta una vita e piuttosto che stare senza di me sarebbe rimasta da sola.
Per la prima volta da sette anni a questa parte sono contento di averla sognata.

"Salve Dottor Connors" La voce di Lane si avvicina alle mie spalle.

Mi giro con la mano tesa pronta a dare una stretta alla sua.

"Ehy Richards" Mi stringe la mano guardandomi negli occhi.

Non ci sono più nè rabbia nè odio nei miei confronti, solo accettazione. Si è forse rassegnato?

"Hai un aspetto orribile"

"Grazie Lane" Gli dico sarcastico.

"Dovresti riposare"

Sbuffo "Sono fresco come una rosa, il riposo è per I rammolliti"

"Anche per te quindi" Mi spintona quasi scherzoso.

Passiamo qualche secondo in silenzio. Un silenzio in cui non si sentono nemmeno I nostri respiri, perciò udiamo chiaramente I passi del Dottor Connors che esce dal suo laboratorio per occuparsi di qualcun altro, probabilmente dei membri della Major Sigma. Da quando Luke ha disattivato gli M95 loro sono diventati confusi, a mala pena conoscono I propri nomi.

Il silenzio fra me e Lane si fa imbarazzante. E so anche perchè. Sappiamo entrambi che finiremo per pensare alla stessa ragazza.

Per fortuna Lane interrompe il silenzio.

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora