Capitolo 49

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[Clarke POV]

Forse è patetico da parte mia, ma non ringrazierò mai abbastanza la piccola Maggie per essere quello che è: dolce, spontanea, amorevole, entusiasta, ingenua e travolgente. Ci ha contagiato talmente tanto con la sua allegria che tutto il resto è passato in secondo piano, compresi i momenti di profondo disagio appena vissuti. La sua vitalità mi ha permesso di tirare il fiato per un istante e mi ha fatto capire quello che devo fare.

Insieme ad Aiden, lei e Lexa sono la mia famiglia ed io non rinuncerò mai a loro. Non voglio perderli, sarebbe come perdere me stessa. Quindi, basta scappare dalla verità è ora di tirare fuori la grinta per tenere unita la mia famiglia.

Con una nuova convinzione esco da quella camera e vado in cucina a preparare la colazione per tutti. Accendo la radio e comincio a spadellare. Il mio umore è migliorato sensibilmente, mi ritrovo a canticchiare la canzone del momento.

Quando Lexa ed i ragazzi mi raggiungono, rimangono sorpresi da tutto il ben di Dio che ho preparato in così poco tempo. Il sorriso sembra non volermi abbandonare. Incrocio lo sguardo di Lexa perplesso, ma quando mi avvicino e la bacio un sorriso arriccia le sue labbra.

"Eww... ragazze, vi prego... ci sono dei minorenni presenti, e voi state dando un cattivo esempio!", si lamenta Aiden fingendo disgusto.

"Aiden, tesoro, mi sa che ti ci dovrai abituare...", gli rispondo di getto.

"Non credo sia possibile una cosa del genere... comunque, se vogliamo proprio pignoleggiare sono IO l'adolescente e dovrei essere IO ad avere problemi ormonali...", si acciglia quasi indignato, scatenando una risata generale di noi ragazze.

"Sono contento di farvi ridere... comunque, sentiamo un po', perché io e la piccola...".

"Fratellone!", protesta Maggie guardandolo storto

"Ok, perché io e la grande Maggie...", si gira verso la peste e la vede sorridere soddisfatta.

Io e Lexa ci guardiamo e ridiamo divertite della loro complicità.

"Dicevo... perché noi dovremmo abituarci alle vostre effusioni?".

"Beh, a me se si baciano non dà mica fastidio, anzi, le trovo veramente adorabili", lo interrompe Maggie.

"Maggie, ma tu da che parte stai?", la rimprovera scherzosamente mio figlio.

"E da quando dobbiamo schierarci?", replica piccata, mettendosi le mani sui fianchi e battendo un piede a terra.

Cerco di trattenere le risate, ma vedere Maggie tenere testa a Aiden è veramente divertente.

"Ragazzi... prima di scatenare la terza guerra mondiale, se mi fate rispondere... magari, non ce ne sarà bisogno!", esclamo cercando di rimanere seria.

Lexa non mi aiuta per niente, si sta sganasciando dalle risate e non ne vuole sapere di smettere.

Entrambi si girano verso di me e mi fanno segno di parlare.

"Ecco... Lexa, ieri notte mi ha chiesto di andare a vivere insieme... ed io ho accettato... ovviamente, il pacchetto è completo, quindi vivremo tutti e quattro sotto lo stesso tetto...", affermo cercando di carpire una qualsiasi reazione.

Lexa si avvicina al mio fianco e sembra trattenere il respiro.

L'urlo disumano di Maggie ci spaventa.

"OH.MIO.DIO. MA È FANTASTICO!! Qui ci vuole un abbraccio di gruppo", suggerisce la piccola buttandosi su di noi.

"Maggie, io proprio non ti capisco?! Dove sarebbe la grande novità?", dice Aiden fingendo disappunto con la sorella.

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