Capitolo 25: Non è colpa tua!

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Cerco di aprire gli occhi quando sento delle mani fredde che mi alzano dal paviemento freddo e duro, ma è così difficile. E' come se un ippopotamo mi fosse seduto sopra, così che io non riesca a muovermi.

Sento delle voci che dicono "Dobbiamo portarlo immediatamente in ospedale." Dopo il nulla.

Nuovamente, prendo conoscenza perchè mi sento scuotere. Ho qualcosa in viso, una mascherina per respirare, azzardo.

Non so di preciso dove sono, ma all'improvviso sento la voce dolce e calda di Henry che, però, cela preoccupazione.

"Tesoro, andrà tutto bene. Ci sono io con te. Non ti preoccupare." Ma so che c'è da preoccuparsi eccome. Non ho la forza di dirgli che lo amo e che, nonostante tutto, lo amerò per tutta la vita.

In pochi secondi, rientro nell'oscurità dal quale mi ero destato per pochi minuti, stanco e incapace di combatterla.

Mi sveglio nel mio morbidissimo letto della casa nel Wyoming. E' una di quelle bellissime giornate soleggiate, in cui si sentono gli uccellini cinguettare.

Mi sento così bene tra le lenzuola che accarezzano la mia pelle nuda. Non mi sentivo così in pace da non so quanto tempo.

E' come se mi fossi svegliato dopo un incubo e ,finalmente, vedessi la luce.

Tutto è così perfettamente bello.

Mi giro sul fianco destro che da sulla finestra e ammiro beatamente la luce forte, ma delicata che pentra.

Mi sento in pace con me stesso e con il mondo che mi circonda. Chiudo gli occhi e provo a riaddormentarmi.

"Non farlo." Una voce famigliare proviene da un angolo non ben identificato della mia camera. Provo a girarmi e a cercare la fonte del suono, ma mi accorgo di non avere la forza per farlo.

"Jay, non riaddormentarti o sarà la fine."

Sento dei passi leggeri, quasi come se fosse un fantasma a sposarsi sul pavimento della mia camera da letto.

"Non dovresti essere qui, lo sai benissimo."

I miei occhi vedono la figura di Liotti. E' più bella di quanto ricordassi. Raggiante,ma un po' preoccupata.

"E tu che ci fai qui?" Le domando, incredule.

"Jay, non so io quella che non dovrebbe essere qui, ma tu. Che cosa è successo? Hai smesso di lottare?" Il suo volto si fa più preoccupato.

"Smesso di lottare? Ma di che parli?" Non capisco il senso delle sue parole.

"Devi ascoltarmi. Hai ancora una possibilità di tornare indietro, ma se non reagisci ti verrà tolta. Ti prego, Jay." Mi implora Liotti.

"Perchè sei in camera mia? Tu dovresti essere... Morta." Dico, con un tono pacato e tranquillo, come se non fosse per nulla strano che Liotti sia lì con me.

"Sei in camera tua? E' lì che ti vedi?" Mi domanda.

Io do un'occhiata in giro e mi acciglio.

"Dove dovrei essere?" Le chiedo perplesso.

"Non lo so, sei tu che decidi dove andare quando giungi in questo posto." Mi spiega.

"E che posto sarebbe?"

"Uno in cui andremo tutti, ma che per te non è il momento di visitare." Mi dice.

"Jay, non posso costringerti a reagire, ma se non lo farai, rimarrai qui per sempre. Devi cercare di darti una mossa."

Innamorato di un Principe #Wattys2017 (Innamorato di un Re)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora