18. UN POMERIGGIO NOSTRO

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Abby's pov

Quando apro gli occhi la prima cosa che vedo è il telefono sul cuscino. Un sorriso compare sulle mie labbra. Mi sono addormentata con lui vicino. Il suo respiro è stata una dolce ninna nanna che mi ha fatta cadere nel mondo dei sogni. Non ho avuto nessun incubo e credo sia dovuto dalla tranquillità che mi ha trasmesso. È ancora presto, la sveglia ancora non suona, così decido di farmi una doccia e andare a comprare i cornetti per la colazione.

“Sei di buon umore, oggi.” sorride Madison mentre assapora il suo cornetto.

“Cosa te lo fa pensare?” chiedo mentre do un morso al mio.

“Mmmh, non so… forse il fatto che ti sei alzata presto e hai canticchiato per tutto il tempo disturbando il mio bellissimo sonno.” risponde con ironia.

“Ehi! Dovresti ringraziarmi. Sono andata anche a prendere la colazione.” mi fingo offesa facendo tremare il labbro inferiore. Scoppia in una grande risata seguita dalla mia.

Lei lo sa già. Le ho raccontato di ieri pomeriggio e sembrava perfino più contenta di me. Aveva cominciato a saltellare da una parte all'altra. Il come mi sono addormentata ieri sera è una cosa che voglio tenere per me. Qualcosa di mio e di Ethan.

Nick parcheggia vicino l'entrata del cancello. Questa mattina ci è passato a prendere su richiesta di Madison. Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'entrata. Appena superiamo i cancelli lo vedo. È poggiato su una colonna che si staglia davanti il portone principale. Quando mi nota sorride e io perdo il lume della ragione. Saluto Nick e Madison che si stanno già dirigendo nella parte opposta e lo raggiungo. Più mi avvicino, più sento il cuore palpitare all'impazzata. 

“Ehi.” mi saluta puntando i suoi occhi nei miei.

“Ehi.” e tutto intorno scompare.

“Dormito bene?”

“Benissimo.”

”Allora dovremmo rifarlo.” afferma con voce roca. Arrossisco e abbasso lo sguardo. 

"È...è meglio entrare." Lo sorpasso. Uno strano nervosismo si impossessa di me e non riesco a regolare il respiro. Non sono riuscita a mantenere il suo sguardo. Tutto questo aumenta quando mi accorgo di avere i suoi occhi puntati su di me.

"Q-qualcosa non va?" la mia voce trema.

"Sei bella anche quando sei in imbarazzo." sussurra avvicinandosi al mio orecchio. Un forte calore divampa sulle mie guance. Stanno andando a fuoco. Cerco di coprirle con i capelli.
A salvarmi c'è Madison.

"Ragazzi!" Ci chiama facendoci un cenno con la mano e la raggiungo con ampie falcate. Ma prima che ci riesca Ethan mi ferma mettendomi una mano sulla spalla, mi volto lentamente.

"La mia aula è dall'altro lato. Ci vediamo dopo, Abby." e quando lo vedo avvicinarsi il respiro cessa. Chiudo gli occhi nel momento che le sue labbra sfiorano la mia guancia stampandomi un bacio e li riapro quando lui è già di spalle.

"Smettila di sognare ad occhi aperti." Mad ride e mette un braccio intorno alla mia spalla per trascinarmi.

Le ore di lezione passano velocemente. In verità non sono stata attenta a seguirle, ero persa nei miei pensieri, per questo il tempo è volato. Ora che ci siamo aperti dichiarando di piacerci mi rende nervosa. Non abbiamo parlato di cosa siamo ora... se stiamo insieme, se ci stiamo solo frequentando per conoscerci meglio. Ecco, il problema è che non so come comportarmi.
A mensa gioco con cibo nel piatto.

"Se si raffredda non sarà più buono." Alzo lo sguardo e trovo un sorriso capace di illuminare l'intero campus. Si siede di fronte a me.

"Non ho molta fame." spiego.

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