Miglioramenti

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POV KILLIAN.
Finite le festività natalizie e superato l'ennesimo viaggio nel tempo, io e mia moglie tornammo ad occuparci della situazione di Chloe: sia di quella fisica che di quella psicologica. Avendo affrontato un viaggio temporale e essendo stata a contatto con persone che per quanto di famiglia erano comunque dei perfetti estranei a livello di informazioni sanitarie, decidemmo di anticipare la visita fissata per il 15 Gennaio al 10 sperando che la piccola Chloe potesse finalmente essere considerata a tutti gli effetti guarita e fuori periocolo. Forse sarebbe stato meglio aspettare qualche giorno in più per ottenere un resultato del tutto positivo ma Emma aveva insistito per paura che la piccola potesse aver preso qualche infezione durante quel viaggio.
Andammo a svegliarla molto presto quella mattina e dopo le consuete coccole per evitare che si stranisse, Emma le fece fare colazione e la vestì. Eravamo pronti ad andare.
Raggiungemmo l'ospedale dove era in cura da ormai da otto mesi e aspettammo il nostro turno. Qualche minuto prima di entrare in sala visite Emma venne convocata da un'infermiera per firmare dei documenti riguardanti nostra figlia quindi toccò a me accompagnare la piccolina dentro quando il medico ci annunciò. Sembrava tranquilla, come sempre del resto. Si era sempre fatta visitare senza troppi convenevoli e quindi ero tranquillo anche io. Purtroppo però quel giorno la piccolina cambiò atteggiamento e proprio mentre la presi in braccio per stenderla sul lettino visite ecco che iniziò a fare il diavolo a quattro piangendo e gridando che voleva la sua mamma li con lei.
- Amore, la mamma è qui fuori, arriverà presto ok? Tranquilla. - le dissi dolcemente cercando di tenerla ferma per paura che cadesse dal lettino.
- Boglio andare da mamyyyyy. No boglio tare qui. Pottami bia!!!!!
- Dobbiamo prima fare la visita tesoro... poi torneremo a casa!
- No... ola! - non c'era verso di tenerla buona. Non sapevo davvero cosa fare, ero completamente impreparato a tutto quello.
- Provo io se non le dispiace - disse il medico facendosi avanti. Non ero riuscito io a calmarla che ero suo padre come pensava di poterci riuscire lui che per lei era comunque un mezzo estraneo? - Chloe ti ricordi di me vero? Sono il tuo dottore, quello simpatico. Sono quello che ti ha fatto giocare con il cagnolino per aiutarti a guarire.
- Lo to chi tei! No tono tupida. - rispose acida.
- Piano con le parole Chloe ne abbiamo già parlato. Quella parolina devi eliminarla dal tuo vocabolario hai capito? - l'ammonii - chiedi scusa al dottore.
- No! Boglio andale via! No boglio tale qui e boglio mammaaaaaaaaaaaaa!
- Aspetteremo la tua mamma per la visita te lo prometto ma almeno posso pesarti e vedere di quanto sei cresciuta in questo ultimo periodo?
- No! Tu cattivo!
- Ma come, ti stavo simpatico un tempo... Dai, non fare la timida, vieni con me. - riuscì a prenderla in braccio per portarla sulla bilancia ma quello che ottenne fu un isterismo in piena regola. Pianse talmente forte che neanche due minuti dopo Emma era già li!
- Che diavolo succede! - esclamó spaventata per quel pianto e con il fiatone visto che molto probabilmente aveva corso per raggiungerci - Chloe tesoro che succede? - la bambina in un momento di esitazione del medico sfuggi al sua presa e corse da Emma.
- Andiamo bia mamy! Io no boglio tale qui! - capì al volo il motivo di quel pianto: capricci, solo stupidi capricci.
- Lo sai perché siamo qui tesoro, ne abbiamo parlato ieri sera. Cosa c'è che ti spaventa è ? Sei sempre venuta con il sorriso da questo dottore, cosa sono tutti questi lacrimoni oggi?
- Ho... ho Paula!
- Paura? E di cosa? Non ti fa nulla, ti guarda solamente.
- Di quel coso! - indicò la bilancia.
- Hai paura di quella? - annuì - Ma non fa nulla, devi solo salirci sopra e giocare alla bella statuina. Starò vicino a te per tutto il tempo ok?
- NO!
- Chloe, il dottore deve visitare anche altri bambini oltre a te, non possiamo fargli perdere tutto questo tempo.
- Andiamo bia allola. - rispose con fare ovvio tentando di raggiungere la porta.
- Mi sto arrabbiando principessa. - le disse Emma prendendole la manina - Forza, andiamo a pesarci.
- No no no! - ricomincio a piangere e a quello aggiunse anche un'ulteriore serie di capricci. - boglio il ciuccio! - esclamò singhiozzando.
- Vuoi cosa? - chiese Emma sorpresa da tale richiesta.
- Il ciuccio!
- Chloe non non prendi il ciuccio da anni ormai.
- TIIII! LO BOGLIO, LO BOGIOOOOOOOOOO!
- Eiii calmati signorina! Anche se volessi dartelo non potrei, non ce l'ho! Ma chissá, magari se farai la brava e ti farai visitare...
- Nella bolsa. È nella bolsa! - disse e corse a prendere la borsa di Emma per frugare al suo interno. Ne tirò fuori un ciuccio bianco e azzurro. Lo conoscevo benissimo, era di suo fratello, deve averglielo di sicuro rubato.
- E questo? - le domandò Emma non appena la piccola, vittoriosa, glielo mostrò
- Miooo!
- No, non è tuo!
- Ti mio! - era inutile girarci intorno e quello di sicuro non era neanche il luogo più adatto per farlo. Lasciammo che la piccola tenesse il ciuccio di suo fratello e improvvisamente si calmò. Ne approfittammo per farla visitare e anche se qualche altro piantarello, per via delle analisi e della puntura che le fece ci fu, per il resto la visita andò bene. Risultato? Le difese immunitarie di Chloe avevano superato di gran lunga la soglia minima e poteva essere finalmente considerata guarita a tutti gli effetti. Tirammo tutti un sospiro di sollievo, finalmente l'incubo era finito e avremmo finalmente potuto tornare a condurre una vita normale.
- Quindi mi sta dicendo che non siamo più vincolati... - chiese ulteriore conferma Emma.
- Diciamo di sì, ma visto che ormai siamo quasi a metà gennaio opterei per finire il mese e poi riprendere a pieno la vostra vita. Questo non implica però la reclusione completa, sarei veramente crudele se lo proponessi. La bambina potrà ricevere visite senza dover necessariamente aspettare una settimana tra una e l'altra. Partirei con gli adulti per il momento, i vostri parenti per essere specifici, poi se come presumo non ci saranno ricadute proseguirei a fine mese con i suoi amichetti e con l'ingresso all'asilo.
- Ai sentito amore? È tutto finito, tra pochi giorni potrai tornare a scuola a giocare con i tuoi amichetti. Sei contenta? - le dissi.
- Io... boglio tocale al pacco tocchi pelò. - rispose ignorando la mia domanda
- Tra qualche giorno ti prometto che ti ci porterò ok? - lo sguardo della piccola si intristì di nuovo, avrei voluto consolarla ma il suo medico mi anticipò.
- Non servirà attendere molto. Se mi prometti che per i prossimi venti giorni non farai capricci per il voler giocare fuori, potrei anche darti come ricompensa per essere stata brava il permesso di giocare al parco proprio questo pomeriggio!
- Dabbelo? Potlò giocale con i bimbi?
- Si! Però devi promettermi che poi fino a fine gennaio sarai una brava bambina.
- Ti lo plometto ! Mamy andiamo al pacco?
- Se il dottore ha detto di sì non vedo perché non dovremmo.
- EBBIBAAAAA! - gridò tutta felice.
- Grazie dottore, grazie davvero per tutto. Ha salvato la vita di nostra figlia, non smetteremo mai di esserle riconoscente.
- Ho fatto semplicemente il mio dovere. - sorrise - Cosa dire signori Jones: È stato un vero piacere conoscervi ma spero vivamente di non rivedervi più da queste parti! - lo speravamo tutti. Uscimmo finalmente dall'ospedale e ci mettemmo in marcia per tornare a casa. Mia moglie non parlò per tutto il viaggio, era intenta a scrivere al cellulare, Chloe al contrario era logorroica e non fece altro per ben due ore che gioire  di poter finalmente andare al parco giochi. Pensate che la cosa finì non appena tornammo a casa? Assolutamente no! Li iniziò la parte peggiore ovvero quella di convincerla a mettersi a tavola e mangiare. Non voleva saperne, le si era praticamente incantato il disco. Esisteva solamente la parola parco giochi nel suo vocabolario.
- Boglio andale ola!
- Ora devi mangiare! - le dissi io. - Andremo oggi pomeriggio.
- NO NO NO! Boglio andale ola!
- Ora non si può Chloe e se continui così non ti ci porto neanche questo pomeriggio. - non lo avessi mai detto. La mia piccola principessa si teasformò completamente lasciando spazio a una bimba che non avevo mai visto.
- TU TEI CATTIBO! Hanno lagione gli altri! Tu pilata cattivo. Pia pinta di essele buono. A me no vuoi bene e... e io no boglio bene a teeeeeeee! - scappò dalla cucina e corse in camera sua. La raggiunse Emma ma quando tornò al piano di sotto la piccola non era con lei. Mi disse che aveva continuato a inveire contro tutti, lei compresa,  e che si era messa sotto le coperte girarata verso il muro come a far finta che non ci fosse nessuno in stanza con lei.
- Stiamo superando ogni limite tesoro non so se te ne rendi conto. Non era così e non voglio che lo diventi. Ogni giorno è sempre peggio. Sarà una fase, sarà quello che vuoi ma questa storia deve finire. Dove'è la bambina angelica e sorridente che abbiamo messo al mondo 4 anni fa?
- È scomparsa esattamente un anno e qualche mese fa quando le abbiamo annunciato l'arrivo del bambini numero 4. Facci caso è così capricciosa da allora.
- Dobbiamo fare qualcosa però! Ormai Liam ha quasi un anno, non può continuare ad essere gelosa di lui. Fosse una gelosia leggera pure pure ma qui la cosa si sta ripercuotendo anche su altri fattori...
- Lo so, ho pensato infatti di parlarne con Hopper. Pensavo di farle riprendere le sedute che siamo stati costretti ad interrompere per via della sua malattia. La stava aiutano ricordi? Qualche progresso lo aveva fatto.
- Credo sia la soluzione migliore, ora vado di sopra a parlarle, se vuole andare al parco dovrà prima mangiare. Non pensasse di aver vinto!
- Killian tesoro, aspetta un secondo per favore. - mi voltai verso di lei- Ecco... potrei non essere d'accordo. - sospirò - Vedi... non voglio che si stranisca ulteriormente e se andrai su sai anche tu che succederà questo.
- Cosa proponi di fare allora?
- Beh... pensavo di far mangiare Liam, chiamare mamma per controllarlo e portare Leila e Chloe al parco.
- Quindi vorresti dargliela vinta anche questa volta.
- E la sua prima giornata al parco dopo otto mesi Killian... come possiamo non concedergliela?
Sbuffai. - Credo che con Hopper non dovrebbe parlarci solo Chloe ma anche tu!
- Io?
- Si tu! Forse non te ne rendi neanche conto, ma se non la smetterai di dargliele tutte vinte quella bambina si trasformerà in una viziata di prima categoria!
- Ah la pensi così? È colpa mia adesso?
- Si lamenta che non vuole mangiare da sola e tu l'aiuti, non vuole che tu faccia il bagnetto al suo fratellino perché altrimenti stai sola con lui e allora tu glielo fai contemporaneamente, non vuole dormire nel suo letto e la porti in camera da noi...
- la storia del dormire è differente e lo sai anche tu... - si riferiva al fatto che la piccola ogni tanto, ma sempre più frequentemente, faceva pipì a letto.
- Beh le altre cose sono esatte però... secondo me dovresti....
- Stop! Non aggiungere alto va bene così! La colpa è mia! scusami Killian, scusami veramente tanto se sto cercando di mettere mano al casino che tu hai combinato! - non voleva essere una critica la mia ma dal modo in cui mi rispose capii che lei l'aveva presa come tale.
- Io? E cosa avrei fatto io? - non capivo.
- ti sei divertito a mettermi incinta Killian ecco cosa hai fatto. E forse lo hai fatto di nuovo! Prova a salvarla tu la situazione con Chloe se questo dovrebbe risultare vero! Vediamo se sarai più bravo di me.
- Emma...
- Zitto! non voglio sentire altro. - si allontanò anche lei. Bene, due delle donne della mia vita erano arrabbiate con me! Wow... Un vero record.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora