La battaglia del MACUSA

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-Abernathy ha usato su Teenie una quantità di Veritaserum ben maggiore di quella massima permessa dalla legge. La Picquery ha tutto il diritto di eliminarlo, dobbiamo solo denunciare l'accaduto. Sì, ne sono sicura: mi sono informata, ho letto i pensieri di Teen e alcuni dei suoi libri... mai letto un libro più noioso, ma almeno è tornato utile... di qua.- Queenie stava guidando Newt lungo la strada che portava al grande edificio del MACUSA. Faceva molto freddo, e tutti i passanti erano avvolti in pesanti cappotti, il fiato che si condensava in nuvolette leggere che salivano verso l'alto per poi sparire. Queenie infilò le mani congelate nelle tasche del suo cappotto e continuò: -Mi chiedo come abbia fatto Tina a resistere tanto, a proposito... con tutto quel Veritaserum in corpo, molto probabilmente se avesse opposto ancora resistenza le sarebbe successo qualcosa di terribile... Oh, buon Lewis, non voglio nemmeno pensarci.-

-Lei... lo sapeva?- chiese Newt - era consapevole del pericolo che correva contrastando l'effetto della pozione?-

Queenie annuì - Certo che lo sapeva! Pozioni non è mai stata la sua materia preferita a scuola, ma era comunque la prima della classe. Ma non si rende nemmeno conto di quanto è stata coraggiosa... tutto quello che riesce a fare è caricarsi di una colpa che non è sua, neanche un po', e non so più cosa fare... oh, Newt, spero davvero che tutto questo si sistemi presto...-

-Andrà tutto bene, vedrai. Vorrei tanto esserci stato dal primo momento, magari tutto questo non  sarebbe successo...-

-Lo so. Ma so anche che non è stata colpa tua. Tu e Tina siete proprio uguali, sempre a pensare come se il mondo intero dipendesse da voi... comunque, dovreste cercare di capire entrambi che addossarsi la colpa per qualunque cosa non fa bene. A nessuno. Fare i martiri è inutile.-

Lo sguardo di Newt si perse nel vuoto. Ripensò a come Tina lo aveva mandato via, e sentì una dolorosa fitta attraversargli il cuore. Non riusciva a non sentirsi in colpa per quello che aveva fatto, ma c'era dell'altro: non aveva mai provato un dolore simile. Sentiva una sensazione strana, sgradevole stringergli la bocca dello stomaco, mentre le lacrime iniziavano a inumidirgli gli occhi. Gli mancava Tina, e non sopportava che fosse arrabbiata con lui, sebbene ne avesse tutte le ragioni. Un'altra fitta al cuore, ancora più dolorosa.

-Mal d'amore... è normale, tutti ne soffrono, almeno una volta nella vita...- (*lovesick only you can fix it* non adesso, Alison. Non è il momento.)

-Io... non...

-Siamo arrivati.-

Tu cerca di non farti investigare (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora