Proposta di legge

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But I hate you, I really hate you
So much I think it must be
True love, true love
(Pink, True Love. Grazie @AleScamander)

Tina e Newt si scambiarono uno sguardo fugace. Fu un attimo, ma bastò: le loro emozioni erano le stesse, e si riflettevano nei loro sguardi. "Mi dispiace", dicevano. Poi Tina si riscosse. Si rivolse ad Abernathy con un'almeno apparente sicurezza, senza abbassare la bacchetta, e lui la guardava quasi incredulo. Nessuno si sarebbe mai aspettato il suo arrivo.
-Signor Abernathy, potremmo parlare con la Madama Presidente? Oppure dobbiamo utilizzare la maledizione Imperius? Dopotutto, non sembra che si faccia molto caso a ciò che è ammesso dalla legge, no?- era chiaro a cosa Tina si riferisse, e anche Abernathy sembrò capirlo, infatti non rispose e si affrettò a cambiare argomento.
-Goldstein! Allora, come ci si sente dopo aver tradito una persona che ha riposto la sua fiducia in lei?- le chiese, tagliente.
-Me la cavo, grazie per l'interessamento.- replicò lei, fredda. Abbassò la bacchetta, ma senza mai togliere la mano dall'impugnatura. -gradirei che ci lasciasse passare, adesso.-
-Non capisco il motivo di tanta fretta... sarete arrestati, condannati a morte, se siete fortunati!-
-Ma questo non è un suo problema. Ora potremmo parlare con la Picquery?-
-Al momento è impegnata, non...-
-Se permette, Abernathy, credo di essere in grado di decidere da sola a chi dare udienza.- La Picquery era uscita dal suo studio e Abernathy era visibilmente sbiancato. Queenie, chiaramente leggendo i suoi pensieri, non riuscì a trattenere un sorrisetto di trionfo di fronte alla sua umiliazione, ma fu veloce a nasconderlo.
-Madama, le ho già comunicato che questa strega- annunciò, indicando Queenie. -Ha violato una delle nostre più sacre leggi, e tutti loro sono stati suoi complici. Conosce la legge, sa cosa deve fare.-
-Ovviamente, ma sono io a dare gli ordini qui, e prima di condannarli gradirei interrogarli personalmente e in maniera legale. O devo ricordarle che l'uso del Veritaserum è severamente vietato negli interrogatori, e comunque la quantità massima utilizzabile corrisponde a tre gocce? Lei ha finito qui, esca pure.- (BOOM!) Abernathy rimase spiazzato: non riusciva a spiegarsi come la Picquery fosse riuscita a scoprire quel particolare che tanto aveva faticato a tenere nascosto. Tentò di protestare, ma bastò uno sguardo della Picquery e lui fu costretto ad andare via. Gli altri Auror lo seguirono.

-Ho saputo che volevate parlarmi.-  disse la Picquery quando Abernathy uscì dal loro campo visivo.
-Sì.- confermò Tina con il tono professionale che assumeva nelle situazioni più formali. -Madama, penso che sappiate già tutto, ma... circa due settimane fa si è verificata all'interno del MACUSA stesso una grave infrazione del Codice...-
-Sono al corrente- la interruppe la Presidentessa -delle violazioni del signor Abernathy, e presto sarà fatta giustizia, ma... Goldstein! Pensavo fossimo d'accordo sul fatto che non avrebbe più preso iniziative...-
-Sì, Madama.-
-Signor Scamander- continuò poi, stavolta riferendosi al Magizoologo -credevo che quel No-Mag fosse stato obliviato...-
-È così, ma qualcosa deve essere andato storto.- Rispose lui -Io... penso che qualcosa abbia sciolto il veleno dentro di lui. È un caso straordinario, non è mai successo niente di simile...-
-Sapevo che sarebbe tornato. Comunque deve essere obliviato di nuovo. Mi dispiace, non possiamo fare eccezioni.
-No... la prego non può farmi questo!- si oppose Queenie -lei sa cosa significa perdere una persona amata. Come si sentirebbe se potesse riavere suo marito indietro?- Per un attimo la Picquery indugiò. La sua voce e il suo portamento si fecero meno altezzosi, più umani.
-Il modo in cui lo proteggete è commovente.- disse. -sia come sia conoscete la legge, e non dipende da me. Non posso fare nulla per aiutarvi.-
-Ma le leggi possono essere cambiate...- protestò Tina.
-Non è così semplice. L'approvazione di una nuova legge è un processo lungo e complesso, e richiede l'approvazione del Consiglio. Vista la situazione attuale, quest'ultima condizione non risulterebbe attuabile.-
-Si potrebbe fare un tentativo...-
-Goldstein, si rende conto di quello che sta proponendo? Lei sta chiedendo di smascherare la Comunità Magica!-
-Permettere i rapporti con i Non Magici non significa per forza smascherare la Comunità Magica, se questi rapporti sono regolati da leggi inflessibili.-
-D'accordo. Acconsentì la Picquery dopo qualche istante di riflessione. -Vedrò cosa posso fare, ma ve lo chiedo per l'ultima volta: NON agite di vostra iniziativa.-
-Grazie, Madama. Sapevo che avrebbe compreso...- la ringraziò Queenie.

I tre uscirono dal grande edificio. Queenie stringeva speranzosa il braccio della sorella, ma Newt si teneva a distanza.
Appena furono fuori, salutò le ragazze con una certa urgenza e si incamminò a passo svelto verso il porto. Non avevano più bisogno di lui, lì.

-Tina, va' da lui.- mormorò Queenie alla sorella.
-Cosa?-
-Hai sentito.-
-Scherzi? Dopo che l'ho mandato via in quel modo? Non posso andarci, apparirei disperata, e non voglio che sembri che ho bisogno di lui!
-Ma tu hai bisogno di lui, e lui ha bisogno di te, quindi adesso corri a parlargli prima che lo faccia io.- Tina sbuffò, ma obbedì.
Si girò e partì all'inseguimento di Newt, che intanto continuava ad allontanarsi.
-Newt, aspetta!- urlò Tina quando fu abbastanza vicina perché Newt potesse sentirla. Lui si fermò, ma non si girò.
Tina lo raggiunse.
-Newt, io...- Newt si voltò, ma senza alzare lo sguardo.
-Mi dispiace.- dissero all'unisono.
-Ti devo delle scuse per quello che ti ho detto stamattina. Credimi, non ero in me...- Si affrettò a spiegare Tina.
-E io ti prego di perdonarmi per non essere stato al tuo fianco quando avevi bisogno di me. Non ho ignorato le tue lettere, non mi sono mai state recapitate...- si scusò Newt. Decise di mantenersi sul vago riguardo alla "misteriosa" sparizione delle lettere: non voleva incolpare Theseus, se non era strettamente necessario. Dopotutto, era pur sempre suo fratello...
-Potrai mai perdonarmi?- chiese Newt a Tina, sinceramente dispiaciuto.
Tina sorrise.
-Ti odio.- disse con un'insolita nota di dolcezza nella voce, e strinse Newt in un abbraccio.
-Ti odio anch'io.- sussurrò Newt, ricambiando l'abbraccio.

Tu cerca di non farti investigare (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora