16. INCOMPRENSIONI

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Abby's pov

Ci stiamo baciando. Io ed Ethan ci stiamo baciando. Sono rimasta bloccata dai suoi occhi azzurro cielo e dalle sue parole. Ci conosciamo da poco ma è come se ci conoscessimo da sempre. Mi sono lasciata baciare, mi sono lasciata andare. Le sue labbra sono morbide e non vorrei mai staccarmi. Le ho guardate così spesso e le ho immaginate sulle mie parecchie volte. Sentire la carezza delle sue labbra morbide, il suo sapore è un sogno divenuto realtà. Ma la realtà è diversa da come ce la immaginiamo. Ci immaginiamo di poter essere capaci di affrontare delle situazioni, ci immaginiamo di sapere cosa proveremo, ma quando si tratta di affrontare la realtà faccia a faccia tutto è diverso. L'opposto.

Le sue mani incorniciano il mio volto e con i pollici accarezza le guance sicuramente rosse per l'emozione. Quando ci stacchiamo i nostri respiri sono irregolari. Il mio petto va su e giù molto velocemente insieme al suo. Sento le labbra gonfie e il cuore battere come non aveva mai fatto. I nostri occhi entrano in collisione e poggia la sua fronte sulla mia.

“Mi piaci Abby. Mi piaci tanto. Non so da quando, credo fin da subito. Ne ho avuto la certezza quando mi hai detto di voler essere mia amica. Io non voglio essere tuo amico. Voglio essere qualcosa di più. Il tuo migliore amico, il tuo ragazzo, il tuo confidente…chiunque pur di vedere il tuo splendido sorriso tutti i giorni. Perché è questo che voglio, starti vicino nei momenti più bui per poterli illuminare con il tuo sorriso.” Sento le gambe cedere e tremo. Tremo perché ho paura, paura di queste nuove emozioni. Faccio un passo indietro allontanandomi da lui e fisso la punta delle scarpe.

“Ethan, non pos...” mi interrompe.

“Non dire niente, per favore.” chiude gli occhi per qualche secondo e poi si avvia verso la macchina. Lo seguo in silenzio, lo stesso che ci accompagna per tutto il tragitto fino al dormitorio.

“Mi dispiace.” sussurro appena arriviamo. Non risponde, non mi guarda. Continua a guardare davanti a sé, stringendo il volante. Lo vedo il suo sguardo duro. Scendo senza aggiungere altro.

“Che confusione!” esclamo mentre mi butto sul letto e rivolgendo lo sguardo al soffitto. 

Ho paura, Ethan. Ho paura di ciò che provo e di lasciarmi andare. Se lo facessi e soffrissi di nuovo? Una parte rotta di me è rimasta a Savannah. L'altra non può essere distrutta. Se lo fosse non riuscirei più ad andare avanti.

Poco dopo la porta si apre e si chiude in uno schianto. È Madison che con ampie falcate raggiunge il mio letto.

“Cos'hai combinato questa volta?” chiede guardandomi dall'alto.

“Non ho combinato niente. E come fai a saperlo?” chiedo mettendomi seduta.

“Ethan ha chiamato Nick dicendo che doveva parlare con lui e non sembrava felice. Siccome siete spariti ho fatto due più due.” Sbuffo.

“Io ed Ethan ci siamo baciati.” confesso sentendo le guance andare a fuoco.

“Oh mio dio!” esulta Madison sorridendo. Si rabbuia un attimo dopo.

“Non mi dire che sei scappata di nuovo...”

“N-no, cioè si. Non lo so!” metto le mani tra i capelli tirandoli.

“Non lo sai? Che razza di risposta è?” corruga la fronte.

“Dopo il bacio mi ha confessato che gli piaccio.” la vedo aprire la bocca dallo stupore e i suoi occhi si illuminano. Prima che possa parlare continuo il discorso.

“Ho avuto paura, Mad. Di affezionarmi tanto da non potermi più allontanarmi da lui, di credere alle sue parole e poi scoprire che non sono vere, di poter essere ferita di nuovo.” Ed è così. Ora ho solo bisogno di certezze.

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