SOS Babbo Natale

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POV EMMA

Era la mattina del 23 Dicembre e in casa regnava il silenzio più totale. Brutto... brutto segno, ogni qual volta che in casa mia regna il silenzio è perchè quelle vandale delle mie bambine stanno di sicuro combinando qualcosa.

- Cosa staranno combinando le tue sorelle secondo te? - chiesi al mio piccolo uomo che a differenza loro era un vero e proprio angioletto. Ha pochi mesi di vita è vero ma credo di poter dire con sicurezza che non sarà un bimbo turbolento come lo è Chloe; non c'è il carattere del pirata in lui, lo vedo più come un piccolo Charming in miniatura e devo ammettere che la cosa ancora mi sorprende.

- pa... pppppa! Pa...ppppppa! - mi riportò alla realtà il diretto interessato reclamando cibo. Avevo iniziato da poco lo svezzamento e nonostante fosse un amore di bambino la cosa non era affatto semplice, alternavo il latte materno a quello artificiale e a altri intrugli di frutta e verdura che però non sembrava gradire molto. L'unica cosa che riusciva a tenerlo lontando dal mio seno era il biberon di latte con i biscotti che gli davo a colazione. Killian rideva ogni volta dicendo la classica frase "tutto suo padre" non ha capito molto bene che questa volta sarà lui la vittima di tutti gli sputacchi delle pappette mangiucchiate. Io mi sono occupata delle femminucce, al maschietto ci penserà lui. Aspettai che Liam finisse la sua colazione dopodiché lo presi in braccio e insieme andammo a controllare quelle due piccole pesti. Si erano svegliate, lo sapevo perchè le avevo sentite, ma non erano scese a fare colazione e la cosa era molto, molto strana. Rimasi stupita per quello che vidi non appena arrivai di sopra: non erano nelle loro camerette ma bensì nella stanza di Henry e stavano scrivendo quella che sembrava a tutti gli effetti la letterina per Babbo Natale.  Leila ormai aveva otto anni, sapeva leggere e scrivere autonomamente ma la sua sorellina no, era ancora troppo piccolina ma nonostante ciò anche lei stava scrivendo la sua letterina aiutata dal suo fratellone preferito che era tornato a casa per le vacanze.

- Si può sapere che state combinando scimmiette? C'è troppo silenzio in questa casa oggi. - chiesi attirando la loro attenzione.

- Mamy, crivo la lettelina a Babbo Natale. La buoi vedele? - rispose Chloe tutta sorridente e orgogliosa del suo operato.

- Stupida! Mamma non deve leggere la tua sciocca lettera. E' un segreto che deve rimanere tra te e Babbo Natale. Possibile che devo sempre spiegarti tutto? - la rimproverò la più grande

- Mamy, leila mi ha detto tupida!

- Lo seiiiii!

- Mamyyyyyyyyyy!!!!!

- OOOOOK! Piantatela! - forse ho parlato troppo presto quando dievo che regnava troppo silenzio in casa. - E' Natale, almeno in questi giorni volete essere un po' più buone e andare daccordo?

- Come si può andare daccordo con questa qui mamma?

- Mi chiamo Chloe, non quetta qui e boglio fale leggele la lettelina per Babbo a mamy. - rispose offesa.

- Come vuoi, ma poi non venirti a lamentare con me se Babbo Natale non ti porterà neanche un misero regalo. - bastarono quelle parole dette con un po' piu di cattiveria dl solito per far scoppiare Chloe in lacrime.

- Leila, ma possibile che devi sempre trovare il pretesto per farla piangere? Sei contenta adesso?

- Sarò contenta quando  capirai che è lei quella cattiva e non io. - rispose lasciandomi senza parole. Cosa voleva dire con quelle parole?

- Cosa vorresti dire con queste parole tesoro? Pensi che io ti consideri cattiva?

- Lascia stare mamma...

- No che non lascio stare. Non puoi lanciare il sasso e poi ritirare la mano. Se c'è qualche problema devi dirmelo tesoro. - provai a spronarla.

- Non ho nessun problema e ora se non ti dispiace vado a finire la mia letterina in camera mia. Il pianto di questa qui - indicò sua sorella - mi sta facendo venire il mal di testa. - uscì senza darmi modo di parlare. avrei voloto seguirla ma preferii lasciarle i suoi spazi. Le avrei di sicuro parlato in un atro momento. Calmai Chloe dicendole di star tranquilla e che Babbo Natale non l'avrebbe punita se mi avrebbe fatto leggere la lettera ma lei preferì credere alle parole di sua sorella e mi chiese di uscire perchè doveva finire di scrivere. Tornai al piano di sotto con il mio piccolo Charming in miniatura e restammo per parte della giornata stesi sul divano coperti da un caldo pile a guardare film di Natale. Si... quella era l'intenzione fin quando non ci trovammo entrambi addormentati sul divano.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora