Back to Me

Capitolo 11

[Lexa POV]

Sono passati ormai sei mesi da quel giorno in ospedale. Sono rientrata al lavoro e guardandomi indietro, stento a crederci pure io ma, pian piano, un passo alla volta, la mia salute è migliorata. Il mio cuore ora sembra essersi adattato e non mi dà quasi più nessun problema.

Quasi.

In questi mesi il mio rapporto con Clarke è diventato più forte, più profondo, non so neanche io come definirlo, forse una bellissima amicizia... sta di fatto che in tutto questo tempo mi è stata vicina, mi ha aiutato giorno dopo giorno, non mi ha mai permesso di abbattermi e mi ha spronato con quel suo modo di fare audace ed intraprendente.

Sembrerà assurdo da dire, ma con Maggie e Aiden siamo quasi diventati una famiglia. Aiden considera mia figlia una sorellina minore da proteggere e Maggie è strafelice di avere finalmente un fratello maggiore da tormentare.

Oltre al nostro rapporto famigliare anche al lavoro abbiamo fatto faville. La sfilata della collezione primavera/estate è stato un vero successo e la maggior parte del merito va soprattutto a Clarke e alla sua tenacia.

Mi rendo conto che, ora come ora, sono completamente dipendente da lei e la cosa mi spaventa a morte. Non so spiegare esattamente quello che provo, ma credo che non sia solo affetto, amicizia, c'è molto di più. Sono terrorizzata da questa cosa, ho paura di perderla, ho paura che senza di lei mi manchi un pezzo fondamentale per continuare a vivere... ho paura di lasciarmi andare e allo stesso tempo non voglio nascondermi di nuovo dietro la mia armatura.

"Ahhh.... accidenti a me e ai miei sentimenti!", sbotto ad alta voce.

"Solo io potevo innamorarmi dell'ultima persona al mondo della quale avrei dovuto... oltre al cuore malandato adesso ho anche il cervello che non funziona... ma che diavolo mi prende?", sussurro con un filo di voce.

"Wow... questa si che è una notizia... e dimmi un po', di chi ti saresti innamorata?", sento la voce di Anya alle mie spalle.

Sussulto non aspettandomi nessuno.

"Gesù Anya... ma ti diverti così tanto a spaventarmi a morte? Anche se adesso sto meglio ti vorrei ricordare che il mio cuore ha ancora dei problemi...", le dico cercando di frenare l'affanno.

"Lex, se non ti sorprendessi alle spalle, poi non riuscirei più a carpire i tuoi segreti... la mia è semplice tattica...".

"Tattica, eh?", replico seccata.

"Eh già, ora non tergiversare... ormai il danno è fatto. Quindi sputa il rospo: di chi ti sei innamorata?".

E adesso che le dico? Non posso dirle che mi sono innamorata di una donna etero con un figlio adolescente, che si suppone essere una delle mie migliori amiche, nonché una grande amica di mia figlia. No, non posso dirle una cosa del genere. Ok... e allora che mi invento? Pensa Lexa, pensa... in fretta magari.

Sento bussare alla porta dell'ufficio. Non faccio in tempo a dire nulla che vedo entrare Clarke a testa bassa, intenta a guardare i fogli nelle sue mani.

Senza neanche accorgermene divento paonazza. Il mio sguardo passa velocemente da Clarke ad Anya ed il mio disagio cresce in modo esponenziale.

Distolgo subito lo sguardo da Anya che, con il suo sorrisetto, sembra volermi dire 'Beccata, ora è tutto chiaro!'. E lo riporto sulla donna bionda che tormenta i miei pensieri e non solo quelli.

"Lexa, scusa, ma le modifiche su questi bozzetti sono proprio assurde... ti ricordo che sono abiti per l'autunno non per l'inverno in Siberia. Così, sono troppo seri, casti, non sono per niente, sexy ne tanto meno provocanti. Quale donna li comprerebbe? Io no di certo!", blatera Clarke a ruota libera, senza darmi il tempo di collegare il cervello.