Un matrimonio da salvare

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POV EMMA
- Spiegami come accidenti hai fatto! - mi disse Regina uscendo dal camerino dell'ennesimo negozio di abiti da sposa che avevamo visitato.
- A fare cosa? - chiesi non capendo a cosa si riferisse.
- A trovare l'abito giusto! Sono settimane che giriamo e niente da fare, non c'e nulla che mi convinca o che mi piaccia sul serio. Di questo passo ci andrò in pigiama all'altare.
Sorrisi nel vederla per la prima volta nella sua vita senza filtri. Ha sempre cercato di fare la dura e la sostenuta ma adesso non può far altro che essere una normale ragazza emozionata per l'evento e in preda al panico.  - Non dire sciocchezze, troverai quello giusto,  ne sono sicura. - cercai di tranquillizzarla.
-  A si? E quando avverrà questo miracolo? - Sprofondò su una delle comode poltroncine che l'atelier metteva a disposizione. - Tutte quelle che ho sentito non fanno altro che dire che l'abito giusto lo riconosci nell'istante in cui vedendolo ti emozioni e piangi come una fontana. Dico io... ma perchè si inventano queste cretinate?
- Non sono affatto cretinate Regina, succede sul serio!
- Vorresti dire che tu, la salvatrice, la ragazza più testarda che conosca, ha pianto quando ha trovato il suo abito da sposa?
- Come una bambina proprio! - dissi ripensando a quell'emozionante momento. - Non disperare,  lo capirai immediatamente quando lo troverai, fidati di chi ci è già passata.
- Lo spero...
- Parlando d'altro, spiegami una cosa: come mai hai deciso di sposarti adesso che siamo ancora in pieno inverno? Non eri tu quella che amava le calde temperature? Ho comprato un abito a dir poco meraviglioso per la cerimonia, morirò dal freddo a causa tua! - mi lamentai giocosamente facendola ridere... era tesa, aveva bisogno di distrarsi un po'.
- Tranquilla, non congelerai. Sono sicura che il tuo focoso pirata sarà più che felice di riscaldarti nel caso ne avessi davvero bisogno; e comunque, ho scelto questa data perché coinciderà con un evento davvero molto speciale!
- Ah si? E di che evento si tratta? Non sarà la ricorrenza di qualcosa che al momento mi sfugge vero? Lo sai meglio di me non sono assolutamente portata per le date!
- Nessuna ricorrenza che ci riguarda da vicino, sarà semplicemente una giornata molto particolare per la nostra cittadina... un giorno diverso da tutti gli alti oserei dire... un giorno che mai fin'ora si è visto a Storybrooke.
- Ah si? E cosa succederà di così eclatante? Pioveranno ciambelle dal cielo per un rarissimo allineamento di pianeti? - scherzai.
- Si e no! - rispose facendomi smettere immediatamente di ridere. - No... non guardarmi come se fossi impazzita - rise per il mio sguardo confuso - Non pioveranno ciambelle volanti questo mi sembra scontato, ma ci sarà un particolare allineamento di pianeti. Capita ogni 200 anni tipo... ne ho sempre sentito parlare nella foresta incantata ma non ho mai avuto possibilità di vederlo con i miei occhi... nessuno di noi a dire il vero; forse giusto tuo marito, se non era troppo impegnato a dare la caccia a Gold.
- E cosa accadrà di così tanto speciale con questo allineamento? L'idea delle ciambelle che piovono dal cielo non mi sarebbe dispiaciuta per niente sai? Al solo parlarne mi è venuta fame! - la vidi alzare gli occhi per aria.
- Non ti smentisci mai!  Comunque, questo strano allineamento porterà all'assenza della magia per ben due o tre giorni! Non funzionerà nulla, neanche le pozioni già pronte all'utilizzo. Saremo una qualsiasi normale cittadina. - sorrise entusiasta. Ma solo a me sembrava una notizia poco piacevole? Se fino a qualche secondo prima me la stavo ridendo alla grande ecco che a quella notizia cambiai subito espressione.
- È una catastrofe non una cosa bella... REGINA! - esclamai stupida. - Cambia immediatamente data!
- E perché mai scusa? Non eri tu quella vissuta senza magia e che voleva far crescere i suoi bambini nella maniera più normale possibile? Cosa c'è che ti sconvolge al tal punto? - chiese non capendo la mia improvvisa reazione.
- Quello che hai detto fino a poco fa, ovvero la paura che qualcuno possa interrompere le tue nozze. - risposi come fosse la cosa più ovvia di questo mondo - Mi spiego meglio: sono sicura che non accadrà nulla di male, ma nel remoto caso in cui succedesse sul serio qualcosa come pensi che potremmo difenderti? Non puoi aver paura di essere attaccata e allo stesso tempo essere consapevole che in quel giorno non ci sia uno straccio di magia in giro. È da pazzi! - provai a farle capire il mio punto di vista.
- Lo faccio proprio per questo motivo Emma: zero magia, minore possibilità di attacco! - provai a replicare ma prontamente mi anticipò - No! Non sprecarlo neanche il fiato: nulla mi farà cambiare idea.
- D'accordo, come vuoi... ma sarò costretta a portarmi una spada piuttosto che una borsetta! - dissi ormai rassegnata - Mmh... ora che ci penso: non ho una spada che si intoni al mio vestito... uff! Lo sapevo io che erano meglio le ciambelle volanti! Il cibo non tradisce mai!
- Pappaaaaa pappaaaa! - ed ecco che il piccolo Liam ci comunicò di essere sveglio dandomi pienamente ragione.
- Hai visto? Anche a tuo nipote piace di più l'idea delle ciambelle. Cambia idea Regina, fidati... è meglio essere previdenti. Pensaci... se ci fosse un tavolo da sistemare all'ultimo momento, se il fioraio sbagliasse l'addobbo? Con la magia potremmo porvi rimedio tempestivamente ma così....
- Emma! Come mi hai tranquillizzato tu prima lo farò io adesso con te: andrà tutto bene. E poi cavolo Swan sembra quasi che ti stia sposando tu! - rise facendo ridere anche me.
- D'accordo argomento chiuso! Ma la spada me la porto dietro sul serio. - precisai. - Ora andiamo però che si sta facendo tardi, lascio Liam da mamma così lo fa mangiare e noi nel mentre ce ne andremo in un altro atelier sperando che Chloe e Leila non inizieranno a fare i diavoli a quattro pur di venire con noi. - c'era un motivo preciso per cui avevo deciso di non portarle con me ne quella mattina ne nei giorni a venire. Un motivo semplicissimo: le avevo portate con noi nel primo atelier che visitammo... beh per poco non ci cacciavano a calci nel sedere. I miei due diavoletti, più entusiaste che mai nel vedere per la prima volta tutti quegli abiti da sposa, iniziarono a corre a destra e a manca per tutto il locale toccando con le loro manine tutti gli abiti esposti. Fin qui ancora tutto bene; la cosa che mandò su tutte le furie la responsabile del negozio fu quando, convinte di aver trovato il vestito perfetto per la loro zia, vestito a dir poco orrendo vorrei specificare, si arrampicarono su dei divanetti bianchi con tanto di scarpine, con l'intento di spogliare il manichino e portare il vestito a Regina. Sarei voluta sprofondare, mi ero tanto raccomandata e invece? Ahh...sarebbe stato da metterle in punizione ma non lo feci. Perchè?  Per il semplice fatto che Regina era resa come una corda di violino quel giorno e quella piccola comica scenetta la fece rilassare un po'.
- Un altro atelier? Senza appuntamento? - domandò destandomi dai miei pensieri.
- Cosa? Ah.. si l'appuntamento. Certo che lo abbiamo, l'ho preso io!
- Mah...
- Lo so, lo so, sono una donna molto perspicace!
No, sei montata il che è diverso! - scoppiammo a ridere e prendendo tutte le nostre cose uscimmo dal locale, passammo da casa di mia madre per lasciare Liam dopodichè dritte al secondo appuntamento della giornata. Trovammo il vestito? Certo che no! Impiegammo quattro giornate per riuscire in quell'intento ma alla fine il vestito da sogno e la mia amica si incontrarono e come immaginavo fu amore a prima vista. Dove lo trovò? Esattamente nell'atelier dove presi il mio. A pensarci prima ci saremmo risparmiate un sacco di energie.
Per festeggiare la riuscita della sua ricerca ci invitò tutti a casa sua e visto che mancava poco più di una settimana al grande giorno, subito dopo cena, mentre gli uomini di casa guardavano una partita alla tv, noi donne, bambine comprese, aiutammo la futura sposa a ricapitolare il tutto.
- Abito trovato, fedi ritirate,Musiche scelte, addobbi confermati, bomboniere pronte, tableau pronto... direi che a parte l'ultimo incontro con Granny per l'assaggio del menù ufficiale direi che è tutto pronto. - disse mia madre elencanto tutti i punti sulla lista che avevamo precedentemente creato.
-  Accidenti! Quasi dimenticavo! - esclamò la sposina facendomi saltare in aria dallo spavento.
- Che succede? - chiesi sperando di non aver dimenticato nulla.
- Aspettatemi qui, torno subito. - la vedemmo correre al piano di sopra e scendere qualche minuto dopo con tre grandi pacchi tra le mani.
- E quelli? Cosa sono? Altri regali di nozze che non hai ancora aperto?
- No, molto meglio...  è un piccolo ringraziamento a te Emma, senza di te non credo che sarei mai riuscita ad organizzare tutto questo. Sei stata indispensabile e siccome so che non ti piacciono i regali ho ben pensato di farne uno ad ogni tuo marmocchio. Questo  è per te Leila - gliene consegnò uno- Questo è per la mia piccola Chloe... e questo - consegnò l'ultimo pacco a me - è per il principino di casa, ma visto che è ancora troppo piccolo per poter capire forse è meglio se lo apri tu. Esitai un pochino prima di aprire il pacco che avevo difronte, non avevo fatto nulla di speciale a dire la verità se non accompagnarla e supportarla e non mi sembrava giusto che avesse fatto dei regali ai bambini per ringraziarmi, ma purtroppo non ebbi il tempo di dire o fare  nulla che le mie bambine attirarono la mia attenzione mostrandomi il regalo in questione e facendomi capire il perché di quei regali. Al loro interno, o almeno in due di loro, quelli delle bambine, vi erano due vestiti da damigella color azzurro chiaro con tanto di strascico. Erano a dir poco meravigliosi.
- Mamma apri il pacco di Liam, vediamo cosa c'è dentro! - mi incitò Leila non togliendo le mani dal suo prezioso vestito.
- Ti mamyyyyyy. - continuò l'altra. Le feci contente e aprii anche il pacco di Liam... Regina non aveva badato a spese. Aveva preso per il mio piccolino un completo: gilet, pantaloni, camicia e papillon tutto rigorosamente grigio, nero e bianco. 

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora