39. IL PASSATO È PASSATO

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Abby's pov

"Mi sei mancata." soffia sulle mie labbra.

"Anche tu."

"Da morire." aggiunge. Sorrido seguita da lui. Le mie labbra sono così gonfie a forza di baci che a malapena riesco a muoverle. Ci baciamo con dolcezza e con forza, mostrando quanto abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Ci sentivamo persi, rotti e soli nonostante fossimo circondate da persone che ci vogliono bene. Senza di lui una parte di me manca, perché questo è quello che è diventato, una parte di me e se non ci fosse non sarebbe vita. Questi giorni mi hanno solo fatto capire quanto sia essenziale nella mia vita, che in poco tempo è entrato dentro di me incidendo il suo nome sul mio cuore. Un tatuaggio indelebile che non andrà via.
Nei suoi occhi ho visto la stessa cosa, le sue lacrime salate hanno mostrato dolore e pentimento e le sue parole sono entrate dentro la mia pelle arrivando fino alle ossa.

"Andiamo a casa." dice poco dopo. Prende la mia mano nella sua e ci avviamo verso la macchina.
Le strade che sta percorrendo portano a casa sua. Ci impieghiamo parecchi minuti per arrivarci. New York è sempre affollata, anche nel giorno del ringraziamento.
Parcheggia di fronte casa, scendiamo e appena arriviamo davanti la porta sua madre ci apre.

"Ethan, sei qui! Non sapevo più..." inizia a dire, poi nota me al suo fianco e il suo viso da preoccupata si rilassa con un dolce sorriso.

"Ciao Abby."

"Ciao Carolyn." le sorrido a mia volta. Ci fa spazio per lasciarci entrare. Varchiamo la soglia e noto il tavolo ancora apparecchiato per bene quando mi trovo davanti la cucina.

"Ti stavo aspettando per il pranzo, ora sarà tutto freddo." spiega Carolyn al figlio. "Però possiamo sempre riscaldare e aggiungere un posto a tavola. Hai già mangiato Abby?" chiede poi riferendosi a me.

"Ancora no e sto morendo di fame." rispondo mettendo una mano sulla pancia. Ethan scuote la testa e raggiunge la dispensa per prendere piatto e posate per me.
Aiuto Carolyn a mettere tutto nel forno.

Nonostante sia tutto riscaldato, il tacchino e le varie pietanze che la mamma di Ethan ha preparato sono squisite. Ho mangiato tutto quello che c'era sul tavolo.
Il pranzo è andato bene. Carolyn non ha fatto molte domande, forse perché sa cosa è successo. Non mi è sfuggita la sorpresa nel suo volto appena mi ha vista al lato di Ethan prima di rilassarsi. Era preoccupata per il figlio perché non sapeva dove fosse e se sarebbe tornato.

"Non vedevo l'ora di restare un po' da solo con te." sbuffa sdraiandosi al mio fianco.
Finito il pranzo, abbiamo aiutato sua madre a ripulire la cucina e infine siamo saliti in camera.

"Non vedevo l'ora di potermi sdraiare e dormire." mi accoccolo al suo petto chiudendo gli occhi.

"Tu cosa? Vuoi dormire?"

"Certo. Per colpa di qualcuno negli ultimi giorni ho passato le notti in bianco." dico con un filo di ironia, ma si irrigidisce.

"Scusami." sussurra. Mi alzo dal suo petto poggiando un gomito sul letto e guardo il suo volto teso.

"Ehi, non ti sentire in colpa. È acqua passata. Ora sono qui, con te." lo assicuro accarezzandogli una guancia. Il suo sguardo entra in collisione con il mio.

"È più forte di me. Ti ho ferita, ti avevo promesso di non farlo e invece l'ho fatto. Sei stata male e..." lo interrompo subito.

"Shhh! Non pensiamoci più. Recuperiamo il tempo perduto e pensiamo al presente." affermo. Avvicino le mie labbra alle sue e prima che posso sfiorargliele pronuncia:

"E al nostro futuro, insieme."

Il filo del destino che ci lega è troppo spesso per potersi spezzare. Potranno separarci, tenerci lontano, ma non si spezzerà mai. Ci terrà insieme e ci riporterà sempre a noi. Il mio cuore ti appartiene e se non ci sei tu, non vivo e niente finisce quando vivi davvero.

Ethan's pov

Ha ragione. Non dobbiamo più pensare a quello che è successo. Gli errori si commettono nella vita e da loro si impara tanto. Io ho imparato che è inutile tentare di andare avanti, superare la sua assenza perché non ci riuscirei. Non si può vivere se un pezzo del tuo cuore è morto e non batte. Ora bisogna solo vivere al presente e pensare al futuro, al nostro.

"Al nostro futuro." bisbiglia sulla mie labbra prima di unirle in un lungo e dolce bacio.

Mi erano mancate le sue labbra morbide, il suo dolce sapore e i suoi baci innocenti. Il cuore si schianta più di una volta contro la gabbia toracica. La amo, la amo così tanto che non riesco a controllare i miei sentimenti. Si mescolano tutti insieme fino ad esplodere nel mio stomaco.
Le nostre lingue iniziano ad incastrarsi lasciando spazio alla passione, all'amore. Si mette a cavalcioni su di me, le sue mani strette a pugni tra i miei capelli e le mie si infilano sotto la sua felpa fino a sfilargliela via lanciandola lontano da noi. L'attiro a me iniziando a baciarle il collo. La sua testa cade all'indietro e un gemito esce dalle sue labbra. La mia maglia finisce a fare compagnia alla sua e le sue mani esplorano il mio petto. Cambio posizione mettendola sotto e ci liberiamo di tutto, lasciandoci nudi a noi stessi e assaporando il sapore della nostra pelle.
Prendo dal cassetto del comodino una  bustina argentata e la apro con impazienza e mi infilo il preservativo.  Resto un momento in ginocchio fra le sue gambe e la osservo. Osservo colei che per me rappresenta tutto. I suoi occhi sussurrano di continuare, di tornare nel nostro piccolo angolo di paradiso dove siamo solo noi. E non mi sembra vero di averla di nuovo qui, con me. Non la faccio aspettare, anche io voglio tornare in quella dimensione dove solo con lei riesco a raggiungere. Un posto dove uniamo ogni singola cosa di noi.
La faccio mia con una mossa e il mio nome esplode dalle sue labbra. Inizio a muovermi lentamente per far passare più tempo possibile. Tanto è quello che abbiamo perso e ora non succederà più. Sei mia e niente e nessuno potrà annullare questa cosa. Le mie labbra sfiorano ogni parte del suo corpo come le mie mani. Lei è avvinghiata con le gambe alla mia vita e le sue dita stringono le mie spalle senza farmi male.
Al culmine della nostra passione esplodiamo.

"Ti amo." dico senza fiato mentre mi accascio su di lei.

"Ti amo." sussurra al mio orecchio.

Resto lì, con l'orecchio sul suo petto a sentire i suoi battiti del cuore. Un suono che è diventato la mia musica preferita.

Il tuo cuore batte per me, come il mio batte per te. Battono l'uno per l'altro.

Spazio autrice ⭐
Tanto amore e tanta passione.
Non possono stare lontani.

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