Una lezione preziosa

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POV EMMA
Chi lo avrebbe mai detto che passare 24h in casa con i propri figli fosse una cosa così pesante? Quando ero lo sceriffo pensavo molte volte a come sarebbe stato bello poter trascorrere l'intera giornata con i miei bambini ma ora che sto vivendo con mano l'esperienza posso garantire a chiunque me lo chiedesse  che non è esattamente quello che pensavo. Loro sono la cosa più preziosa che ho ma sono anche dei veri e propri terremoti. Non tanto Liam quanto quelle due pesti. Sembra strano vero? Dovrebbe essere il maschietto quello scalmanato e irrequieto nonostante la tenera età; eppure non è così!  Lui è un piccolo Charming... sono le femminicce che sono delle vere e proprie piratesse. Chloe porta la bandiera naturalmente ma sua sorella non è da meno. Sono un paio di settimane ormai che sono a casa lontana dal lavoro e l'unica cosa che faccio, oltre a sterilizzate ogni parte della casa per permettere a Chloe di poter gironzolare libera e senza pericoli almeno lì, è mettere a posto i giocattoli che loro lasciano in giro. Sono una maniaca dell'ordine lo so ma a quanto pare loro non hanno ripreso da me. Devo tenerle costantemente in riga altrimenti, se fosse per loro, in casa regnerebbe il caos più totale..
- si può sapere chi ha lasciato questo in giro? - dico a gran voce dopo aver quasi rischiato di rompermi losso del collo inciampando su uno dei loro giocattoli.
- È tata Leila! - rispose prontamente Chloe sulla difensiva facendo accorrete sua sorella nella stanza.
- Non è vero mamma!!!! Io ero di la a disegnare! E poi... non è mio quel giocattolo! È di Chloe! - si giustificò
- Buzzarda!
- No tu sei bugiarda Chloe! Non si dicono le bugie!
- ALTTTT! SMETTETELA IMMEDIATAMENTE! Non vi voglio sentirvi litigare - dissi categorica - facciamo così: visto  che qualcuno di voi non dice  la verità, per punizione adesso rimettete immediatamente in ordine tutti i vostri giocattoli, sia quelli che sono qui che quelli che sono nelle vostre camere. Tra un'oretta passeró a controllare il vostro operato! Vi conviene lavorare sodo perché altrimenti ve li butto tutti questi giocattoli ok? Non possiamo avere questo schifo in casa!
- Ma mammina... io... io tono lenta... non potto camminale tanto...
- Un'ora è più che sufficiente furbetta! A lavoro ora e non provate ad usare la magia! Iniziate da qui dopodiché andate nelle vostre stanze, Leila per favore aiuta tua sorella a salire le scale.
- uff... e va bene mamma.
Le lasciai ai loro doveri e andai in cucina dove c'era Killian che giocava con il nostro piccolo Liam.
- Amore di papà guarda chi ci degna della sua presenza? La mammaaa! - il mio piccolino fece un enorme sorriso sdentato non appena mi vide e allungó le sue manine verso di me per farsi prende in braccio.
- eccolo il m mio bel pirata! Menomale che ci sei tu amore mioooo a regalarmi momenti di tranquillità! Fosse per le tue sorelle a quest'ora sarei già un uno spizzico! - non capì una sola parola di quello che gli dissi ma continuò comunque a sorridere, molto probabilmente per via delle mie espressioni.
- Che c'è tesoro: io non ti rilasso abbastanza? - intervenne Killian tra l'offeso e il malizioso.
- Il tempo che abbiamo a disposizione è troppo poco amore per rilassarmi completamente.
- Che hanno combinato stavolta?
-  Possibile che tu non te ne renda conto? Fanno a gara a chi mette più in disordine! A momenti prima mi rompevo losso del collo.
- Sono loro che sono disordinate o sei tu che sei troppo maniacale in fatto di pulizia? - sogghignó
- Killian! - lo rimproverai - la pulizia non è mai abbastanza! È il bigliettino da visita di una persona. Devono imparare o altrimenti...
- MAMYYYYYY HO PINITOOOOOOOOOOO! - sentii urlare Chloe dal piano di sopra . Alzai gli occhi per aria... non erano nenache dieci minuti che le avevo lasciate.
- CHLOEEEEE!!!! TI AVEVO DETTO DI NON USARE LA MAGIA! -  risposi con il suo stesso tono di voce per farmi sentire da lei.
- NON HO USATA IO.
Mi lanciai uno sguardo d'intesa con Killian ed entrambi, insieme al piccolo Liam, andammo a controllare cosa aveva combinato quella piccola peste per ingannarmi. Apparentemente la sua cameretta era in ordine eppure qualcosa non mi convinceva... era impossibile che avesse impiegato solamente dieci minuti a sistemare il tutto.
- Ma  che brava amore! - le disse invece killian non capendo che sua figlia lo stava fregando bene  bene.
- Brava???? - risposi io - Dammi due minuti e ti sveleró l'arcano. - Mi misi ad ispezionare la stanza angolo per angolo, niente era fuori posto cosi mi avvicinai all'armadio e lo aprii: per poco non venni sotterrata viva da un cumulo di giocattoli caduti improvvisamente.
- Ooooopsssssss! - Chloe si mise entrambe le mani alle orecchie sapendo già che tra poco sarebbe arrivato il rimprovero.
- Questo è mettere in ordine secondo te? - le indicai tutti i giocattoli caduti.
- Io... io no tono capaceeeeeeee! - ed eccola scoppiare a piangere e correre, per modo di dire,  verso Killian per intenerirlo. Come immaginavo già la cosa ebbe l'effetto da lei sperato: il suo papà si intenerì,  la prese tra le braccia e iniziò a dirle tante parole di conforto tra cui "non preoccuparti tesorino la mamma non è arrabbiata con te!"
- Certo che sono arrabbiata Killian! Ti pare il modo questo?
- Ha solo tre anni e mezzo Emma!
- Quasi quattro ed è giusto che inizi a prendersi le sue responsabilità. Ora mia cara Chloe, da brava bambina e senza discutere mettiti a sistemare tutto questo macello e raduna in un angolo tutti i giochi che non usi più.
- Perché?!? - chiese non capendo.
- Così potremo darli ai bambini che non possono permettersi tesoro.
- Ma tono i miei tochi! io no boglio! No no!
- Non ti sto dicendo di dare via i giocattoli nuovi, solo quelli che non usi più. Ci sarà dentro questa stanza almeno un giocattolo che non ti piace più!
- No tutti belli e tutti miei! - incroció le braccia al petto.
- Sul serio Chloe? In questi mesi ti hanno riempita di giocattoli, ci sono più giocattoli che vestiti in questa casa e tu non hai un gioco, uno solo, da donare?
- No no e no!
- ok ok ho capito... mi arrendo! Vado da tua sorella che di sicuro sarà più collaborativa di te. Metti in ordine ok?
- Ba bene! - la lasciai in compagnia di suo padre il quale già sapevo che l'avrebbe aiutata a rimettere tutto in ordine e andai a controllare Leila. A differenza di sua sorella si era impegnata a sistemare tutto e ora era seduta alla sua scrivania a fare i compiti delle vacanze. Stava diventando proprio una vera donnina.
- Brava amore! Sono orgogliosa di te! - le dissi accarezzandole i capelli.
- Grazie mamma! - rispose regalandomi un sorriso sincero.
- Prima di lasciarti continuare volevo sapere se hai trovato...
- Giochi da donare? - rimasi spiazzata
- come sai che...
- ti ho sentita mentre lo dicevi a Chloe, comunque no, non ne ho. Quelli che non usavo più li ho regalati a Chloe. - ma come... io stavo cercando modo e maniera di alleggerire casa e lei che fa? Non ho parole... - Puoi provare a chiedere a lei di farti restituire i miei giochi ma dubito che te li ridia.
- Lo penso anche io. Capocciona com'è! Va beh fa nulla! Continua a studiare ok?
- Va bene mamma!
Cosa dire... ci avevo provato ma loro erano state di gran lunga più furbe di me. Leila deve averla istruita per bene perché solo una volta sono riuscita a farle donare qualcosa ai più bisognosi. E' vero, mio scopo era quello di ridurre al minimo il caos in casa ma almeno avrei fatto un'opera di bene. Da quando Blue aveva fondato un collegio per i più bisognosi mi ero sempre messe a capo di qualche raccolta fondi o raccolta vestiti usati, capivo la situazione di quei bambini e in qualche modo volevo aiutare. Per questa volta però non avrei dato il mio contributo, il mio piano era fallito. Tornai al piano di sotto e mi misi a preparare qualcosa per cena. In casa regna il più assoluto silenzio; strano... molto strano. Vedendo che la cosa continuó per le lunghe decisi di dare un'occhiata alle bambine per vedere se stessero combinando come al loro solito qualche danno:  entrambe erano sedute sul divano del salotto intente a guardare la tv. Fui tentata di dividerle per paura dei germi ecc ecc ma  Leila sembrava stare alla grande così mi imposi di stare calma e lasciarle stare almeno per quella sera. Tornai di la a finire  di sistemare la cucina e preparare la cena dopodiché ci mettemmo tutti a tavola. Parlammo della giornata appena trascorsa, del lavoro al porto di Killian e del fatto che a Liam stava spuntando il primo dentino ma poi il centro della nostra conversazione si spostò su un lato decisamente più materiale che emotivo.
- io boglio la bambola della tv! - esclamó improvvisamente Chloe.
- Bambola? - ripetè Killian per essere sicuro di aver capito bene.
Ti bambola!
- Quale Chloe? - chiese sua sorella - Quella che piange, parla e cammina?
- Fa pule la pipi! - la Corresse - io la boglio.
- Wow! Davvero molto interessante tesori miei ma... non vi basta vostro Fratello? Non fa su per giù le stesse cose della bambola di cui parlate? - scherzó Killian.
- No papo lui rompe e se li dai il tuccio continua a piangele lo stesso. La mia bambola no! Lei buona. No cattiva come Liam.
- Sapete... anche a me piacerebbe tanto averla... - disse Leila con toni decisamente meno dittatori, sapeva come prenderci, aveva avuto anni di esperienza a differenza di Chloe,  ma anche io avevo imparato ormai e non mi sarei di certo fatta fregare così facilmente da due occhi angelici.
- pelfetto allola! La compiamo domani! - sentenziò Chloe tutta felice.
- Come signorina? Non credo di aver capito bene. Chi di noi due - indicai me e Killian - ha detto di sì? Non mi pare di averlo sentito e di certo io non l'ho detto.
- Io la boglio, Leila la buole quindi la compliamo!
-  E quello che pensa mamma e papà a proposito di questo acquisto non è importante?
- Ma se noi la bogliamo ce la dovete complale.
- Emh.... Chloe lascia parlare me! Mamma, Chloe voleva dire per piacere... vero Chloe? - chiese Leila dando un calcio da sotto il tavolo a sua sorella.
- Eiiiiiii! Mi hai patto male! TUPIDA!
- STUPIDA A CHI È? COMINCIA A CORRERE CHE SE TI PRENDO TI MENO BRUTTA NANA.
- oi oi oi! Piano con le parole signorine! Ma che modi sono questi è?
- ma mamma lei....
- non mi interessa Leila! Lei avrà anche sbagliato ma tu sei più grande! - Chloe le fece una pernacchia
- MAMMAAAAAA! - si lamentò Leila.
- Chloe per la miseria lascia in pace tua sorella. Dovresti ringraziarla piuttosto che litigarci, ti stava aiutando a trovare un modo per convincermi a comprare la bambola che tanto vuoi.
- Dabbelo?
- Si!
- Allola la compiamo?- chiese speranzosa per poi alzarsi da tavola per andare a chiedere scusa e abbracciare sua sorella.
- A proposito di questo bimbe... capisco che la nuova bambola sia davvero molto carina e tutto quello che volete ma come vi ho già detto già prima dobbiamo smetterla di comprare giocattoli come se non ci fosse un domani. Ne abbiamo la casa sommersa ormai
- No velo!
- Chloe, da due mesi a questa parte c'è stato un singolo giorno in cui non hai ricevuto nulla? - la vidi pensarci - te lo dico io... no! Tra tua zia, i tuoi nonni, Henry e i tuoi amici sei stata sommersa dai regali; e hanno sommerso anche te tesoro - indicai l'altra. I miei non si erano decisamente regolati, avevano paura che le troppe attenzioni che riservavano a Chloe si sarebbero ripercosse su Leila, quindi di conseguenza, per evitare che Leila si sentisse meno voluta, le viziarono entrambe. Menomale che Liam era ancora troppo piccolo altrimenti sarebbe stato un vero inferno gestire tutto.
- i legali tono belli!
- Si ma ad un certo punto bisogna dire basta tesoro.
- Quindi niente bambola? - chiese Leila conoscendo già la risposta.
- Per il momento no  bambine. Mi dispiace.
- Ma io la biglioooo! Mamy pe favole!
- No Chloe mi dispiace... non si può!
- Ti inbece! Belo papo? Di alla mamma che compiamo bambola bella domani! - squadrai Killian da capo a piedi, se avesse anche solo provato ad accennare un si oppure un "domani vediamo" lo avrei cacciato di casa a calci nel sedere.
- La mamma ha ragione amore mio, non sempre si può ottenere quello che si desidera. E poi cucciolina tra qualche settimana sarà il tuo compleanno. Sono sicuro che arriveranno moltissimi regali.
- No impotta a me, io boglio bambola ola e se non me la compate chiamo il mio  nonnino! Lui dice semple si a me.
- Ci stai forse minacciando Chloe? - cominciai seriamente ad innervosirmi.
- Io boglio bambola! - incroció le braccia a mo di sfida.
- Ho capito che vuoi la bambola ma non puoi averla ok? Gioca con le bambole che hai in camera che sono altrettanto belle.
- Allola io...
- allora tu cosa? Nonno, nonna,  zia e tutto il restante della nostra famiglia è d'accordo con me! - dissi alzando leggermente la voce. Non pianse come era solita fare ma inizió a gridare. 
- SEI CATTIVAAAAAAAAA! NON CI VOGLIO PU PALLARE CON TE!
- Come vuoi... ma la cosa non cambia! Niente bambola e visto che continui a fare la monella ti dico anche che se prima stavo valutando di prenderla per il compleanno ora te lo scordi proprio! - dissi decisa. Ci rimase male e subito cercó le parole di conforto di Killian. Non era abituata a sentirsi dire di no e la colpa di questo era maggiormente di me e killian. Ormai stava crescendo e bisognava iniziare ad insegnarle il valore delle cose.
- Papooo! - piagnucoló raggiungendolo
- Io di ragione alla mamma questa volta! - solo ora, dopo aver ottenuto anche il suo no, si mise a piangere.... credevo avessimo scampato il pericolo lacrime invece era stato solo rimandato. Cercava di impietosirci r devo dire che ci stava riuscendo. Mi feci forza per cercare di ignorarla e con polso fermo la  portai in camera sua.
- Resta  qui e ragiona sui tuoi modi di comportarti.
- da.. da so... sola???? - chiese singhiozzando - no boglio tare da sola. Non mi bolete più bene.......
- Non dire assurdità! Ti vogliamo bene ma devi capire che non puoi rispondere male a me e a tuo padre. Resta qui e ragiona ok? - feci per uscire ma mi bloccai quando sentii un rumore sospetto: nel cercare di correre per raggiungermi la gamba infortunata aveva ceduto facendola cadere. Il pianto si fece più forte e li non potei far a meno che andarle incontro. Mi assicurai che stesse bene dopodiché la rimisi sul letto e le dissi che non avevo cambiato idea: doveva restare in cameretta a ragionare sui suoi comportamenti. Provó ad uscire da lì una decina di volte e ogni volta prontamente io o Killian la riportavamo li. Alla fine si arrese e rimase in camera sua.
Quella punizione secondo voi bastó? Certo che no! Per quella sera si calmó e ad onor del vero ci chiese anche scusa ma il giorno seguente e i due successivi la cosa non fu da meno. Sia lei che Leila iniziarono una cantilena infinita su quella stramaledetta bambola. Ormai anche il solo vedere la pubblicità in televisione mi faceva venire voglia di lanciare qualcosa contro la tv. Ero arrivata al limite.
- Tutte le mie amiche ne hanno una mamma! Perché io non posso averla? Non è colpa mia se i nonni e la zia ci spediscono i regali e non è colpa mia se Chloe è una cafona.
- Leila smettila di rivolgerti a tua sorella in questo modo!
- mah...
- puoi dire quello che vuoi, la situazione non cambia: sono irremovibile! Chiedimi di comprarti vestiti, scarpe, libri, tutto ma non i giocattoli. Sei grande ormai dovresti capire che lo faccio per il vostro bene. Ottenere tutti si nella vita non vi farà mai crescere.
- Uffa però!
- comportatevi bene e forse, e dico forse, un giorno molto lontano potrebbe anche arrivare qualche altro regalo.
- con regalo intendi la bambola?
- no ma di sicuro ci sarà qualche altra cosa che desidererete. Chissà se farete le buone... - quello era l'unico modo per tenerle tranquille e infatti dopo quella frase le bimbe tornarono ad andare d'accordo come i giorni precedenti e iniziarono nuovamente a comportarsi bene... almeno così credevo.
Erano passati su per giù un paio di giorni e l'argomento bambola sembrava fosse cessato. Finalmente potevamo respirare un po' di tranquillità e a rendere piacevoli le giornate ci fu anche l'arrivo a sorpresa di Henry.
- Henry amore mio che bella sorpresa - gli dissi non appena lo vidi varcare la soglia di casa.
- Mamma ciaoooo! Killian!
- Ragazzo mio! Qual buon vento?
- Avevo qualche giorno di pausa e ho pensato di venire a passare del tempo con la mia stramba famiglia ma se non posso rimanere perché Chloe sta ancora male...
- Ma scherzi tesoro? Hai fatto benissimo a venire, Chloe sta molto meglio adesso.
- so che raramente i nonni e l'altra mamma vengono qui a trovarla per via di un possibile contagio.
- lo so... i medici mi hanno detto che potrebbero anche vederla di più ma io non mi fido. Ho rischiato di perderla... è  un miracolo che sia ancora qui con noi; voglio tenerla al sicuro fino a quando tutto non si sarà sistemato al 100%
- hai perfettamente ragione! - mi sorrise - vorrà dire che dormiró da mamma e Robin.
- stai scherzando vero? Ho detto che sono io quella esagerata... se non hai avuto febbre, raffreddori o strani sintomi per più di due settimane non le farà male di certo la visita del suo fratellone preferito!
- Henny Hennyyyyy! - ed eccola la piccola peste di casa che piano piano cercando di tenersi da sola senza l'aiuto del suo inseparabile cagnoline si fiondó su suo fratello facendosi coccolare. Mi commuovo ogni volta che li  vedo insieme: Chloe è letteralmente innamorata di suo fratello e la cosa sembra essere reciproca.
- Ciao piccola combina guai del mio cuore! - le disse prendendola meglio tra le braccia e facendola girare.
- Mi hai poltato un legalo? - chiese speranzosa.
- Chloeeeee! Ancora?? - l'ammonii - pensavo ti fosse bastata la lezione dell'altra sera!
- Mamma tranquilla ci penso io - intervenne Henry per poi risedersi sul divano con la sua sorellina sulle ginocchia.
- Chloe tesoro, la mamma mi ha spiegato che ultimamente la situazione regali sta andando fuori controllo...
- No mi hai pottato niente quindi...- era incredibilmente dispiaciuta
- Certo che ti ho portato qualcosa ma è un regalo in comune con Leila. Dovrete giocarci insieme e sopratutto senza litigare. Il gioco è di tutte e due, non solo tuo.
- Va bene! LEILAAAAAAAA COLLIIIII! Henny legalo! - a quelle parole anche la più grande
si precipitò al piano di sotto, salutó suo fratello e dopo aver ottenuto anche lei la dose sufficiente di coccole insieme alla più piccola aprirono il regalo: Henry era un ragazzo intelligente e anche i suoi regali lo erano, le bimbe ricevettero il loro primo gioco da tavola. Non potevo assolutamente lamentarmi questa volta anche perché visto la tenera età di Chloe molto probabilmente per giocarci insieme, da sole e senza un adulto a supervisionarle, sarebbero dovuti passare almeno un altro paio di anni. Tornando a noi... ho detto che Henry è un ragazzino intelligente giusto? Beh si è intelligente ma è anche molto ingenuo, pende dalle labbra delle sue sorelline e loro questo lo sanno bene infatti nel giro di poco le mie piccole pesti misero in atto uno dei loro malefici piani.

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