Capitolo 4: Odio Mark Daddario.

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Stare seduto allo stesso tavolo con l'uomo che ha letteralmente reso la mia vita un inferno, è qualcosa che non riesco proprio a mandare giù. Un boccone troppo amaro.

I miei genitori e i miei fratelli parlano con lui come se fosse uno di famiglia.

"Mark, come sistemiamo il tetto del capanno?" Chiede mio padre. Lui si ferma e mi guarda, vedo che è estremamente imbarazzato.

Sono veramente felice della cosa.

"Cos'ha il tetto del capanno?" Domando io prima che Mark possa aprire bocca. Mio padre,senza finire di mangiare le sue lasagne, cerca di spiegarmelo.

"La scorsa sera, il temporale è stato così violento che ha fatto spezzare un ramo ed è finito dritto sopra al capanno. Ha provocato un bel po' di danni." Mi dice. "Ieri sera, l'avevamo chiamato per farci dare una mano, prima che..." E si blocca.

Capisco cosa voglia dire.

"Prima che mi trovasse mezzo morto per strada." Concludo io per lei, facendo sussultare mia madre.

"Già." Dice flebile mio padre e continua a mangiare.

Mark è parecchio silenzioso, anche se tutti quanti continuano a porgli domande su questo e su quello.

Dopo pranzo, Johanna e Aria iniziano ad aiutare la mamma a sparecchiare, mentre mio padre e i miei due fratelli si diriggono al capanno.

Restiamo solo io e Mark seduti a tavola. Il silenzio incombe tra di noi.

"Mark, sono rimaste un bel po' di lasagne, vuoi che te le prepari e te le porti a casa?" Domanda mia madre dalla cucina.

"Ehm, grazie Eileen, sarebbe magnifico." Ma poi torna a guardarsi le mani.

Non capisco come mai non abbia seguito gli altri al capanno.

"Stai...stai bene?" Mi chiede. Io lo fisso per un secondo e vorrei vomitargli tutto il risentimento che provo nei suoi confronti.

"Benissimo. Grazie." Non so se il grazie è per la domanda o per avermi salvato la vita. Non sopporto di essere in debito con lui.

"Mi fa piacere." La nostra conversazione sembra finire lì perchè mia madre mi chiama per andare in cucina.

Mi alzo e lo lascio da solo in sala da pranzo.

"Che succede, mamma?" Le chiedo e trovo la trovo intenta ad incartare una porzione di lasagne.

"Tesoro, hai misurato la febbre?"

Io faccio spallucce. "No, ma credo che sia passata." Ed è la verità, anche se mi sento un po' di mal di testa.

"Fammi sentire." Avvicina la sua mano sulla mia fronte e poi fa una smorfia. "Meglio che vai a riposare un pochino." Sentenzia lei.

In effetti, tra il viaggio e il mio "incidente", mi sento veramente sfinito. Avrei bisogno di dormire per una settimana intera.

Prima di andare in camera mia, mi accorgo di aver scordato il cellulare in sala da pranzo,così decido di andarlo a prendere.

Quando entro nella stanza, Mark è ancora seduto.

"Tieni." E mi passa il mio smartphone. Io lo prendo e faccio per andare via, ma lui mi blocca.

"Jay..." Inizia. "Mi spiace se la mia presenza ti porta problemi." Si scusa lui. Io sbuffo. "Non siamo più al liceo, posso sopportare la tua presenza, anche se ti ignorerò deliberatamente." La durezza delle mie parole sorprende anche me.

Innamorato di un Principe #Wattys2017 (Innamorato di un Re)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora