Tornare bambino

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POV EMMA.
Amo Killian più della mia stessa vita, tutti in città lo sanno. Siamo agli occhi di tutta la comunità la coppia perfetta... la famiglia perfetta, ma come tutti anche noi abbiamo le nostre piccole divergenze. Killian non è assolutamente un marito difficile da gestire, anzi: è adorabile, collaborativo e passionale. Ha soltanto un difetto: è geloso marcio. Da una parte è una cosa bella sapere che il tuo uomo è geloso di te ma dall'altra è snervante sopratutto quando avresti bisogno di parlare con lui ma eviti di farlo per paura che possa uccidere qualcuno. È si... ultimamente ho un piccolissimo problema da gestire che gradirei condividere con lui ma non posso farlo. Non credo capirebbe fino in fondo la situazione e sono sicura che se lo venisse a sapere farebbe di certo qualche stronzata.

- Buongiorno amore mio! - lupus in fabula. Killlian era appena entrando in cucina con la nostra piccola malaticcia per farle fare colazione. Chloe stava migliorando giorno dopo giorno ma era ancora condannata a restare in isolamento fatta eccezione una o due visite il fine settimana da parte dei suoi e nonni e i suoi zii.
- Tao mammina! Ho fame!
- Hai fame???? - chiesi sorpresa visto che ultimamente faceva un sacco di capricci per mangiare - Mamma ti prepara subito qualcosa ok? - la feci sedere sulla sua sedia e mi misi a preparale il latte con i cereali, nel mentre Killian mi si avvicinò:
- Ti aspettavo per cena ieri, come mai hai fatto così tardi?
- Ho avuto un problema con la macchina e mi sono dovuta fermare dal meccanico per farla controllare, lì ho incontrato Marco e mi sono fermata qualche minuto a salutarlo. Mi dispiace non averti avvisato ma non volevo ti preoccupassi per nulla.
- Avevi paura di una scenata di gelosia? Tranquilla non sono gelosa di Marco, è di suo figlio che sono particolarmente geloso - rise ma il punto era prorpio quello... se avesse saputo cosa fosse successo la sera precedente e i giorni addietro molto probabilmente non si sarebbe limitato a  scenate di gelosia.

Tutto è iniziato qualche giorno fa, ero in ospedale per far leggere le ultime analisi di Chloe a whale, visto che il medico di mia figlia era in ferie, quando incontrai August. Non vedevo il mio migliore amico da mesi ormai vista  la situazione di Chloe quindi andai a salutarlo. Sembró felice di vedermi; mi disse che era un momento buio della sua vita, che stava riniziando a trasformarsi in burattino e che stava cercando una soluzione per porre fine a questa cosa. Gli chiesi come fosse possibile che questo accadesse e lui mi rispose che aveva combinato un casino di cui non voleva parlare neanche con me. Non lo forzai... poverino stava già male di suo, non mi andava di infliggergli altro dolore parlando di cose di cui non gli faceva piacere. Restammo lì in sala d'attesa a parlare per un po' del più e del meno dopodiché tornai a casa. Da quel giorno August non fece altro che chiamarmi... siamo partiti da una chiamata o un paio di sms al giorno al quale ho sempre risposto fino ad arrivare ad un minimo di 40 sms e 15 chiamate se siamo fortunati. Per quanto gli volessi bene in quel momento avevo altro a cui  pensare e di conseguenza non stavo tutta giornata attaccata al telefono, molte chiamate le rifiutavo quindi non sapevo cosa volesse. Per quanto riguarda i messaggi invece era più semplice quindi quando avevo un momento  libero mi aggiornavo. Non erano tanto diversi l'uno dall'altro ma erano strani e sopratutto non erano da lui. In questi messaggi non faceva altro che chiedermi di vederci, mi supplicava quasi, ma a ogni mia risposta negativa, in quanto non potevo uscire di casa com Chloe in quelle condizioni, o ci rimaneva male o si arrabbiava e mi insulta. Volevo evitare di dirlo a Killian, sapevo già come avrebbe reagito: di sicuro sarebbe arrivato fino a casa sua e lo avrebbe riempito di mazzate. Ecco perché ieri quando ho incontrato Marco mi sono fermata a parlare con lui: gli ho chiesto di August... se sapesse cosa stesse passanso nella testa di suo figlio ma a quanto pare quel poverino non ha saputo darmi ulteriori indicazioni. Mi confermò solamente quello che sapevo già.

- Eiii amore? Che c'è, ti sei imbambolata? - Mi riporto alla realtà Killian... - Non so a cosa stavi pensando ma quella piccina alle nostre spalle sta morendo di fame!
- Hai ragione scusa! - gli diedi un bacio sulle labbra per poi prendere la colazione della mia piccola e portarla al tavolo. La trovai con le manine davanti agli occhi - Che fai signorina? - le chiesi
- Hai dato un bacino a papà! - Rispose guardandomi
- E allora? Lo sai che mamma e papà si danno i bacini.
- Papo ha detto che io no bedere quando le pertone si danno bacini pecchè non debo diventale come loro.
- Sul serio Killian? - chiesi scioccata.
- Che c'è! Non sarà di certo meno intelligente senza dare baci!
- Non dare ascolto al tuo papà piccola mia. Tieni mangia! - lasciai la bambina con Killian e andai al piano di sopra a controllare gli altri due e sistemare casa; con il fatto che stavamo uscendo poco e niente casa nostra era 24h no stop invasa da bambini e questo significava solamente una cosa: il caos regnava sovrano. Proprio mentre sto per mettermi seriamente a lavorare ecco un'altra chiama sempre da lui: August. Non rispondo e come di consueto ecco il solito messaggio... forse questa volta fu addirittura più crudele di tutti gli alti:

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora