Epilogo

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10 Anni dopo

Vigilia di Natale.

Io,Henry e Alexader abbiamo appena finito di addobbare l'albero di Natale. Il nostro appartamento privato sprigiona spirito natalizia da tutti gli angoli.

Alex è davvero eccitato e ha già scritto due letterine a babbo natale.

"Non essere troppo ingordo e lascia qualche dono anche per gli altri bambini." Lo rimprovera Henry, quando il piccolo cerca il nuovo videogioco di mostriciattoli.

"Ma papà, tu non capisci! E' appena uscito e tutti i miei compagni di classe ce l'hanno. Lo voglio pure io. Posso?" Si rivolge verso di me, nella speranza che possa appoggiarlo.

"Hai sentito papà, Babbo natale ti porterà soltanto un paio di doni. Non puoi avere sempre tutto quello che desideri." Lo reguardisco.

Alex fa il broncio e poi si rassegna.

"Va bene... Tanto lo so che siete voi Babbo Natale." Si alza e se ne va in camera sua, abbastanza seccato.

Io ed Henry rimaniamo a guardarci imbambolati. Quel piccolo bastardo ci ha preso in giro. Non ci aveva detto assolutamente nulla riguardo il fatto di aver scoperto che Babbo Natale non esiste.

"E tu come fai a dire una cosa del genere?" Gli domanda Henry.

Alex sbuffa, prendendoci per imbecilli.

"Ho dieci anni, pensate davvero che non sappia da diversi anni che non esiste? Non sono mica scemo."

Sbuffiamo a ridere come matti. Quel bambino è proprio un uragano di energia e di curiosità.

"Visto che sai che Babbo Natale non esiste, allora capirai perchè non possiamo regalarti tutti quei giocattoli." Gli faccio notare.

"Ma io sono un principe. Posso avere tutto quello che voglio!" Si impunta lui. Ha scoperto soltanto da poco che è un principe.

All'inizio, non capiva perchè tutti lo chiamassero "Altezza" o "Principino", sapeva soltanto che era così.

Lo abbiamo iscritto ad una scuola privata di Luanda e , in accordo con la direttrice, abbiamo cercato di fargli vivere un'esperienza scolastica più normale possibile.

I suoi amici sanno che è un principe, ma non gli importa più di tanto. Quando giocano tutti insieme, per loro è solo "Alexander", non "Altezza" e,nemmeno, il "Principino".

Nonostante tutto, stiamo cercando di farlo crescere con gli stessi valori di qualsiasi altro bambino. Abbiamo la possibilità di accontentare ogni suo desiderio, ma io ed Henry abbiamo concordato che fosse meglio fargli capire l'importanza di guadagnarsi le cose.

Se prende un buon voto a scuola, dopo aver studiato tanto, ottiene una bella ricopensa; Al contrario, se non è diligente o fa il capriccioso, lo mettiamo in punizione.

Pur essendo assorbiti dai nostri ruoli, io ed Henry cerchiamo di fare in modo di essere sempre presenti per il piccolo.

Partecipiamo regolarmente agli incontri con il comitato dei genitori, ci teniamo aggiornati con i suoi insegnati e assistiamo alle sue partite di calcio.

Certo, è molto difficile far coincidere tutto, ma vogliamo che non senta la nostra assenza. Siamo molto uniti e ci vogliamo molto bene.

Alexander è un tipetto molto curioso e adora la lettura. Sin da quando ha imparato a leggere, tutte le sere si gode un buon libro.

La libreria di palazzo è stata riempita di libri per bambini, con storie a lieto fine, ma che possano dare degli insegnamenti.

Nonostante gli impegni, tutte le sere ci riuniamo per cenare tutti e tre insieme. E' il momento della giornata che preferisco. Ci aggiorniamo e il piccolo ci racconta tutto quello che è successo durante la sua giornata.

Innamorato di un Principe #Wattys2017 (Innamorato di un Re)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora