40. MAI PIÙ SENZA TE

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Ethan's pov

Mi sveglio con un dolce profumo che inebria le mie narici, il suo profumo. Apro gli occhi che si scontrano con i suoi diventando una cosa sola.

"Da quando sei sveglia?" chiedo con voce assonnata.

"Da un po'." risponde con una alzata di spalle.

"Da un po' quanto?"

"Il tempo di vederti dormire come un bambino." ride. E la seguo a ruota.

Non ci siamo lasciati nemmeno un minuto da quando siamo entrati in camera mia. Siamo stati avvinghiati tutto il tempo, come se ci fosse della colla tra noi che non ci permettesse di staccarci. Ma in fondo mi sta bene così, non potevo chiedere altro se non averla tra le mie braccia tutto il tempo e lasciare fuori il resto del mondo. Non importa di non aver risposto alle chiamate che ricevevo, ai messaggi e al campanello. Vivevo il momento che pensavo non potessi più avere. Mia madre è andata da una sua amica ed è rimasta lì. La ringrazio per aver capito.
Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Sei bellissima." affermo. Le sue guance diventano rosse.

"Quando apro gli occhi e vedo te tutto diventa migliore. Ho passato l'inferno in questi giorni, pensavo di non rivederti più. Ora sei qui e non potevo chiedere altro che iniziare le mie giornate con te." confesso.

"Anche io ho vissuto l'inferno, ma quello vero è stato vivere senza te. Ciò che mi distruggeva di più era non poter stare tra le tue braccia." Un sorriso aleggia sul mio volto. Le stampo un casto bacio sulle labbra.

"Per questo sta sera ho una sorpresa per te."

"Che sorpresa?"

"Se te lo dicessi non sarebbe una sorpresa."

"Ma io sono troppo curiosa!"

"Forza, vai a farti una doccia che ti porto al dormitorio. Madison vorrà abbracciarti."

"È vero, torna oggi!" Si attorcina il lenzuolo intorno al corpo, si alza e lo trascina con sé togliendolo dal letto.

"Puoi anche girare senza." dico con voce roca. Mi lancia un'occhiata ed esce dalla stanza.

"La finestra è aperta, deve essere già rientrata." Abby scende dall'auto e si dirige a passo svelto verso il dormitorio e a fatica riesco a raggiungerla.
Appena apre la porta della camera due urli striduli arrivano alle mie orecchie facendomele tappare con le mani. Proprio come una scena di un film: Abby corre verso Madison e Madison corre verso Abby fino ad abbracciarsi.

"Sei qui!" dice Madison.

"Si, e ora non andrò più via."
Madison si scioglie dall'abbraccio e ci guarda con un sorriso a trentadue denti.

"Quindi tutto apposto tra di voi?"

"Tutto." sorride Abby voltandosi verso di me. Ricambio.

"Finalmente di nuovo tutti insieme!" esclama Nick alle mie spalle.
"Abby, ecco il tuo borsone."

Aggrotto le sopracciglia.
"Tu sapevi che sarebbe tornata?"

"Si, beh..." prova a dire, grattandosi la nuca.

"È passato a prendermi all'aeroporto. Non sapevo dove lasciare il borsone e ho chiamato lui." dice Abby.

"Sono o non sono un vero amico?" si vanta Nick. Gli do un leggero pugno sulla spalla.

"Si, ora andiamo. Lasciamo le ragazze da sole, avranno molto di cui parlare. Indossa il vestito più bello che hai. Passo a prenderti alle otto." faccio un occhiolino ad Abby e trascino Nick fuori nonostante le sue lamentele.

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