Sopravvivere

415 17 1
                                    

POV KILLIAN
- è solo una settimana!
- No! Ho detto no killian! Per favore...
- Vuoi che li lasci da soli a fare tutto il lavoro?
- Voglio che tu stia qui non mi sembra di chiederti la luna!  Sei il loro capitano o no? Fatti rispettare.
- Mi rispettano anche troppo se è per questo! Andiamo Emma di cosa hai paura è? È solamente uno stupido viaggio di lavoro.
- Può essere lavoro, vacanza o quello che vuoi te! Mi hai giurato che non mi sarei più liberata di te il giorno prima del nostro matrimonio quindi...
- Non dirai sul serio vero? Amore...
- Sai che ti dico fai come ti pare! Vuoi partire? Vai!
Ecco come una serata tranquilla e all'insegna del romanticismo può trasformarsi in una vera e propria guerra.
Henry è tornato per il fine settimana e da bravo fratellone maggiore ha proposto alle sue sorelline di andare al parco e di mangiare fuori lasciando me e Emma da soli come una coppietta di fidanzati innamorati. Per tale occasione decisi di preparare una cenetta speciale alla mia dolce metà mentre lei era a lavoro. Preparai la tavola posizionando delle candele e petali di rosa al centro dopodiché preparai un percorso con gli stessi petali dalla porta d'ingresso alla tavola allestita, misi della musica per creare l'atmosfera e aspettai il suo ritorno.  Rimase particolarmente sorpresa di tale gesto e non esitó a dimostrarmelo. Peccato che la cena si sarebbe freddata perché altrimenti avrei approfittato molto volentieri.
Una volta a tavola mangiammo e chiacchierammo come ai vecchi tempi, era una serata particolarmente piacevole e ci stavamo divertendo come non mai fino a quando ingenuamente non dissi a Emma che avrei dovuto affrontare un viaggio di una settimana sulla Jolly roger. Era lavoro, non ci vedevo nulla di male eppure inizió a dare i numeri cosa che sfociò cinque minuti dopo in una grossa litigata. La vidi prendere la direzione della porta e andare via. Ma che accidenti le prendeva?  Non aveva mai fatto così per il lavoro. Uscii anche io, preoccupato di tale reazione,  ma vidi che era già nel suo maggiolino giallo  e quando Emma era in macchina significava solo una cosa: voleva essere lasciata stare. Lo avrei anche fatto se non fosse stata incinta ma nelle condizioni in cui si trovava  era decisamente fuori questione. A piedi a piedi mi recai prima al porto, convinto che fosse lì ma quando capii di aver sbagliato ripresi il mio cammino e raggiunsi la tavola calda della cara e dolce Granny: Emma era lì.
- Spero non sia caffè quello! - le dissi non appena varcai la soglia.
- Non deve interessarti. - rispose bruscamente
- Mi interessa eccome invece! - presi la tazza dalle sue mani e la spostai in modo che non potesse raggiungerla se non alzandosi. - Se vuoi bere qualcosa ordina cose che non facciano male a nostra figlia.
- Non dovevi partire te? Che cosa stai aspettando, vai!
- Ma si può sapere che ti prende è?
- Non sono obbligata a dirtelo!
- Invece si! - dissi prendendola per un polso e trascinandola nel retro del locale. - Avanti sono tutto orecchie... e non tralasciare niente. Se c'è un problema voglio saperlo.
- Ho paura ok? Non voglio che ti succeda qualcosa mentre sei via! - confessó
- Ma che vuoi che mi succeda è? È un normalissimo viaggio di lavoro, tra sette giorni sarò nuovamente qui a romperti le scatole. - l'accarezzai, non sembrava tanto convinta - devi stare tranquilla amore, non mi succederà nulla di male.
- Promettimelo!
- Te lo prometto amore! - provai ad abbracciarla non sapendo se avrebbe accettato quel gesto e lei improvvisamente ricambio la stretta stupendomi.
- Scusami non so cosa mi sia preso... è vero non voglio che tu parta ma potevo essere un po' più calma nel dirtelo.
- Ho imparato a capire i tuoi sbalzi d'umore tre figli fa ormai. - sorrisi facendo sorridere anche lei. - Vogliamo andare a casa ora e salvare il resto della nostra serata?
- Non mi dire... hai preparato altro per stupirmi oltre la cena?
- Come vuoi che finisca una serata tra una tenera coppia di innamorati? - ammiccai - ti sei dimenticata come finivano le nostre serate da fidanzati?
- Mmmh... finivamo le nostre serate o tra le lenzuola delle camere di  granny o sulla tua amata Jolly! - disse maliziosamente iniziando a sbottonarmini primi bottoni della camicia
- E cosa scegli stasera? 
- Mmh granny! Ma solo perché siamo già qui e io non vedo ora di fare la pace con te.
***
Una settimana dopo.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora