Capitolo 9

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Dal capitolo precedente:

"Ragazze... chi se ne frega del fiato o se sono fuori forma. Ho bisogno del vostro aiuto, e ne ho bisogno adesso. Potrebbe essere una cosa di vita o di morte!", esclamo ancora in affanno senza curarmi delle loro piccole battute.

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[Clarke POV]

"Che è successo?", mi chiedono Raven e Octavia all'unisono.

"I dettagli ve li spiego più tardi. Raven ho un bisogno disperato delle tue doti - nascoste - di hacker...", dico lasciando la frase in sospeso.

"Clarke, adesso comincio a preoccuparmi sul serio. Che succede?", sbotta Octavia.

"O, vi dirò tutto promesso... ma ora ho bisogno di sapere una cosa da te, Raven...".

"Che cosa?", incalza Rae.

"Da un numero di pratica per la donazione degli organi, riusciresti a sapere il nome dei riceventi a cui sono andati? Mi rendo conto che sia una cosa illegale, ma è estremamente importante", le chiedo tutto in un fiato per paura di balbettare.

"Ma che diavolo sta succedendo?", mi domanda sempre più preoccupata la fotografa.

"Rae... ti prego, dimmi se puoi farlo...", la imploro ignorando la sua domanda.

"Beh, sono un po' arrugginita, ma suppongo che sia un giochetto da ragazzi... ma non muovo un dito, se prima non ci spieghi che cavolo sta succedendo".

"Ragazze, non ne ho la certezza, è solo un sospetto... ma credo che il cuore trapiantato nel petto di Lexa sia quello di Finn...", replico di getto.

"Finn? Il tuo Finn?", mi chiede sbalordita Octavia.

"Sì O, forse è uno strano scherzo del destino. Sembra quasi che il fato voglia darmi un seconda possibilità... non lo so...".

"Ragazze, io mi sono ufficialmente persa... non ci sto capendo più un fico secco!", esclama Raven sempre più spaesata.

"Due anni fa mio marito Finn, il padre di Aiden, è morto in un incidente stradale. È successo tutto all'improvviso, ma ho rispettato il suo volere... quello di donare gli organi. E credo che il suo cuore stia battendo nel petto di Lexa Woods. Non voglio illudermi, ma credo che questo spiegherebbe tutte quelle reazioni sconsiderate che ho quando le sono vicina. Sembra quasi che l'universo, nella sua vastità, mi stia indicando la strada per tornare a vivere".

"Ah... oh... eh?!", esclama la fotografa scioccata dalla mia spiegazione.

"Caspita Raven sei veramente onomatopeica... credo tu possa fare di meglio...", la prende in giro Octavia canzonando la sua risposta.

"Ok, scusate e che questa rivelazione mi ha lasciato senza parole", cerca di giustificarsi Rae.

"Lo avevamo notato... vero Clarke?", sottolinea l'ovvio O.

Annuisco, abbozzando un timido sorriso, anche se mi rendo conto che la situazione è decisamente preoccupante e non c'è niente da ridere. Torno seria all'istante, pensando a tutto quello che comporterebbe se la mia intuizione fosse giusta. Non so neanche io cosa sperare. Se fosse il cuore di Finn a battere nel petto di Lexa come reagirei? Non sarebbe più il mio Finn, ma solo una parte di lui: il suo cuore. Sarebbe terribilmente egoista da parte mia, far reagire Lexa solo per non far morire quel cuore che tanto ho amato. E se non fosse quello il motivo per il quale non voglio arrendermi con Lexa? Se fosse piuttosto per Maggie, che adora la sua mamma ed ha un bisogno sfrenato di lei? O forse no, non è neanche per quello. Forse lo faccio solo per me stessa – magari sono sul serio egoista - perché ho la necessità di sentirmi ancora viva e provare quelle emozioni travolgenti quando sono insieme a lei?! Credo proprio che Octavia abbia ragione... provo qualcosa per lei.

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