L'uragano Chloe

430 17 6
                                    

POV KILLIAN
Se pensate che la battaglie Affrontate fino ad ora fossero state impegnative vi sbagliate di grosso. Niente è paragonabile a quello che stiamo vivendo in questo periodo. Nonostante siano passate già ben due settimane  dalla nascita del nostro piccolo Liam, sua sorella chloe non lo ha ancora accettato in famiglia. Pensate sia solo questo il problema? Magari... e invece no! Oltre a non accettarlo crea disastri a non finire, fa capricci di continuo e come se non bastasse ha iniziato a regredire. Sta facendo di tutto per sembrare più piccolina di quello che è realmente e solo per ottenere le attenzioni mie e di sua mamma. Il linguaggio è quello che è, lo sappiamo tutti, sa parlare bene ma non vuole farlo. Oltre a questo però adesso non vuole più dormire da sola, si sveglia ogni tre o quattro ore insieme a suo fratello cercando di intrufolarsi nel lettone, ha ripreso a fare la pipì a letto e come se non bastasse ha convinto i nonni a comprarle un nuovo ciuccio nonostante io ed Emma fossimo totalmente contrari in quanto impiegammo mesi la prima volta per toglierglielo.  Abbiamo consultato Archie, preoccupati per questo suo modo di comportarsi, ma il grillo ci ha detto che la piccola  non ha nulla che non vada e tutto quello che sta manifestando è una cosa normale per i bambini quando una nuova persona entra in famiglia. Secondo lui bisogna assecondarla il più possibile  e lasciarla agire, solo in questo modo riuscirà ad accettare suo fratello. Sembrerebbe una cosa semplice da mettere in atto vero? È Facile assecondare una bimba di soli tre anni penserete, ma quanto può essere semplice assecondare tua figlia quando zitta zitta tenta di sbarazzarsi di suo fratello?  Ve lo dico io... non è facile per niente. Io e Emma non facciamo altro che tenere gli occhi aperti  ma fidatevi, quattro occhi non bastano con quel piccolo uragano.
- Amore sono a casa! - dissi a mia moglie non appena tornai dal mio turno alla stazione. David non riusciva a coprire entrambi i turni, il suo è quello di sua figlia che era in maternità, così decisi ho deciso di darflinuna mano - Come sta il piccolo Liam? Nessun attentato in corso questa mattina? - domandai anche se conoscevo già la risposta.
- Liam è di sopra che dorme beato e apri bene le orecchie: no! Niente morsi, niente pizzichi niente di niente! - è in questo modo in cui chloe cerca di eliminare suo fratello, a suon di botte. - La nostra piccola terrorista è in soggiorno e giocare tranquilla.
- Sei seria? È Fantastico no? - non potevo credere alle mie orecchie.
- non ho ancora finito! - continuó con un sorriso smagliante che non vedevo da settimane ormai. - Indovina a cosa sta giocando? No no no non indovinare te lo dico io tanto non ci arriveresti mai! Sta giocando  a fare la mamma!
- No! Non ci credo.... Davvero?
- Guarda tu stesso! - mi affacciai nel salottino di casa e la vidi, era vicino al divano con un bambolotto e una carrozzina giocattolo e si divertiva a cullare il suo "bambino" e farlo passeggiare.
- Non credo hai miei occhi! Ha anche ripreso a giocare con le sue carrozzine? Cosa mai le sarà successo?
- Forse come dice Archie assecondandola l'abbiamo aiutata ad accettare la novità. - mi bació e non aspettai un solo secondo a ricambiare. Quel tenero bacio lasció ben presto spazio a qualcosa di decisamente più passionale.
- - Mi manchi amore! - le sussurrai a fior di labbra. - Mi manchi ogni giorno di più. Dormire  accanto a te e non poterti toccare come vorrei mi manda in bestia. - il mio respiro stava diventando corto. Quella donna aveva su di me un effetto devastante.
- Non dirmelo, per me è lo stesso! - mi rispose iniziando un lunga scia di baci che partivano dal mio orecchio  fino al collo. - Ti prometto che se mi sentirò in forma prima di questi odiosissimi 40 giorni io...
- Shhh non dire sciocchezze! Farei l'amore con te anche adesso è vero ma è  giusto aspettare la tua completa guarigione. Sarò un angioletto ma tu non dovrai provocarmi ok? - la vidi dal suo viso decisamente troppo malizioso che stava per rispondermi ma non ne ebbe il tempo, qualcuno ci disturbó...
- Papy tei qui? - e a proposito di angioletti ecco che spunta lei: l'angioletto meno angioletto che c'è; era strano che non ci avesse ancora interrotti.
- Eccola la mia furbetta! Che stavi facendo di la? - le chiesi prima di darle un tenero bacio sulla sua guanciotta.
- Tocavo con il mio bimbo ma lui caduto giù! Mi aiuti? - vidi Emma trattenere a stento una risata.
- Il dovere di "nonno" ti chiama, che stai aspettando... corri! - mi prese in giro. Seguii Chloe verso il soggiorno e vidi la sua piccola carrozzina ribaltata sugli ultimi tre gradini della Scalinata.
- Bitto? È caduta giù! - sembrava triste.
- Come è finita per le scale amore?
- Non lo to. È glave? Ha la bua il mio bimbo?
- No Amore ha è nulla, è  stato un incidente, può succedere - presi il bambolotto - il tuo piccolino sta benone hai visto? Dai prendi le tue cose e  torna a giocare. - Non se lo fece ripetere due volte, prese i suoi giocattoli e tornò al suo lavoro: distruggere casa con qualunque cosa le andasse a tiro. La osservavo meravigliato, sembrava  essere tornata finalmente in se; invece mi sbagliavo. Il gioco che stava facendo poco prima era solamente una prova generale di quello che avrebbe combinato dopo.
Nel pomeriggio Snow, David e Regina vennero a farci visita come accadeva ormai ogni giorno dall'arrivo di Liam, il piccolo per loro sfortuna stava facendo il riposino così, nell'attesa che si svegliasse, ci sedemmo sul divano per chiacchierare un po'. In casa regnava il silenzio: Henry era tornato a Boston, Leila era a giocare da Gideon e Chloe fino a due secondi prima era in cucina a fare merenda. Sapevo che quel silenzio nascondeva dietro di se qualche disastro e in mente mia credevo di essere pronto a tutto: "tutto" tranne a  quello che vidi poco dopo.
- CHLOEEEEEEE NOOOOOOOOO! - sentii improvvisamente Regina gridare e contemporaneamente indicare le scale. Quello che vidi mi lasció senza parole. Chloe aveva preso la carrozzina di suo fratello e camminando camminando aveva preso la direzione delle scale. Se non fosse stato per i riflessi pronti di mia moglie,che subito dopo l'urlo di Regina si voltò e usó la magia per bloccare la caduta di entrambi i bimbi, molto probabilmente quel pomeriggio sarebbe finito in tragedia.
- CHE DIAMINE TI E' PRESO SI PUÒ SAPERE!?! - Emma corse verso sua figlia e la sgridó senza troppi giri di parole, non avevo mai visto Emma rimproverare Chloe in quel modo ma è anche vero che questa volta la piccola aveva superato se stessa e il rimprovero se l'era  meritato tutto.
- Papy... papy ha detto che non tuccedeva nulla! - si giustificò impaurita da sua madre.
- MA PERCHE DEVI PRENDERE TUTTO ALLA LETTERA! TUO PADRE PARLAVA DEI GIOCATTOLI CHLOE? DEI GIOCATTOLI, NO DI TUO FRATELLO. CHE VOLEVI FARE È?
- Mamy io...
- POTEVI FARLI MALE LO CAPISCI? POTEVI... - stava per aggiungere che avrebbe potuto farsi male anche lei ma la bimba non le fece finire la frase.
- TU BENE A LUI! SOLO A LUIIIIIIIIIIII! - le rispose a tono dopodiché scappó a rifugiarsi nella sua camera. - vidi Emma respirare a fatica per lo spavento.
- Non prendertela per quello che ha detto amore! È solo gelosa. - provai a consolarla un po', immaginavo che oltre allo spavento era rimasta ferita da quello che pensava sua figlia.
- Se non li avessi fermati si sarebbero ammazzati tutti e due Killian! CAPISCI LA GRAVITÀ DELLA COSAAAAA? - scoppió in lacrime. Aveva ragione! Quel gesto, dettato dall'impulso e dalla gelosia, avrebbe potuto ripercuotersi anche su colei che aveva messo il piano in atto.
- Eiii... vieni qui! - l'abbracciai. - troveremo il modo per farle passare la rabbia che ha dentro, vedrai che non sarà per sempre così. Non siamo di certo le uniche persone che hanno a che fare con questo problema. Tutti i bambini sono gelosi dei loro fratellini e tutti prima o poi cercano, anche se inutilmente, di farli fuori. Mia madre mi ha raccontato che Liam ha cercato di buttarmi in mare quando sono nato: ma lui a differenza di Chloe che ha tre anni ne aveva sette. Rispetto a lei era grandicello e capiva benissimo cosa stava facendo.
- Davvero????
- Te lo giuro. Quello che voglio dirti è che la gelosia è normale e i suoi tentativi di farlo fuori non sono dovuti al fatto che abbiamo una piccola serial killer in casa - riuscii a strapparle un minuscolo sorriso - Chloe è piccolina e agisce senza pensare alle conseguenze dei suoi gesti.
- Fortuna che non ha usato la sua magia allora....
- E' già! Siamo stati fortunati.
Verso sera, dopo essersi spupazzarti per bene  il loro "piccolo principe" come erano soliti chiamarlo, i nostri parenti andarono via e Emma ne approfittó per andare in camera di chloe per provare a fare la pace con lei. Quella sera la bambina si era rifiutata di mangiare, aveva preso il suo ciuccio e senza degnarci neanche di uno sguardo andò dritta in camera sua. La trattativa per il tanto atteso trattato di pace duró più di un'ora ma alla fine Emma ne uscì vittoriosa e per ringraziare la sua piccolina per la pace concessa le permise per una notte di dormire nel lettone con mamma e papà.  Nella nostra camera ci sarebbe stato anche suo fratello, quindi onde evitare  gelosie inutili ed essere tranquilli fummo costretti a fare una piccola modifica alla stanza. Per la nascita di Liam ci era stata regalata una culla ultima generazione con due funzionalità.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora