«Sono almeno quattro decenni che il culto tesse silenzioso le sue trame su Irvania» cominciò Nielman, alzandosi dallo scranno e prendendo a passeggiare nel piccolo ambiente. «O almeno, questo è il tempo da cui ne siamo a conoscenza. Ma è possibile che si parli di molti decenni prima, non lo escluderei a priori. Sappiamo solo che, circa quarant'anni fa, un uomo vicino all'imperatore di Ileyn venne arrestato e nelle sue stanze fu trovato il simbolo delle quattro fiamme di Dóiteáin, svanito dal mondo fin dall'epoca della Grande Guerra.»
«Perché fu arrestato?» domandò Jord, seguendolo con lo sguardo.
«Tradimento. Sospettavano fosse in procinto di organizzare una rivolta nella capitale ed è anche ciò che ha confessato sotto tortura magica, pochi giorni dopo. Questo, e di far parte di una piccola sezione del rinnovato culto del dio del fuoco. Potete immaginare la sorpresa, quando a Ileyn scoprirono che alcuni fedeli erano riusciti a evitare lo sterminio perpetrato, al termine della Guerra, dagli eserciti di quello che poi sarebbe diventato il primo imperatore.»
«E non confessò nient'altro?» lo incalzò ancora il chierico di Pelor, cercando di mettere da parte il pensiero che l'uomo fosse stato torturato per estorcergli quelle parole. «Non gli venne chiesto, ad esempio, quali fossero gli obbiettivo del culto?»
Nielman scosse il capo, fermandosi davanti a lui e al guerriero che gli sedeva accanto. «No, riuscì a togliersi la vita poco dopo e il suo spirito rifiutò di essere richiamato su Irvania per rispondere alla loro curiosità. Ma quelle parole, e il simbolo trovato nella sua stanza, furono sufficienti a farci prendere coscienza del ritorno del culto. Io allora prestavo già servizio qui a Riverwood, ma la voce mi giunse quasi immediatamente. Venni coinvolto nell'elaborazione di una difesa, comune a tutti i culti delle divinità protettrici, che permettesse di individuare i seguaci del fuoco ancora presenti e di eliminarli. Il ricordo delle atrocità commesse dai Liberanti era ancora vivido, nonostante fossero passati millenni. Nessuno voleva che quella distruzione si ripetesse ancora.»
Fece una pausa, concedendosi di osservare la finestra e perdendosi nel buio oltre di essa, e nessuno degli avventurieri osò interromperlo. La luna si era appena levata oltre l'orizzonte e la sua luce era appena sufficiente a delineare i rami degli alberi sacri dietro gli stipiti in legno. Nielman rimase in silenzio qualche secondo, contemplando l'ondeggiare morbido delle fronde sotto la brezza, mentre riordinava le idee per poter proseguire il suo racconto. «Fondammo un concilio, con esponenti di ciascuna confessione, affinché la strategia di difesa fosse condivisa tra tutti e potesse contare su tutte le capacità a nostra disposizione» riprese, voltandosi ancora a guardarli.
Tutti e sei lo fissavano, in attesa del suo continuo. Si concesse però un'altra pausa, questa volta più breve, nella quali li vide muoversi leggermente sugli scranni per non interrompere il filo del suo discorso «Realizzammo solo in seguito quanto i seguaci di Dóiteáin fossero riusciti a infiltrarsi a diversi livelli del potere» continuò infine, scrollando il capo in modo malinconico. «Quando i nostri incantesimi di divinazione iniziarono a venire bloccati e le nostre ricerche a essere ostacolate. E ci mettemmo ancor più tempo a intuire che qualcuno, all'interno del nostro stesso concilio, avesse legami diretti con gli esponenti del culto del fuoco.»
«Infiltrati nel vostro stesso concilio?» domandò Jake, sorpreso.
«Non solo nel concilio» mormorò Nielman, fermandosi davanti all'uomo e osservandone la postura rigida, tesa nell'ascoltarlo e, suppose, anche leggermente influenzata dall'incantesimo che ancora aleggiava su tutti loro. «Ma nei culti stessi. Era così già allora e negli anni che seguirono la situazione non fece che peggiorare.» Le ultime parole gli uscirono con una nota rammaricata, pregna della delusione che ancora provava, nonostante i decenni passati.
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Le Fiamme di Dóiteáin - Cronache di Irvania I
FantasyNel piccolo borgo di Collediquercia, l'alba sorge pregna di spavento: un bambino si è smarrito nelle vicinanze di un baratro oscuro e in molti temono che la sua vita sia definitivamente perduta. Ma degli stranieri sono appena giunti al villaggio e l...