Capitolo 23

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[Anya POV]

Nonostante le mie fosche previsioni il mio piano per mettere Raven a disagio ha funzionato alla grande. Poter assaporare le sue labbra mi ha portato letteralmente in paradiso.

Malgrado il suo essere così dispotica e odiosa, soprattutto nei miei confronti, provo qualcosa per lei, la desidero da morire. Il suo bacio disperato mi ha fatto capire che non le sono proprio indifferente.

Ora la domanda che mi frulla nella testa è: perché ha detto che non era interessata quando siamo uscite? Perché ha detto che non ero il suo tipo?

Non può aver cambiato idea così in fretta. O forse sì?

Impelagata a vaneggiare, vengo colta di sorpresa quando mi prende la mano e comincia a trascinarmi via con lei. Agguanto velocemente il mio cellulare è cerco di starle dietro.

I suoi passi sono veloci, non ho idea di dove voglia portarmi e non ho idea di cosa voglia dirmi, l'unica cosa che so è che fatico a tenere il passo con questi dannati tacchi. Accidenti a me e a quando li ho indossati.

Intravedo la porta del suo studio e prevedo guai. Non so neanche io se farmi guidare dalla parte audace o da quella razionale. È evidente che dobbiamo parlare, ma il mio corpo mi suggerisce tutt'altro.

Voglio continuare a provocarla ancora un po', infondo lei è un mese che mi fa impazzire.

"Ehi Reyes, ti dispiace rallentare... non hai idea di cosa voglia dire correre con questi tacchi. Ti dirò... rompermi una gamba non è proprio nei miei piani!", protesto cercando di tirare il suo braccio per rallentare la sua 'corsa'.

Non arresta il passo, anzi lo velocizza.

"Te li puoi sempre togliere, sai? E magari non solo quelli...", replica maliziosamente.

Ok, l'hai voluto tu, se prima ero titubante ora non avrò scampo per te mia cara Raven. Che l'operazione 'Seduzione Reyes' abbia inizio.

Alla fine mi fa entrare nel suo studio. Quando mi giro la trovo appoggiata alla porta, il suo sguardo è un misto tra l'intenso e l'intimorito. Senza attendere oltre mi lascio guidare dal mio istinto.

Mi levo i tacchi lanciandoli da qualche parte sul pavimento. Il suo sguardo intenso segue ogni mia mossa, lo sento quasi bruciarmi sulla pelle.... così, in modo sensuale mi avvicino a lei, lentamente, molto lentamente. La provoco ancheggiando più del dovuto.

Il suo respiro diventa sempre più irregolare, segno che le sto facendo effetto. 'Seduzione Reyes - prima parte' completata.

Il mio sorrido sghembo riflette la mia piccola vittoria. Anche se mi rendo conto di giocare con il fuoco. I miei occhi - questi bastardi traditori - vagano languidi sul suo corpo, applicando un fuoco  dentro di me.

Sarà più dura del previsto resisterle... E se io non volessi resisterle? In fondo una piccola vendetta me la sono già presa o no? Sì, ma non è abbastanza.

Mi fermo ad un passo da lei. La guardo in quegli occhi color cioccolato che mi fanno impazzire. Dio, quanto vorrei sapere a cosa sta pensando.

Non resistendo più, avanzo di un altro passo e premo il mio corpo contro il suo, intrappolandola contro la porta. La mia bocca è terribilmente vicina alla sua. I miei occhi rimbalzano spesso su quelle labbra stupende. L'idea di riassaggiarle mi sfiora, ma non cedo. Voglio provocarla ancora.

Quel contatto mi fa battere forte il cuore e anche il mio respiro diventa più corto.

Guidata dal mio diavoletto interiore le prendo i polsi portandoli sulla sua testa, premendo con più forza il mio corpo contro il suo.

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