Gelosie

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POV EMMA

E' ormai una tradizione quella di passare il fine settimana a casa di uno di noi per grandi cene di famiglia. Si fa a turno di solito ma a causa dell'arrivo prematuro di Chloè per me e Killian è stato impossibile sia spostarci di casa che organizzare da noi la cena nelle  scorse due settimane. Questa mattina però sono andata da Whale per la visita di controllo, ha trovato Chloè e me in gran forma per cui ci ha dato il lascia passare per una vita a tutti gli effetti normale. Finalmente dopo quindici giorni potrò finalmente rimettere piede fuori casa. Certo, devo stare ancora attenta, Chloè non ha ancora raggiunto il peso stabilito per la sua età ma almeno potrò concedermi una cena con tutti i miei cari. Sono in camera di Leila a cercare di scegliere cosa farle indossare questa sera ma la mia opinione è assolutamente irrilevante. Dice di essere diventata grande e vuole scegliere da sola i vestiti da mettere. Di solito crea degli abbinamenti inguardabili e impiego come minimo un'ora per dissuaderla dall'indossarli, ma questa sera mi è andata bene: ha optato per un jeans nero con i brillantini sulle tasche e una magliettina bianca con la scritta nera  "I'm a bad girl". Immagino già la faccia che farà Killian quando la vedrà, adoro vederlo nel ruolo di papà geloso. Controllo che Leila non faccia troppi casini nel vestirsi dopodichè inizio a scegliere cosa far indossare alla più piccolina. Per lei, visto che ho ancora potere decisionale, opto per un vestitino bianco con dei fiorellini rosa. Non perchè è mia figlia ma è un vero e proprio incanto. Sistemo anche la sua borsa per il cambio dopodichè aspetto che Killian rientri dalla stazione per poter andare da Regina. E' da lei che si terrà la cena questa sera. Credo proprio che non dovrò aspettare molto, ho appena sentito la porta di casa aprirsi.
- C'è qualcuno in casa? - lo sento chiedere
- Papyyyyyyyyyy!!!! - e come da routine ecco Leila che corre per le scale andando in contro a suo padre. Prima o poi se non si da una regolata farà un capitombolo assurdo. - Papy eccoti finalmente, dobbiamo andare dalla zia!
- Lo so signorina e tranquilla possiamo anche andare subito, mi sono cambiato in stazione.
- Bravo papà, allora andiamo! Voglio andare a giocare con Neal!
- Non prima che ti sarai cambiata però - le dice guardando il suo abbigliamento. Trattenendo a stento una risata - Tu sei la principessa di papà, non una cattiva ragazza! - le indica la maglia.
- Me l'ha comprata la mamma! - risponde con fare angelico
- Swan! Ma che le metti in test!. - mi dice esasperato guardandomi sapendo che glielo faccio a posta
- Ti preparo all'idea di un prossimo futuro mio caro!
- Dovrò farle un discorsetto serio prima  o poi se continui ad incitarla così.
- si si si... ma non ora, dobbiamo andare! - gli dico mentre ho già Chloè pronta nel suo ovetto. Ci mettiamo in macchina e in meno di dieci minuti siamo a casa di Regina. Inutile dire che appena varcata la soglia l'attenzione si è focalizzata sulle mie bambine. Mia madre mi ha praticamente tolto dalle mani la carrozzina e se ne è impossessata portandola in soggiorno. Regina, Robin e mio padre con in braccio Leila l'hanno seguita a ruota iniziando a farle alla più piccola facce buffe a non finire.
- Salve a tutti, ci siamo anche noi! - Provo a richiamarli all'ordine.
- Ah si ciiao, fate come se foste a casa vostra - mi risponde Regina senza alzare gli occhi da Chloè
- Wow che accoglienza ragazzi!
- EMMY EMMYYYYYYY! - sento una voce provenire dall'altra altra stanza. Lo avrei riconosciuto tra un milione di voci, è il mio fratellino, l'unico che in tutto questo gran caos si è ricordato di me.  - Mi sei mancata Emmy! - mi abbraccia
- Anche te ometto! - gli rispondo stampandogli un bacio sulla guancia paffuta
- Mamma hai visto c'è Emmy!
- Sei contento? - risponde mia madre - Non ha fatto altro per due settimane che parlare di te.
- Almeno per qualcuno conto qualcosa! - dico ironicamente.
- E va bene messaggio ricevuto, prestiamo attenzione anche ai genitori di queste meraviglie - si intromette Regina ridendo per poi abbracciare sia me che killian - Visto che siamo arrivati, proporrei di metterci a tavola,  è pronto... e no! Niente lasagne questa sera Swan!
- Ma come???
-  La mia nipotina è nata, non vedo più motivo per viziarti!
- Ma come sei gentile! Andiamo dai che ho fame.
Ci rechiamo in cucina, sistemo Leila nella sedia accanto alla mia e iniziamo finalmente la nostra rimpatriata.
- E insomma... come son state queste due settimane da genitori di una neonata, una bambina e un adolescente? - chiede mia madre sorridente
- Impegnativa! Dormiamo, se siamo fortunati, quattro ore a notte e il giorno tra la scuola, i compiti e il lavoro è un incubo.
- Io ho problemi con un figlio solo... figuriamoci con tre!
- Due e mezzo - preciso io - Fortunatamente con Henry c'è Regina che mi da una grande mano. A  proposito: dov'è?
- Indovina?
- Con la fidanzata! - sospiro. E' già... il mio bambino è cresiuto. E' un adolescente in piena regola ormai, preferisce uscire con i suoi amici o con la sua fidanzata il week end piuttosto che stare con noi.  Lo capisco e non glie ne fsaccio una colpa, lo abbiamo fatto tutti alla sua età.
- Non mi ci far pensare... - mi riporta alla reatà Regina. - Ascolta, siete andati da Whale stamattina vero? Che vi ha detto?
- Si si, siamo andati e tutto sommato è andata bene. Chloè è ancora sottopeso rispetto ai bambini della sua età ma mi ha detto di non preoccuparmi che è normale. In queste due settimane ha preso qualche etto e Whale è fiducioso. Dice che se continua di questo passo già dal prossimo mese potrà considerarsi normopeso.
- Ma si, io non la vedo dalla scorsa settimana, quando sono passata a prendere Henry, e ha fatto già un bel cambiamento. E' una nanetta ancora - dice sorridendo - Ma è la nanetta più bella che io abbia mai visto. E poi, se non fosse in salute non vi avrebbe neanche dato il lasciapassare per uscire!
- Anche questo è vero però non posso fare a meno di preoccuparmi.
- Sei una mamma è normale! - sorride - Leila tesoro - si rivolge alla bambina notando che sta giocando con il cibo - Non hai ancora mangiato nulla! Che c'è, non ti piace?
- Non ho fame. - risponde non alzando neanche gli occhi dal piatto.
- Ma come non hai fame! - Provo a dirle
- No
- Ma la zia ha cucinato le patatine fritte solo per te! Non vuoi sforzarti un po' e farla contenta?
- No! Non mi vanno.
- Sei sicura? - annuisce - Ok! Il dolce che abbiamo preparato oggi pomeriggio invece? Lo vuoi assaggiare?
- No! - mmm... mia figlia che rifiuta i dolci è strano. Soprattutto quelli al cioccolato. Sto per chiederle se c'è qualche problema ma vengo anticipata da Neal che la prende per la manina e la porta di la a giocare. Non fa tante storie prima di andare con lui quindi la lascio in pace, se avrà fame mangerà più tardi. Noi adulti finiamo di cenare dopodichè raggiungiamo i bambini in soggiorno. io e Killian siamo gli unici a sederci sul divano, il restante della famiglia inizia a far a gara su chi dovesse tenere in braccio Chloè che li guardava incuriosita
- Guardate che così me la viziate! Io non ho nessuna intenzione di cullarla l'intera notte solo perchè voi l'avete abituata così.
- Puoi sempre lasciarla a noi! - mi risponde mia madre cullandola
- Dopo tutta la fatica che ho fatto per farla nascere? No grazie, la terrò con me! - rido e mi accoccolo a Killian. E' il primo momento di tranquillità che ho dopo giorni, vorrei goderne a pieno ma come al solito c'è qalcosa che me lo imedisce.  qualcosa  non va.
- Leila! Perchè hai smesso di giocare? - sento dire da mio fratello - Ti sei stufata? Vuoi giocare a qualche altra cosa? - mia figlia non gli risponde ma si avvia verso il piano superiore. Neal la segue a ruota ma torna giù qualche minuto dopo tutto triste.
- Che hai tesoro? - provo a chiedergli
- Leila non vuole più giocare con me!
- Forse è stanca!
- Non mi parla neanche più! Te lo giuro, io non ho fatto nulla... non l'ho fatta arrabbiare!
- Tranquillo Neal, lo so che non hai fatto nulla. Ragazzi - dico agli altri - Vado a vedere cosa c'è che non va. Torno subito.
- Amore... - mi ferma Killian - Vado io.
- Se è un modo carino per convincermi a non svegliarti di notte quando Chloè piange sappi che non funzionerà. - lo prendo in giro
- Ma che dici! Non l'ho vista per niente oggi a causa del lavoro, ne approfitto per passare un po' di tempo con lei.
- Ok, ma chiamami se c'è qualche problema ok? - dico pensierosa.
- Cerca di star tranquilla ok? Vado a vedere... - mi da un bacio dopodichè di dirigge verso le scale per raggiungere nostra figlia.
POV KILLIAN

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora