47- Tra sogno e realtà

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Steven's pov

"Hai anche delle pinzette per le sopracciglia e una cassetta del pronto soccorso?" Chiede ancora posando la bottiglia sul tavolo.

"Il bagno è in fondo al corridoio sulla destra, apri I cassetti finchè non trovi la trousse di Delaney. Tiene tutto lì" Rispondo a macchinetta.

Non sapevo che Soraya avesse anche delle doti da infermiera.
Anzi a pensarci bene me lo sarei dovuto immaginare, in più starebbe bene con la divisa da infermiera sexy. Caspiterina se starebbe bene! 

"Ti sono mancata?" Soraya torna con la valigetta di Lana tra le braccia.

"Un sacco" Rispondo. Lei ride non capendo che io sono sincero.

"Okay, ora devi appoggiare il braccio sul tavolo e farmi vedere bene la ferita"

Seguo le sue istruzioni muovendo piano il braccio che non ne vuole sapere di smettere di sanguinare.

Lei si posiziona in piedi tra le mie gambe in modo da vedere bene. È una bella ferita non c'è che dire. Ho proprio un buco nel bicipite.

Giro lo sguardo cercando di convincermi che quel braccio non è il mio, magari avrò meno male così, agendo sulla mente.

"È grave"

"Scherzi?" Le chiedo. Lei in tutta risposta da un'alzata di spalle e tirando fuori un coltello dalla cintura dice con leggerezza :"Dobbiamo amputare"

"No!" Grido allontanandomi per quanto possibile.

Ma qualcosa non mi permette di muovermi mentre la mano di Soraya mi trattiene senza toccarmi. Telecinesi. Ora sì che sono come un burattino nelle sue mani.

"Mi dispiace ma è necessario" Estrae la lama del coltello.

"No, no, no" Strizzo gli occhi pensando di trovarmi solo in un brutto sogno. Bruttissimo!

"Ecco fatto cagasotto" Annuncia buttando a terra la manica della mia tuta zuppa di sangue.

"Tu mi hai fatto credere che dovessi amputarmi il braccio!"

"E tu ci sei cascato. Chiunque avrebbe capito che era una presa in giro. Dovevo solo tagliare la manica o non sarei riuscita a farmi un quadro completo della situazione"

"Beh, io non l'ho capito!" Urlo col cuore ancora a mille.
Ma che dico! Andava a mille appena l'ho vista, adesso il mio battito avrà come minimo superato la velocità della luce.

"Perchè sei-"

"Stupido" Finisco al posto suo.

Ha ragione. Solo uno stupido poteva cadere nella trappola del bell'angelo diabolico e lasciarsi ammaliare da lei. Ecco, sono proprio uno stupido allora.

"Passami le pinzette per favore" Soraya tende la mano davanti a me.

Mi sporgo un po' col braccio sano per afferrare le cose che le servono già appoggiate sul bancone della cucina. Le ha sterilizzate col fuoco poco fa, ha proprio tutto sotto controllo.

Prima di lasciar cadere la pinzetta per le sopracciglia nella sua mano sporca del mio sangue non posso non chiederle cosa deve farci nel mio braccio con un pezzo di metallo.

"Ti conviene darmele o dovrò usare il coltello"

"Mi hai convinto" Le do le pinzette cercando di non pensare al fatto che fra poco avrò due bastoncini di metallo affilato che armeggiano dentro di me.

"Avanti, chiedimi qualcosa" Mormora lei prima di iniziare l'operazione improvvisandosi chirurgo.
Ma con quale coraggio mi sto affidando a lei? Non potevo andare da un medico dello S.H.I.E.L.D?

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora