Capitolo 13

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[Lexa POV]

Mi sveglio di soprassalto come se avessi appena avuto un incubo. Non ricordo nulla del sogno che ho fatto.

So solo che sono madida di sudore, e mi sento terribilmente accaldata, quasi eccitata.

Mi sembra di essere tornata al liceo, quando facevo certi tipi di sogni, decisamente poco casti, ma solitamente la mattina li ricordavo.

Sembra che il mio subconscio mi voglia proteggere da qualcosa o da qualcuno... e purtroppo ho la sensazione di sapere di cosa si tratti... o meglio di chi.

Era un bel po' di tempo che non mi sentivo così. Senza neanche accorgermene le mie mani cominciano a vagare sul mio corpo, mi rendo conto di quanto sia sbagliato assecondare questa cosa, ma ho troppo caldo, mi sento avvampare.

Chiudo gli occhi e vedo Clarke, immagino il suo corpo sul mio, le sue mani toccarmi, proprio come sto facendo io in questo momento. Oddio...

"Clarke...", gemo senza accorgermene.

Una mano afferra il mio seno mentre l'altra scende più in basso fino a ritrovarsi nei miei slip. Sono bagnata come non mi succedeva da tempo...

Le mie dita si inumidiscono della mia eccitazione facendomi gemere sempre più forte.

Apro gli occhi e la mia immaginazione mi gioca brutti scherzi. Clarke è completamente nuda a cavalcioni su di me, il suo sguardo - carico di desiderio - è fisso nel mio. Si morde il labbro e io non capisco più niente.

Afferro i suoi fianchi e comincio a guidare i suoi movimento. Gemo quando sento la sue dita penetrarmi e spingere con forza. La sento sussurrare il mio nome più volte e questo mi manda sempre più in estasi.

"Dio... Clarke... non ti fermare ti prego...", mormoro in affanno.

"Lexa...".

Le spinte diventano sempre più frenetiche finché non vengo urlando il suo nome. Il cuore è a mille, ci metto più del dovuto a riprendermi, era decisamente tanto tempo che non avevo un orgasmo... così intenso poi, credo di non averlo mai avuto in vita mia.

"Lexa... è ora di svegliarsi", sento la voce di Clarke sempre più lontana.

Non capisco quello che dice. Perché dovrei svegliarmi io sono già sveglia, o forse no?

"Lexa... MAMMA? Svegliati...", ora la voce assomiglia più a quella di Maggie che a quella di Clarke. Oddio...

Spalanco gli occhi e il volto della mia piccolina mi guarda preoccupata.

Mi guardo a destra e a sinistra e mi ritrovo nel mio letto, madida di sudore e arrotolata in modo sospetto al lenzuolo, in preda ai postumi di un orgasmo. Dio mio. Sono completamente disorientata .

Cazzo! Era un sogno nel sogno.

"Mamma stai bene?", la vocina di Maggie mi fa tornare alla realtà.

"Sì tesoro, sto bene. Ho fatto solo un brutto sogno nulla di grave", cerco di tranquillizzare più me stessa che lei.

"Nel tuo sogno c'era anche Clarke?", domanda ingenuamente.

"Perché?".

"Perché ho sentito che urlavi il suo nome... ma non sembravi spaventata, anzi tutto l'opposto".

Eccola qui mia figlia, a soli sette anni ha beccato in flagrante sua madre mentre faceva un sogno erotico con la sua migliore amica... non c'è che dire... questo merita il premio come miglior madre dell'anno.

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