Capitolo 26

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[Lexa POV]

Mi ritrovo distesa sul divano. Ho i brividi, ma in realtà mi sento bruciare, non mi ricordo neanche di essermi addormentata.

Quando apro gli occhi vedo Clarke ad un soffio dal mio viso, mi sta accarezzando il guancia con dolcezza. Il suo sorriso mi toglie il fiato. Il suo tocco delicato mi scatena emozioni incontenibili. Il suo sguardo intenso sembra volermi leggere dentro.

Ma sono sveglia? O è di nuovo un sogno? No, non può essere solo un sogno.

La sua mano scivola sul mio corpo, cominciando ad esplorarlo. La mia pelle si increspa al suo passaggio. Il fiato è sempre più corto. Il mio cuore comincia la sua corsa accelerata e il mio centro si incendia.

Non riesco a trattenere dei gemiti, mentre il mio corpo comincia a agitarsi sotto le sue dita.

Un sorriso soddisfatto compare sul suo meraviglioso viso, ma subito dopo scompare lasciando posto ad un'espressione preoccupata.

Che cosa ti preoccupa Clarke? Ti prego dimmelo?

"Clarke... ti prego...", mormoro cercando di capire cosa stia succedendo.

Perché prima mi stavi accarezzando e sorridevi e adesso hai smesso di colpo? Cos'è che ti preoccupa? Perché non mi tocchi più?

Non so bene cosa sia tutto questo, se sia realtà o finzione, ma ne ho bisogno.

"Ti prego... Clarke... ho bisogno di te...", le mie parole e il mio tono lamentoso la spaventano di più.

Si allontana dal mio viso, ma io non voglio che se ne vada, non adesso. Senza pensare razionalmente le prendo la nuca con una mano e la trascino lentamente verso di me. C'è sorpresa nei suoi occhi, come se non si aspettasse un gesto simile.

Che cavolo stai facendo Lexa? Ti rendi conto che la stai forzando in questo modo, vero? Per quanto io voglia negarlo, la mia vocina interna ha ragione. Ho bisogno di Clarke, ma non in questo modo, non così. Per questo motivo allento la presa lasciandole una possibile via di fuga... ma lei non fugge.

Ad un soffio dal suo viso ho un'altra esitazione, ma lei azzera la distanza posando le sue labbra sulle mie. Il bacio è fin da subito esigente, voglioso, ma allo stesso tempo gentile. Assaggio il suo sapore deliziandomi del suo gusto mescolato al mio. Il suo tocco dapprima incerto e delicato, diventa disperato. Il mio corpo è invaso da scintille, faccio fatica a contenere tutte le emozioni che sto provando. Ho il cuore a mille, il fiato corto e un milione di farfalle che mi svolazzano nello stomaco.

Mi afferra il viso tra le mani stringendo di più il contatto tra di noi. La sua lingua mi accarezza il labbro superiore per trovare un varco e cercare la mia. Io gemo lasciandola entrare nella mia bocca. Quando la trova sento le sue carezze gentili, ma determinate, farmi perdere completamente il controllo. 

La nostra complicità, la nostra simbiosi, il nostro completarci l'un l'altra mi sconvolge totalmente. Non ho mai provato una emozione così forte prima d'ora.

Non voglio che finisca, non voglio. Voglio che questo bacio duri per sempre, ma quando sento delle gocce bagnarmi il viso mi rendo conto di quanto questo sia sbagliato. Clarke sta piangendo ed è tutta colpa mia.

In affanno la sento allontanarsi da me e io non faccio niente per trattenerla. Inspiegabilmente il mio corpo si tranquillizza così come il mio respiro, quasi il suo bacio avesse lenito tutto la mia angoscia, ma è solo una finzione, in realtà dentro sto urlando.

Vorrei gridare che sono pazza di lei e che la amo da morire, ma non posso farle questo, non voglio farla soffrire.

In tutto questo, non so ancora se sto dormendo o è solo un brutto incubo quello che sto vivendo. L'idea di dover dire addio alla donna che amo, anche solo in sogno, è spaventosa... ma non ho altra scelta.

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