13. UNA PARTE DI ME

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Ethan's pov

Siamo seduti su una panchina di legno di un piccolo parco. Ci siamo solo noi. Prendo un respiro profondo e inizio a raccontare. 

“C'è stato un periodo in cui io e mio padre litigavamo ogni giorno. In quel periodo io avevo una ragazza, Hailee. Era la mia prima ragazza, quindi ci tenevo particolarmente. Lei diceva di amarmi e che mi sarebbe stata accanto in ogni momento. Io mi fidavo. Però la mia rabbia era talmente forte che spesse volte me la prendevo con lei senza un motivo. Quando me lo fece presente iniziai a trascurarla. Non perché mi aveva offeso, perché non volevo che fosse lei a subire.” Faccio una breve pausa per riprendere fiato. “Quando uscivamo, invece, parlavo dei miei problemi con mio padre, delle nostre litigate e come mi sentivo. L'amavo così tanto che in lei vedevo un raggio di luce che illuminava l'unica via per essere felice e aprirmi con lei alleggeriva il mio dolore. Però lei cominciò ad allontanarsi ancora di più, rifiutava sempre le mie proposte o annullava i nostri appuntamenti. Un giorno dovevamo incontrarci, la chiamavo e non rispondeva. Andò avanti così per ore fino a quando non decido di andare a casa sua. Suonavo e non apriva. Sapevo dove teneva le chiavi di scorta, così sono entrato.” stringo i pugni solo al ricordo. “Era sul divano con un altro. Non ha provato nemmeno a dare spiegazioni se non un 'mi dispiace' senza guardarmi negli occhi. Sono uscito di corsa da casa e da quel giorno non l'ho più vista o sentita.” la guardo negli occhi e ci vedo il mio dolore.

“Mi sono sentito così tradito e perso che ho iniziato a trattare le ragazze come merce, ad abbandonarmi alla droga e...” mi blocco guardando altrove.

“Non continuare se non vuoi.” sussurra dolcemente.

“No, voglio.” mi prende la mano e la stringe alla sua.

“Tornavo a casa ogni sera barcollando. A volte mia madre mi trovava steso davanti la porta di casa perché crollavo prima che potessi raggiungere il letto.” La sua mano stringe ancora di più la mia.

“Sono andato avanti così per mesi. Quando mi sono accorto che stavo perdendo anche Nick e che sul volto di mia madre c'era ancora più dolore di quello che aveva già, sono riuscito ad uscirne.” È così facile parlare con lei. Mi fa sentire a mio agio.

“A tuo padre non importava ciò che facevi?” chiede. Faccio un sorriso amaro.

“Mio padre, anche se sapeva, non ha mosso un dito. Durante una conversazione con mia madre l'ho sentito dire che la vita era mia e potevo farne ciò che volevo. Le conseguenze riguardavano me e a lui non importava niente.” Fisso i miei occhi nei suoi che sono lucidi. Una lacrima le riga la guancia e l'asciugo con il pollice. Senza dire niente mi circonda il collo con le braccia e mi stringe a sé. Perdo un battito. Chiudo gli occhi e mi abbandono all'abbraccio ricambiandolo. Non è un abbraccio compassionevole, è sincero.

Ora una parte di me è tua.

Non mi ha giudicato, mi ha capito.

Abby's pov

Anche lui ha sofferto tanto in passato. Si è sentito abbandonato da chi credeva importate e lo ha fatto sprofondare in un buco profondo. Fortunatamente ne è uscito. Ma ora che suo padre è in prigione riuscirà a non ricaderci? A questa domanda sento come un pugno alla pancia e mi stacco dall'abbraccio.

“Grazie.” dico in un sussurro sciogliendomi dall'abbraccio.

“Di cosa?”

“Di esserti confidato con me.”

“L'ho fatto per una ragione.” corrugo la fronte.

“Quale?”

“Non volevo che tu entrassi nei miei problemi perché non volevo far soffrire anche te. Ti ho trattata così per allontanarti prima che fosse troppo tardi. Però non mi sentivo bene con me stesso e dovevo darti delle spiegazioni.” Le farfalle tornano a svolazzare. “Per come è andata con Hailee mi prendo tutte le responsabilità. Lei se n'è andata perché non ho saputo tenerla lontana dalla mia vita incasinata e lei era stanca di questo.” confessa ancora.

“No, Ethan. Lei non era stanca, è solo una stronza che non ha saputo capire il tuo amore e che ti ha illuso lasciandoti solo quando avevi più bisogno di lei.” sentenzio arrabbiata.

Ethan scoppia a ridere e lo seguo a rotta. In effetti non l'ho aiutato molto a capire la verità, ma almeno sono riuscita a farlo ridere.

“Tu si che sai come farmi ridere.” dice tra una risata e l'altra.

“Tra amici è questo che si fa.” Il suo sorriso scompare immediatamente dalle sue labbra. Schiarisco la voce e prima che possa parlare, parlo io.

“Forza, torniamo dagli altri.” mi alzo e mi incammino verso il locale.

~

Torniamo in stanza verso le due di notte. Madison non fa altro che sorridere e viaggiare con la testa. Quando siamo tornati da loro li abbiamo trovati seduti al tavolo mentre si baciavano. Finalmente! Almeno ora non possono più negare i loro sentimenti.

“Tu sei fuori di testa!” Madison urla mettendosi una mano sulla fronte.

“Shhh! Potrebbero sentirci!” urlo a bassa voce. Dopo avermi chiesto che fino avevamo fatto io ed Ethan, le racconto una parte di ciò che è successo.

“Si, ma lui ti ha chiesto scusa e stava per baciarti e tu che fai? Scappi? Proprio non ti capisco.”continua ad urlare. 

“Mad, per favore abbassa la voce. Non sono scappata, non volevo che mi baciasse.” Invece si, sono scappata. Avevo paura di ciò che stavo provando e di ciò che sarebbe potuto succedere dopo. Sospira rumorosamente mentre si butta sul letto. 

“Abby, devi lasciarti andare, seguire a pieno le tue emozioni.” dice dolcemente. Non rispondo. So che ha ragione. Ora sono qui a New York e posso lasciare tutto alle mie spalle. Devo prendere definitivamente coscienza di ciò che provo quando sono con Ethan e lasciarmi andare. Ma devo stare attenta a non rivelargli la vera me. Non ha bisogno di altro dolore oltre il suo. Milioni di domande si affollano nella testa fino a quando non mi stancano e crollo in un sonno profondo.

Spazio autrice ⭐
Finalmente abbiamo scoperto chi è Hailee e cosa ha combinato.

Ethan vorrà essere solo un amico?

Abby farà ciò che ha promesso a se stessa?

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