Il Sirenetto

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Il regno di Silente, il dio del mare, era in festa

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Il regno di Silente, il dio del mare, era in festa. Tutto il popolo degli abissi marini si era radunato per assistere al grande spettacolo che l'attivo e solerte maggiordomo, la sirenetta Hermione, aveva preparato per Harry, il sirenetto figlio del dio, che quel giorno compiva sedici anni.

Ma, ahimè, proprio quel giorno il Sirenetto, in compagnia del suo amico Ron, un sirenetto molto simpatico, aveva trovato sul fondo del mare il relitto di una vecchia nave. Attratto com'era da tutto quello che apparteneva al mondo degli umani, si fermò a curiosare all'interno dello scafo .

< Guarda ,Ron! Quanti meravigliosi oggetti per la mia collezione ci sono in questa nave > esclamò Harry entusiasta. Improvvisamente però si ricordo dello spettacolo. In un batter d'occhio guizzò via e si presentò da suo padre. Non appena fu davanti a Silente il piccolo fecce di tutto per farsi perdonare, ma il dio del mare era troppo in collera.

< Scusami,papà. Ma ero alla vecchia nave ... >

< Alla vecchia nave? Ti ho già detto mille volte di stare lontana dalle cose degli umani! Sono esseri pericolosi e malvagi! Mi hai sentito bene questa volta? > tuonò Silente senza lasciargli il tempo di finire.

< Certo, papà > mormorò Harry con gli occhi pieni di lacrime.

Ma incurante delle raccomandazioni del padre e della costante presenza di Hermione, che per volere di Silente non doveva perderlo di vista, si recava ogni giorno nel suo rifugio segreto dove custodiva gelosamente tutti gli oggetti che aveva trovato sul fondo del mare e che appartenevano al fantastico e irraggiungibile mondo degli umani.

Un giorno mentre stava sognando ad occhi aperti su quel mondo sconosciuto e tanto affascinante, una grande nave oscurò il mare sopra la sua testa. Spinto da una curiosità irrefrenabile, Harry guizzò verso la prua e si sistemò sotto la prua.

A bordo della nave si stava festeggiando il compleanno del giovane principe Draco. Harry guardava letteralmente rapito quel bel giovanotto. Ma, ad un tratto, il cielo si fecce nero e un forte vento increspò le onde del mare: sembrava la fine del mondo!

Uno dopo l'altro i marinai si lanciarono fuori bordo. Ma Draco si attardò, per salvare il suo cane rimasto prigioniero sul ponte della nave. Durante il salvataggio però Draco venne colpito al capo e svenne. Privo di sensi, il giovane si inabissò.

Allora Harry, incurante della tempesta, sorregendolo amorevolmente, lo riportò in superficie e lo depose su una spiaggetta.

Poi sotto lo sguardo incredulo di Neville, un suo amico sirenetto che viveva proprio da quelle parti, intonò una struggente canzone d'amore che Draco non avrebbe mai più dimenticato. Proprio in quel momento l'insegnante privato del principe, Blaise, anche lui scampato al naufragio insieme a tutti gli altri marinai, era fortunatamente approdato dove giaceva Draco.Con un guizzò Harry si inabissò.

< Oh Blaise! L'ho visto, il ragazzo dei miei sogni: era bellissimo! E la sua voce era così dolce ... >

Intanto, dagli abissi marini, Lord Voldemort un vecchio e perfido essere del mare, stava osservando attentamente ogni mossa di Harry.

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