Il momento della verità ( quarto mese)

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POV EMMA
Ed eccoci giunti al famigerato quarto mese, il mese tanto atteso da molte giovani mamme: il mese in cui comincia a vedersi la pancia, in cui finalmente puoi comunicare la notizia a tutti in quanto i pericoli per il bambino dovrebbero bene o male essere spariti, il mese in cui la nausea mattutina smette di tormentarti... o meglio smette di tormentare tutti tranne me. La mia nausea sembra essere perenne e non si limita esclusivamente alla mattina. A parte questo piccolo inconveniente posso dire che se i primi tre mesi per me sono stati difficili sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo, questo quarto dovrebbe essere differente... più facile anche: quasi tutti i miei parenti sanno già della gravidanza e ne sono tutti entusiasti, addirittura Leila è felice, cosa che minimamente mi aspettavo... resta solamente una persona a cui comunicare il lieto evento, quella apparentemente più semplice ma in realtà più complicata: Chloe, la piccola di casa. Ormai è giunto il momento di dirglielo, killian non fa altro che ripetermelo ogni sera ma anche se so che ha perfettamente ragione io ancora non mi sento pronta. "È una bambina che vuoi che sia?!?!" Continuano a ripetermi tutti ma io penso di conoscerla un pochino meglio degli altri: Chloe è una bambina sensibile, forse un po' viziatella cosa che non commetteró di certo con il futuro nascituro, ma pur sempre sensibile. La mia paura più grande è che possa sentirsi abbandonata e credetemi io so quanto è dura convivere con un pensiero del genere.

- Allora? Che ne dici? - la voce di Killian mi riportó alla realtà.
- Ehhh... si! Credo.... - rispondo non sapendo minimamente di cosa stesse parlando.
- Non mi stavi ascoltando vero?
- Ero distratta scusami... pensavo a Chloe.
- Propio di questo stavo parlando, ti domandavo se per te andava bene comunicargli la notizia domani mattina tanto è sabato e non ha scuola.
- Do... domani mattina??? Killian io vorrei almeno prepararmi mezzo discorso di senso compiuto prima...
- Un discorso di senso compiuto per una bambina di tre anni? Ti semplificherò la vita tesoro: chloe è piccola, le basterà una semplicissima frase come:" amore la mamma ha un fratellino o sorellina nella pancia."
- La vuoi mandare in analisi per caso? No tesoro è fuori discussione essere così brutali. Dovremmo trovare un modo carino e semplice per farglielo capire tipo.... non so, ad esempio.... - ero priva di idee e lui continuava a fissarmi - Ok ora non mi viene nulla in mente, ci penserò è appena sarà il momento glielo diremo.
- Hai tempo per pensarci fino a domani mattina....
- Non ti ho detto mica di sì prima.
- O si che lo hai fatto, quando eri soprappensiero.
- Mah... ma questo non è giusto!!! - lo vidi alzarsi con il suo sorrisetto sotto i baffi e andare in cucina - Killiannnnnnn!!!!!!!!
- Amore devo assolutamente darti un ultimatum altrimenti fosse per te glielo diresti durante il parto. Poi altro che analisi.... è deciso domani parleremo alla nostra bambina.
- Possiamo farlo insieme almeno?
- Certo che sì! Tranquilla amore andrà tutto bene.

Pensai tutta la notte a quel "andrà tutto bene" e posso assicurarvi che mai notte fu più breve, nel giro di poco si fece giorno e neanche a farlo apposta la piccolina venne a darci la sveglia. Ultimamente era mattiniera come suo padre. Non appena entró in stanza feci finta di dormire sperando di poter recuperare ancora un po' di tempo.

- Ecco l'amore di papà! - le disse killian prendendola in braccio
- Ciaoooo! Mamy dorme ancora? - chiese con la sua meravigliosa vocetta.
- Io credo che la mamma sia sveglia ma shhhh... non dirgli che te l'ho detto ok? Corri a farle il solletico!
- Siiii! - passo dalla parte del mio letto e con una grazia inaudita mi si tuffò addosso! Altro che solletico.
- No amore di papà non così violentemente farai male al bam...
- Buongiorno amoreeee! - intervenni prima che si lasciasse sfuggire qualcosa di troppo. - Come mai è già in piedi la mia signorina?
- Ho fame!
- Hai fame è? - quella era decisamente una via di scampo dal discorsetto fratellino. Dovevo cogliere la palla al balzo. - E andiamo a fare colazione allora cosa stiamo aspettando?
- Poi possiamo farci le coccole sul divano mamma?
- Ma certo che sì stellina mia... - stavano per andare al piano di sotto quando suo padre intervenne:
- Ottima idea Chloe - si riferiva al momento coccole - così io e la mamma possiamo parlarti di una cosa.
- Non sono stata io a rompere la finestra del bagno e poi nascosto i vetri sotto il lettino.
- a rompere cosaaa???? - dissi guardandola
- Opsss! - sorrise innocentemente cosa che di sicuro non era.
- Chloe che cosa è successo?
- Non è colpa mia.... è il pallone che ha sbattuto alla finestra.
- Stavi giocando con il pallone in casa? - le disse suo padre in modo sostenuto e le vidi il labbro iniziare a tremare cosa che stava a significare un pianto in arrivo.
- Amore non ci pensare ora andiamo a mangiare qualcosa ok? Comincia ad anadare di sotto arrivo subito. - aspettai che si allontanò - ma sei matto??? Rimproverarla prima di dirle quello che dobbiamo dirle?
- Poteva farsi male con quei vetri come potevo non rimproverarla?
- Lo so ma... - aveva ragione - allora facciamo così: rinproveriamola per la finestra e lasciamo stare la faccenda fratellino/sorellina per oggi ok?
- Ogni scusa è buona e? Mi dispiace amore ma glielo diremo oggi. Ora raggiungiamola giù prima che rovesci a terra un intero litro di latte.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora