28-Città fantasma

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Delaney's pov

"Steven, dobbiamo scendere" ripeto per la milionesima volta a mio fratello. Ma testardo com'è nega nuovamente con la testa.

"Non scendiamo a questa fermata" mormora smanettando col telefono.

Sbuffo e gli strappo il telefono dalla mano. "Fidati, dobbiamo scendere adesso e fare un pezzo a piedi fino a casa di Talen"

Ormai prendo il bus tutti i giorni da quasi due settimane e non è la prima volta che vengo in questo quartiere. Perchè Steven si ostina a non ascoltarmi? Sarà tutta colpa dell'orgoglio tipico dei fratelli maggiori che non si fidano minimamente di quelli minori.

"Tu fidati! Sono più grande di te e-"

"Oh, risparmiami il solito discorso da 'io so tutto perchè sono più vecchio di te' per favore" alzo gli occhi al cielo, e affondo più giù nel sedile del bus. Ormai abbiamo perso la fermata, non mi resta che vedere dove mi porterà l'ego di mio fratello.

"Non sono vecchio! Sono solo nato prima di te e questo fa di me una persona più saggia"

Liam scoppia a ridere mentre io mi do uno schiaffo sulla fronte dall'esasperazione.

"Se sei saggio te, io mi chiamo Gloria" dichiara Liam distogliendo lo sguardo dal finestrino dell'autobus.

"Bene, da oggi per me sei Gloria" dice Steven offeso. Solo perchè dice qualche frase filosofica con un senso compiuto di tanto in tanto crede di aver preso il posto del vecchio saggio?

"Intanto arriveremo tardi alla festa per colpa tua. Tante grazie fratellone!"

I maschi e il loro ego smisurato! Chi li capisce è bravo. E poi si lamentano che le donne sono complicate, loro non scherzano mica!

"Si sa che l'anima della festa si fa sempre attendere" Liam sorride appoggiando i piedi nel sedile di fronte a lui. La suola consumata e sporca delle sue Converse giallo limone sfiora i jeans di mio fratello. Lui accorgendosi della cosa sposta i piedi di Liam in malo modo. Quest'ultimo continua, come se nulla fosse, il suo discorso assurdo con me ignorando completamente Steven di proposito "Ogni festa che si rispetti ha tre regole principali, le cosiddette Regole Regina" dice usando il classico tono da presentatore televisivo che cerca di creare suspense. Mi guarda aspettandosi evidentemente una mia qualche reazione.

"So che mi pentirò di avertelo chiesto ma, sentiamo, quali sono queste regole regina?" Chiedo atona appoggiando la testa al sedile. Intanto abbiamo perso altre due fermate e il bus sta diventando deserto. Fra poco ci toccherà scendere al capolinea.

"Sapevo che lo avresti chiesto" continua emozionato "La prima, è praticamente scontata, dice che deve esserci dell'alcol. La seconda è che la musica a tutto volume è d'obbligo e secondo alcune ragazze deve anche esserci un bel DeeJay, non so se mi spiego" mi tira qualche gomitata con fare malizioso ma Steven lo blocca subito. Ecco spuntato il suo lato protettivo e geloso "E la terza, rullo di tamburi" Liam tamburella le dita su un sedile mentre io e Steven lo osserviamo pazienti "Ad una festa si arriva sempre in ritardo"

"Finito di sparare cavolate?" Chiedo retorica.

"E tu hai finito di fare l'antipatica col ciclo?"

"Senti chi parla Steven" rispondo poco prima che il bus inchiodi di colpo.
Io mi lascio sfuggire un urlo finendo addosso a mio fratello e Liam sbatte la testa contro il sedile di fronte a lui, subito dopo mugugna qualcosa per dal dolore.
Chiunque sia alla guida di questo autobus mi ricorda molto Soraya, almeno nel modo di inchiodare all'improvviso.

"Ma chi ha dato la patente a questa gente?" Domanda agitando il pugno in aria, come se stesse partecipando ad una rivolta. L'autista nemmeno ci fa caso mentre scende tranquillamente dal bus lasciandoci a bordo da soli.

Strangers or not?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora