29-Party (parte1)

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Steven's pov

Sono passate solo due ore dall'inizio della festa, e decine di adolescenti sono già ubriachi o sono sulla buona strada per arrivarci.
Di Soraya non ho visto nemmeno l'ombra mentre non ho idea di dove sia finito Liam. Perciò sto qui, quasi sdraiato sulla sedia della cucina mentre il mio sedere scivola sempre più verso il pavimento sporco di piedate e bibite dagli strani colori.

"Ehi Stev" Delaney fa la sua comparsa con la mano stretta in quella di un ragazzo moro. Dev'essere il famoso Talen.

"Ehi" rispondo annoiato. Persino il mio telefono ha deciso di abbandonarmi perció mi sono perso a pensare al senso della mia vita fissandoo il soffitto. Il mio collo si spezzerà a forza di stare appoggiato allo schienale della sedia. Sento quel pezzo di metallo tra le vertebre cervicali, ma sono talmente annoiato che non ho intenzione di spostarmi di un solo millimetro.

"Stev, ti presento Talen" Delaney attira di nuovo il mio sguardo e sorride sorniona "Il mio ragazzo" aggiunge poco dopo.
Di già? Dopo solo un mese che siamo qui?!

"Ciao Steven" lui mi porge la mano tatuata che fisso per qualche istante. Decido alla fine di stringerla. Stritolarla è il termine adatto a dir la verità.

Noto una smorfia di dolore dipinta sul viso da belloccio, ma non dice nulla. Si ostina a fare il macho davanti a mia sorella.

"Ehm, Stev. Vorrei che lasciassi intatta la sua mano per piacere" Delany mi stacca bruscamente da lui, rimproverandomi con lo sguardo "Sai vorrei avere qualcosa da stringere anche dopo che te l'ho presentato"

"Ma certo" rispondo a denti stretti, lasciando i miei occhi fissi in quelli scuri di Talen giusto per fargli capire che potrei benissimo spezzarlo in due se si azzarda a ferire o usare Delaney.
Penso che fra poco ci lanceremmo saette l'uno contro l'altro se non rompiamo questo contatto carico di minacce non dette.

Delaney mormora qualcosa nell'orecchio del moro, che non riesco a sentire per colpa della musica a volume sostenuto. So solo che lui sorride mostrando un piercing argenteo proprio al centro del suo sorriso. Piercing, tatuaggi..ma chi si va a prendere mia sorella?! Un Bad boy che somiglia vagamente ad un modello di Abercrombie e che profuma fin troppo di fregatura?

"Lana, credo proprio che io debba parlar-" mi blocco a metà quando scorgo una figura vicino alle scale. È molto buio la infondo, ma si vedono benissimo due occhi azzurri che sembrano due piccoli fari luccicanti da qui. Non è difficile capire a chi appartengano quei due fari azzurri.

"Stev, stavi dicendo qualcosa?"

"No, nulla Lana" mi alzo dalla sedia che per poco non prendeva la forma del mio sedere e mi dirigo verso le scale spintonando la gente per passare.
Ora riesco a vedere cosa sta guardando Soraya. Sta fissando un gruppo di ragazzi che gioca ad obbligo o verità.

Mi siedo vicino a lei su uno scalino ma non fa una piega, rimane come ipnotizzata da quel gioco che ho sempre definito stupido e portatore di problemi.

"Ci hai mai giocato?" Chiedo sovrastando la voce di Chris Brown sparata al massimo nelle casse.

Solo adesso lei sembra accorgersi della mia presenza ma non ne è affatto entusiasta.

"No"

Wow, risposta breve e concisa. Ma non mi basta.

"Perchè?"

Soraya punta lo sguardo dritto nel mio e comincio a pensare che non mi risponderà. Ma quando torna a guardare il gruppo di ragazzi si decide a rispondermi. Devo avvicinarmi a lei per sentire quello che dice.

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora