Capitolo 6. Alle porte della città - Parte Terza

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Gamos osservò basito la schiena dell'uomo, poi le urla degli avventurieri lo sommersero «Presto, prendiamolo!» gridò Ben, che bloccato dal cavallo di Jord e dal carro, fu costretto a smontare di sella e a iniziare a correre, imitato da Jake.

Dietro di loro, Spock iniziò a evocare, lasciando che la sua mente sfiorasse la vita selvatica che fioriva ai margini della strada, e quando la cantilena cessò, la natura intorno al ponte si erse, creando un fitto intrico di rami all'uscita della struttura. Gli uomini sul ponte si paralizzarono, vedendosi il cammino bloccato all'improvviso da quell'intreccio di rovi e spine.

Jord spronò il destriero per avanzare e lasciare spazio, poi vide il comandante raggiungere rapidamente i suoi uomini e ordinargli di scavalcare il bordo del ponte e lanciarsi sul fiume, e decise di ostacolarlo. Lasciò una delle redini e afferrò saldamente il simbolo di Pelor, per levare un canto al suo indirizzo, ringraziandolo di avergli concesso grazia, e lungimiranza, anche in quella situazione. Quando il canto cessò, e sentì il potere fremere tra le vene, urlò «A terra!» e il corpo del soldato venne percorso da una sottile scarica, che gli paralizzò i muscoli delle gambe e lo fece ruzzolare sulle assi sbeccate.

I suoi uomini, a pochi passi da lui, persero qualche secondo a guardarlo stupiti, poi estrassero le lame dai foderi e corsero in suo soccorso, mettendosi tra il comandante e gli avversari, prossimi a raggiungerlo.

Galatea rimase in sella, bloccata dai cavalli dei compagni e dall'incertezza; aveva sentito la discussione tra il comandante e Daniel solo di sfuggita, e l'aveva seguita con scarsa attenzione, ben più concentrata sulla verdeggiante foresta che iniziava a diradare in favore delle costruzioni umane. Osservò il combattimento che Jake e Ben iniziavano a ingaggiare con quegli uomini, ma non ne comprese il motivo finché non sentì Annah e Carthana parlare sul retro del carretto:

«Madre, cos'è appena successo?» mormorò Annah meravigliata, seguendo al contempo con lo sguardo lo stregone, che lasciava la sella per avvicinarsi alla contesa e cominciare a evocare, con la stessa voce intensa ma delicata con la quale si era rivolto a lei.

Carthana teneva gli occhi puntati sugli avventurieri e sull'incrocio di lame che si stava svolgendo davanti a loro «Sembra che i nostri amici abbiano trovato qualcosa di strano in quegli uomini» rispose, «non so come, ma devono aver capito che sono dei briganti».

«Dei briganti? Che forza!» saltò su Nor, sporgendosi poi dal carro per avere una buona visuale. L'halfling gli passò accanto, «Attenzione fratellino, potresti cadere» ridacchiò, prima di infilandosi tra le zampe dei cavalli per correre dai compagni. In una mano spuntava già la balestra, appena caricata.

«Nor, torna dentro» gli intimò la madre, che poi si lasciò distrarre ancora dal combattimento; non notò più neanche lo sguardo incantato della figlia, troppo presa com'era da quel guizzare di lame, dallo stridio del metallo che si incontrava e separava, e dalle urla che gli uomini davanti a lei si scambiavano, per coordinarsi. Non vide il marito, che osservava basito quella scena e si dimenticò persino di rimproverare Nor e di tenerlo sotto controllo dentro la tenda. La parte razionale di lei premeva per suggerirle di star assistendo a uno scontro impari, una schermaglia che perfino lei riconosceva essere condotta tra uomini allenati e briganti di strada, così improvvisati da non riuscire neanche a reggere un confronto verbale. Eppure, quel lato giovane e avventuriero che non era mai riuscita a mettere in gabbia del tutto, la spingeva a osservare con brama e avidità ogni mossa, ogni sussulto, ogni volteggio, come fosse un duello epico tratto dai suoi canti di ragazza.

Davanti ai suoi occhi, Ben e Jake fronteggiavano due uomini, il guerriero con lo spadone saldo in mano e il ranger con due lame sottili e veloci a bloccare quelle, ben più comuni, degli avversari; anche nella sua inesperienza, Carthana notò come i movimenti dei due fossero trattenuti, studiati, quasi rallentati.

Le Fiamme di Dóiteáin - Cronache di Irvania IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora