30. ORA SEI AL SICURO

10.8K 338 10
                                    

Abby's pov

Cammino su e giù per la stanza mentre aspetto che Jake arrivi. Il cuore batte forte per la paura e sto trattenendo il fiato da troppo tempo. Sono passati pochi minuti dalla sua chiamata che sembrano anni. L'attesa è snervante e vorrei che fosse già tutto finito. Mi affaccio alla finestra e vedo la sua macchina parcheggiare e lui scendere e raggiungere l'edificio come un tornado. Pochi secondi dopo sento bussare pesantemente alla porta.

“Apri questa maledetta porta!” urla dall'altra parte. Prendo un lungo respiro, mi avvicino e giro la chiave. Subito dopo la porta si spalanca ed entra nella stanza.

“Dove sei stata? È tutto il giorno che ti cerco!” ringhia arrabbiato più che mai. I suoi occhi sono iniettati di sangue e, come l'ultima volta, il suo alito puzza di alcol.

“Ero al campus.” cerco di essere convincente.

“Non mentire! Ti ho cercata anche lì e nessuno ha saputo dove fossi.” Si avvicina di qualche passo verso di me.

“Stavi forse scappando? Questa volta non te lo permetto!” La sua mano arriva dritto sulla mia guancia che inizia a bruciare. Porto una mia mano su di essa e per la prima volta gli rivolgo uno sguardo pieno di rabbia e odio.

“Sei solo un vigliacco.” sputo.

“Cosa?”

“Sei. Solo. Un. Vigliacco.” ripeto accentuando ogni singola parola.

“Non ti permetto di parlarmi in quel modo!” un altro schiaffo arriva sulla mia guancia.

“L'amore di qualcuno non si può ottenere con la forza. Così facendo ottieni solo disprezzo. Ed è questo quello che provo per te, disprezzo.” Mi spinge contro il muro facendomi sbattere la testa e il corpo, e mi tiene premuta lì con il peso del suo corpo. Tutta la sicurezza che avevo acquisito sta svanendo.

“Ora tu stai zitta e verrai via con me.” sussurra avvicinando troppo il suo volto al mio.

“No! Non verrò mai con te!” e le lacrime iniziano a rigare le mie guance.

“Sta zitta ho detto!” urla nel contempo che imprigiona i miei polsi sopra la testa con una mano e con l'altra inizia a viaggiare sul mio corpo insieme alle labbra. Strizzo gli occhi, non riesco a muovermi e a liberarmi. Sento la porta del bagno aprirsi in uno schianto e appena apro gli occhi vedo Ethan fiondarsi su Jake, lo prende per le spalle e lo allontana da me buttandolo a terra.

“Lasciala stare!” urla. Si mette a cavalcioni su di lui e da sfogo a tutta la sua rabbia. Diversi pugni volano sulla faccia di Jake, che non riesce a difendersi. Mi accascio a terra, le mie gambe non hanno più la forza di tenermi in piedi e resto pietrificata davanti a ciò che sta accadendo.

“Oh mio dio! Ethan, fermati!” Porto una mano sulla bocca quando il viso di Jake inizia a riempirsi di sangue.

“Così lo ammazzerai!” Ma non si ferma. Ethan continua a menarlo e ad urlargli contro che merda sia stata e che deve pagare per tutto. In mio soccorso arrivano Madison e Nick. Quest'ultimo blocca Ethan per le spalle e lo allontana da Jake. Il suo corpo è inerme a terra.

Madison mi abbraccia nascondendo il mio volto da quella orribile vista.

“Shhh, stai tranquilla. Ora è tutto finito.” mi rassicura.

I miei singhiozzi diventano più forti. Non piango per Jake, non ho pena per lui. Piango perché tutto questo è finito. Ethan si libera dalla presa di Nick e viene verso di me, si siede al mio fianco e circonda il mio corpo con le sue braccia, separandomi da Mad.
Pochi istanti dopo nella stanza irrompe la polizia insieme a qualche medico. Dopo aver constatato che è ancora vivo, lo portano via su una barella.

“Ora sei al sicuro.” sussurra Ethan accarezzandomi la schiena.

Ed è solo grazie a te. Ti ho mostrato il mio dolore e tu l'hai scacciato via. Mi hai resa libera dalla paura che oscurava il mio cuore. Senza di te non ce l'avrei mai fatta.

Ethan's pov

Abbiamo seguito la polizia per portare a termine la denuncia. Ho mostrato il filmato del video che avevo fatto ed Abby ha confessato tutto il resto.
Non potevo lasciarla lì a risolvere la situazione da sola. Era troppo fragile per riuscirci. Così ho avuto la brillante idea di nascondermi in bagno e riprendere. Stavo per non riuscirci, stavo per uscire e picchiarlo appena ho visto la sua faccia, ma dovevo resistere, dovevo porre fine a quel problema. Ma quando ho visto metterle le mani addosso mi si è annebbiata la vista, la voce di Abby che mi supplicava di fermarmi arrivava ovattata alle mie orecchie e se non fosse arrivato Nick a fermarmi sarebbe finita peggio di così.
Non è in gravi condizioni, giusto qualche livido qua e là. Aveva perso solo i sensi. Infatti lo misero dentro già qualche ora dopo.
Abby sta ancora rispondendo a qualche domanda, mentre noi altri aspettiamo fuori.

"La madre di Abby sta arrivando." ci avvisa Madison riponendo il telefono in tasca.
"È appena atterrata, prenderà un taxi e ci raggiungerà qui."

"Voglio proprio sapere quale siano le sue scusa." sputo.

"Non sarà facile per lei affrontare tutto. Sapere che la figlia è stata vittima della persona che amava..." non la lascio nemmeno finire.

"È per Abby è stato facile secondo te? Lei era sua madre! Vivevano sotto lo stesso tetto e non si è mai accorta di niente! Con quale faccia guarderà adesso sua figlia?" Madison sospira frustata. Sa che ho ragione, la pensa come me.

Finalmente Abby esce e io le vado incontro. Il suo volto è pallido e stanco, ma mi sorride. "Ho finito, possiamo andare."

"Novità su Jake?" chiedo.

"Passerà un bel po' di tempo in prigione. Domani mattina prenderanno tutte le decisioni necessarie, sicuramente non rimarrà impunito." Un sorriso soddisfatto appare sul volto di tutti e Madison abbraccia Abby.

"Giustizia è fatta!" esclama in seguito saltellando come una bambina. Ridiamo tutti.

Gli occhi di Abby incontrano i miei, prende la mia mano.

“Ora sei al sicuro.” sussurro.

"Grazie, senza di te non ce l'avrei mai fatta." Perdo un battito. Le accarezzo una guancia con dolcezza.

"Non devi ringraziarmi. Meritava questa fine e tu meriti tutta la serenità che ti ha tolto."

"Sei stato la mia àncora di salvezza."

"E continuerò ad esserlo." I suoi bellissimi occhi verdi si illuminano.

Ho sempre pensato che chi parla poco ha gli occhi che nascondono un casino. Occhi capaci di mostrare il vuoto, indifferenza, da non permettere a nessuno di leggere quel casino che nascondi.
Nei tuoi occhi ora vedo la libertà. Ora sei libera dal tuo passato.
E devo essere io a ringraziarti per avermi dato il permesso di leggerti.

Arrossisce non appena nota Nick e Madison fissarci con sorrisi ebeti.
"Smettetela voi due." Li rimprovera.

"No no, continuate pure. Intanto vado a prendere dei pop corn per me e fazzoletti per Madison. Davvero un film romantico." ci prende in giro Nick ricevendo indietro un pugno leggero sulla spalla da parte mia. Torniamo a ridere di nuovo tutti insieme e ci avviamo verso l'uscita.

"Abby!" una donna in lontananza ci raggiunge correndo. I suoi capelli biondi sono arruffati, il trucco sciolto e occhi gonfi e rossi, che iniziano a lacrimare appena raggiunge Abby e l'abbraccia.

Spazio autrice ⭐
Finalmente Jake ha pagato!
Felici? 🙈

Come si giustificherà la madre?
Abby accetterà le sue scuse?

Votate e commentate 😘

Quello che nascondono i tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora