Harry James Potter un ragazzo all'apparenza normale è un mago, da un po' di tempo, però si era accorto dopo aver avuto una relazione di poche settimane con Ginevra Weasley la sorella del suo migliore amico Ronald Weasley che non gli interessavano le ragazze e che lo disgustavano. Quello che lo sconvolse di più però fu scoprire che quella che aveva verso la sua nemesi Draco Lucius Malfoy non era semplice odio come gli avevano sempre detto gli amici, ma non era ancora pronto a dire il nome di quel nuovo e potente sentimento che gli faceva battere forte il cuore ogni volta che incontrava la serpe bionda dentro e fuori la scuola.
Un pomeriggio mentre camminava nel grande giardino di Hogwarts vide il soggetto dei suoi sogni insieme a un altro ragazzo che non riuscì a riconoscere, ma quello che vide lo sconvolse. Draco si stava facendo baciare da quel ragazzo. A quella scena qualcosa si spezzò dentro di lui, creando dove prima c'era il suo cuore, una voragine, senza guardare oltre tornò al castello, non era arrabbiato, non sentiva dolore c'era solo il vuoto dentro di lui. Quando tornò nella sala comune dei Grifondoro tutti, si voltarono a guardarlo e notarono il suo sguardo freddo privo di quella luce che lo caratterizzava.
«Harry tutto bene?» il ragazzo annuì e salito in camera prese la Firebolt e andò al campo di Quidditch dove lasciò andare il boccino d'oro dandogli un vantaggio di dieci minuti e si lanciò all'inseguimento. Volò fino a pomeriggio inoltrato era nel bel mezzo di un'azione molto pericolosa da fare il boccino gli stava per scappare e lui dopo una picchiata a tutta velocità frenò la corsa e risalì a girando su se stesso muovendosi a spirale e passando attraverso uno dei palli afferrò il boccino facendo due capriole all'indietro per poi fermarsi di colpo. Solo in quel momento si accorse dei Serpeverde e lasciò andare via il boccino per sparire a tutta velocità dentro la foresta proibita.
«Draco, se Potter fa un numero del genere domani sei allegramente fottuto»
«Tsk ci riuscirebbe chiunque» durante l'allenamento Draco era distratto e pensava a cosa fosse successo a Harry e perché lo aveva guardato con quegli occhi privi di vita. Poco dopo si ricordò di quello che era successo in giardino e Blaise, gli aveva detto che Harry era presente e non si era perso la scena, ma che se n'era andato prima che vedesse la sua reazione. Adesso aveva capito il perché del suo sguardo, doveva parlarci subito, adesso aveva la prova che Harry era innamorato di lui e non poteva più aspettare.
Finiti gli allenamenti Draco, si mise a cercare Harry per tutto il castello, ma non lo trovò, sapeva che lo avrebbe evitato, ma doveva chiarire la situazione, così fece una cosa che se non fosse stato così importante non lo avrebbe mai e poi mai fatto.
«Granger, ti posso parlare?» la ragazza che si dirigeva con Ron verso il loro dormitorio si fermò.
«Dimmi pure, Malfoy» il ragazzo fece un respiro profondo prima di parlare.
«Devo parlare con Harry. Dove lo trovo?»
«Adesso e nel nostro dormitorio ha detto che non aveva fame, però a dire il vero mi sembra un po' strano da un po' di tempo a questa parte»
«Sì ho notato e vorrei parlargli» la ragazza lo osservò per un attimo incerta.
«Seguici» tranquillamente guidò il ragazzo fino all'interno del dormitorio sotto gli occhi degli altri Grifondoro.
«Ron, portalo da Harry e torna qua»
«Ma non mi va di lasciarli da soli»
«Fai come ti ho detto loro due devono parlare da soli e chiarirsi punto e basta»
«Va bene» Ron accompagnò Draco fino al dormitorio e poco dopo scese di nuovo nella sala comune, nel mentre il ragazzo si avvicinò a Harry e gli posò una mano sulla spalla.
«Potter ti devo parlare è ho bisogno che tu mi ascolti»
«Parla ti ascolto Malfoy»
«So che mi hai visto oggi in giardino, ma non è come pensi a me quel tizio non piace nemmeno quando mi ha baciato l'ho preso a pugni, ma tu non l'hai visto perché te ne sei andato»
«Perché me lo dici?» si voltò a guardarlo per un attimo.
«Perché è giusto che tu sappia la verità...» Harry distolse lo sguardo non era giusto illudersi per quello che Draco gli stava dicendo.
«Adesso che mi hai detto quello che dovevi dirmi puoi anche andartene»
«No... non ho finito, sei tu quello... quello che voglio baciare... quello che voglio amare» a quelle parole Harry si voltò a guardarlo, non lo aveva mai visto così in imbarazzo.
«Non mi prendi per il culo vero?»
«No...»
«Draco, non farmene pentire... ti amo»
«Lo avevo capito» sorrise per la prima volta apertamente davanti a Harry; si scambiarono un bacio delicato e uscirono dalla stanza mano nella mano. Hermione vedendo Harry sorridere allegro sospirò sollevata e raggiunse Ron prima che potesse dire qualcosa di veramente stupido.
Quello di Harry verso Draco non era odio ...
Era un vero è proprio amore diventato ossessione.
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Raccolta storie Harry Potter
FanfictionRaccolta completa delle storie che ho scritto su Harry Potter