Una serata tutta per noi

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POV EMMA

Ed eccomi di nuovo qui... dopo una lunga pausa di sei mesi sono nuovamente seduta dietro questa scrivania. Ne è passato di tempo dall'ultima volta che sono stata qui. Sette mesi per la precisione. Cosa è cambiato? Niente di particolarmente rilevante se non un'enorme pila di scartoffie situate su questa scrivania. Noto con molto piacere che mio padre e Killian si sono dedicati molto al lavoro d'ufficio... ehhh menomale che sono tornata guarda
- Emma tesoro è ora di pranzo, vieni con me da Granny?
- No papà ti ringrazio.  Devo ancora finire di sistemare questi! - indico la grande pila alla mia sinistra -  E se voglio tornare a casa per un orario decente dovrò  rimboccarmi le maniche e mettermi seriamene a lavorare.
- Dovrai pur mangiare qualcosa però. Dai, vieni con me! Quelle scartoffie non scapperanno; sono li da mesi ormai.
- Appunto! - dico con fare ovvio - Se solo qualcuno avesse fatto il proprio lavoro! Comunque davvero... preferisco rimanere qui.
- Ti porto qualcosa allora, ok?
- Va bene grazie ma tranquillo... non muoio di fame. - rido. Ma quanto è premuroso mio padre?
- Meglio non rischiare! Torno subito. 
Lo vedo uscire dalla porta dell'uffico per recarsi da Granny... - Ohhh! finalmente un po' di pace! - Mi armo di santa pazzienza e inizio a passare sul pc tutti i documenti riportati in questo primo fascicolo. Oltre a quello che ho in mano, ce ne sono come minimo altri venti... non finirò neanche tra un mese. Sono nel bel mezzo del mio lavoro quando il rumore di una porta che si chiude attira la mia attenzione. Che mio padre sia già tornato?
- Mamma mammaaaaaaaa! - No, non è di certo mio padre. Che ci fa quella piccola nanetta di mia figlia qui?
- Leila amore, come mai da queste parti? - le chiedo mentre lei corre nella mia direzione per abbracciarmi.
- È permesso? - mi giro verso quest'altra voce e vedo Regina entrare nel mio ufficio con a seguito mia madre e un passeggino. 
- Wow! Ora siamo proprio tutti. Come mai da queste parti?
- Siamo passate per un salutino. E' vietato?
- Certo che no! Solo che non me lo aspettavo.
Vedo Regina guardarsi attorno - Giornata tranquilla oggi? - mi chiede non vedendo nessun'altro a parte noi.
- Non esattamente! Ho tutti questi fascicoli da trascrivere al pc. Mi ci vorrà come minimo tutto il pomeriggio. - Sbuffo al solo pensiero.
- Dai dai, non lamentarti. Ti riposerai una volta tornata a casa sceriffo!
- Riposare?!?! A casa? Con queste due? - dico ironica indicando le mie due pesti
- Ti fanno diventare matta è? Posso capire... Neal mi distrugge - dice mia madre
- Ed è uno, pensa con due!
- Ho avuto un piccolo assaggio poco fa -la vedo ridere - Non ti invidio mia cara.
- Mamma mamma, posso rimanere qui con te? Ti do una mano  a lavorare. Sono bravissima!
- Amore non è un gioco questo! Mamma sta lavorando. -  provo a spiegarle
- E daiiii mamminaaaaa!
- Leila per favore... se ci mettiamo a perdere tempo, neanche per l'ora di cena tornerò a casa.
La vedo incupirsi. - Uffyyyyy!!!! - esclama  incrociando le braccia al petto.
- La prossima volta mi aiuterai ok? - Sero con queste parole di farle tornare il sorriso ma non è così anzi... si limita ad alzare le spalle cosa che fa quando vuole far vedere che è arrabiata ma in realtà è dispiaciuta. Mi intenerisco ogni volta e come al solito finisco per cedere.
- Ho capito, facciamo così!  Vieni con me - Le porgo la mano che lei afferra immediatamente e la porto nella scrivania difronte alla mia. Tieni - le porgo un foglio - Ricopia tutte queste belle paroline sul computer e attenta a non sbagliare.
- Davvero posso mamma? - le si illuminano ancora di più i suoi occhioni azzurri.
- Certo! In fin dei conti un piccolo aiutante fa sempre comodo! - le do un sonoro bacio sulla guancia dopodichè torno da Regina, mamma e Chloè.
- Non si imbrogliano i bambini Swan, te lo ha mai detto nessuno? - mi dice Regina scherando
Sto per rispondere a quella sua ironica battuta ma vengo interrotta da Chloè che non sentendosi presa in considerazione inzia a piangere. Non c'è che dire, è proprio come suo padre, vuole essere sempre al centro dell'attenzione. Mi avvicino al passeggino e la prendo in  braccio.
-  No amore di mamma non fare così!  Come potrebbe  mai mamma dimenticarsi di te? - la bacio. Smette immediatamente di piangere e con un sorriso mezzo sdentato inizia a chiamarmi:
- Ma ma! Ma ma! - ride e porta le sue manine sul mio viso
- Ha detto mamma! - esclama mia madre emozionata.
- E' GIà! Anche se a modo suo ormai dice mamma, papà e Leila... anzi... Eia!
- Facciamo progressi vedo! E brava l'amore di nonna.
- Mi ha detto Killian che le piace la barca!  E io che speravo in un'altra mini me. - sento dire con ironia Regina
- No grazie! Basta Leila come tuo simile - rispondo alzando gli occhi per aria. - Comunque si, adora la Jolly Roger e il mare.
- Mi meraviglio che non canti ancora gli stornelli pirateschi!
- Abbiamo tempo per quello - rido al solo pensiero.
- Emmmmm.... mamma! - aia aia aia! La vocina con cui mi sta chiamando Leila non promette nulla di buono.
- Amore?!?!  Hai già finito il lavoro che ti ho dato? - le dico per poi notare dove si trova - Come mai sei al mio Pc?
- Mammina lo sai che ti voglio bene vero? - piccola ruffiana!
- Che hai combinato? - dico sperando in nulla di irreparabile
- Io niente lo giuro! E' il pc che ha fatto la magia! Tutto quello che era scritto qui è sparito!
- Stai scherzando amore?!?!
- No mamma guarda! - mi dice girando il monitor
- LEILAAAA... Ma perchè non mi dai retta. Ho impiegato sei ore a trascrivere quello che è in teoria il lavoro di una settimana e ora grazie a te devo riniziare da capo! - la rimprovero
- Io... io... io non volevoooooooooooooooooo! - inizia a piangere e  corre da sua nonna per chiedere conforto. Naturalmente non tarda ad arivare.
- Dai tesoro non fare così - le dice - Non è successo niente!
- Si invece! La mamma... la... la mamma è... - sta singhiozzando piccolo amore mio - E' ARRABBIATA CON ME! - riesce a dire tutto d'un fiato per poi riprendere a piangere.
- Non dire così, non è vero! Ho ragione Emma? - mi chiede mia madre lanciandomi un'occhiata minacciosa. E' proprio vero, quando si tratta dei nipoti i nonni impazziscono. Per quanto mi dispiaccia e mi faccia tenerezza vederla piangere ha pur sempre sbagliato ed è giusto che si prenda un riprovero. Ma mia madre naturalmente non la pensa allo stesso modo. - Allora? - mi continua a domandare impaziente
- Sono arrabbiata perché non mi hai ascoltato ma non è vero che non ti voglio più bene. - Rispondo parlando direttamente alla mia bambina. Naturalmente mia madre non approva la mia risposta e con le sue occhiatacce me lo fa capire. Non le do importanza, fa così solo perchè ci è andata di mezzo Leila. Se lo avesse fatto Neal lei avrebbe fatto di peggio.
- Mi... mi... mi dispiace tanto... - contina a dirmi mia figlia.
- Lo so! - non posso cedere così facilmente.
- Sei... sei ancora arrabbiata con me?
- Un pochino!
- LO SAPEVOOOOOOOOO!!!!! -  Inizia a piangere talmente forte da svegliare anche Chloè che poco prima si era appisolata. Come se non bastasse iniza a piangere anche lei. Grandioso no?
- Ora capite perché sono esaurita?
- Lo hai voluto te tesoro!
- Mamma non iniziare! E' mia figlia e so io come educarla! Se per ogni cavolata che fa non la rimprovero da grande capirà che può mettermi i piedi in testa come e quando vuole. Ha fatto uno sbaglio è giusto che venga sgridata.
- Ma è dispiaciuta!
- Sono daccordo con Emma! E in fondo lo sei anche tu. A Neal non l'avresti di certo fatta passare liscia. - sta per replicare ma poi non lo fa, evidentemente a capito che quel rimprovero non è stato poi così sbagliato. Smettiamo di discutere tra di noi e impieghiamo tutte le nestre forze per far calmare entrambe le bambine. Riusciamo nel nostro intento venti minuti dopo: Chloè finalmente si è riaddormentata mentre Leila , anche se ancora molto triste, ora è seduta dietro la scrivania di suo nonno a fargli un disegno.
- Non deve essere facile gestirle - dice con fare ovvio Regina dopo aver assistito con mano alla scena - Da quando non hai un po' di tempo per te?
- Da troppo! - Sospiro -  Forse da prima che nascesse Chloè. Gestire un marito e tre figli non è facile. Henry anche se grande mi da comunque dei grandi grattacapi
- Immagino, li da anche a me se può consolarti. - fa una piccola pausa ma poi ricomincia - Con killian invece? Come va?
- Bene! Lui è un amore, cerca in tutti i modi di rendersi utile pur di alleggerirmi i compiti.
- Intendevo dire in un altro.... campo!
- REGINA!!! - esclamo non aspettandomi una domanda silime.
- Che c'è? Non ho detto nulla di male,  siamo tra donne! Avanti non fare la pudica... - mi sta letteralmente istigando
- Che devo dirti...È una barzelletta continua!  La notte non facciamo altro che alzarci per Chloè, il giorno Leila è sveglia e comunque entrambi lavoriamo. Il tutto si riduce a delle piccole occasioni molte volte anche interrotte. - la vedo trattenere una risata - Non ridere, è frustrante la cosa. Mi manca il mio Hook!
Questa volta non riesce a trattenersi e inizia a ridere - Hai ripreso a chiamarlo Hook adesso?
- Lasciamo stare dai, non è ne il luogo ne il momento per parlarne - indico le bambine
- Non mettere scuse inutili, le bambine non ci stanno ascoltando. - non mi vede convinta - E daiiiii siamo curiose!
- E va bene! - è inutile provare  a dissuaderla, la conosco fin troppo bene. Pur di sapere di cosa sto parlando sarebbe disposta a darmi il tormento giorno e notte. Meglio assecondarla... che poi alla fine non devo dire nulla di così scandaloso. -  Beh... nel campo in cui stiamo parlando, c'è differenza sostanziale tra killian e Hook! Diciamo che al momento disponibile c'è solo killian. Non che mi dispiaccia, non fraintendetemi, ma comunque vuoi o non vuoi mi manca anche l'altra sua parte. Quella più... piratesca diciamo!
- EMMAAAAAA!!!! -
- Che vuoi? Sei te che hai insistito per sapere.
- Ma cosa? Io non vi seguo mica. - vedo mia madre perplessa e non posso fare a meno di ridere.
- Niente mamma lascia stare....
- Snow cosa c'è da capire? - ecco ti pare che non deve metterci il carico? - E' semplice. La nostra piccola principessa qui è stufa di accontentarsi di qualche mezz'ora d'amore silenzioso e dolce.... ha bisogno di qualcosa di più... alla Hook! Come spiegarti... più... più violento ecco! - voglio sprofondare... c'era bisogno di essere così espliciti?
- Regina non dire scemenze.. Emma non farebbe mai.... - ed ecco mia mamma che mi vede ancora per una piccola e dolce ragazza ingenua. Mi viede da ridere solo a vederla così scioccata dalle parole di Regina. - EMMAAAAAAAAAAA! - Esclama con gli occhi fuori dalle orbite
- Mamma Che c'è!  Sei una santa per caso? Hai due figli, pensavo che certe cose le sapessi.
- Si ma... io non pensavo che ... tu.....
- Ti stai incartando da sola! - è troppo divertente vederla così impacciata
- Tuo padre è un principe ecco! Sa come comportarsi con le donne!
- E mio marito è un pirata! E fidati... sa molto bene anche lui come comportarsi! - dico con forze troppa malizia.
- Ok ok ok... finiamola qui! Per oggi ho saputo anche abbastanza.  Leila amore, andiamo? Nonna ti compra un gelato!
- Evvivaaaa! - è bastata la parola gelato per farle tornare la parola e il sorriso. Incredibile! La vedo prendere il disegno per suo nonno e correre da mia madre. - Questo lo portiamo a casa così quando nonno torna glielo faccio vedere.
- Daccordo! Andiamo adesso, saluta la mamma. - si gira verso di me. Inizialmente sorride ma poi quello spelndido sorriso lascia spazio ad un visino più triste. cupo oserei dire. La vedo abbassare lo sguardo
- Ciao mamma e... scusa ancora per prima. Io non volevo.
Mi sciolgo completamente - Oi amore guardami - le prendo il visino con entrambe le mani e la incito ad alzare lo sguardo - Va tutto bene, non è successo nulla. Lo so che non lo hai fatto di proposito. E' stato un'incidente.
- Quindi non sei più arrabbiata?
- No non lo sono. Ti voglio bene piccola peste!
- Grazie mammina! Ti voglio bene anche iooooooooo! Tanto tanto. - mi abbraccia forte.
- Ci vediamo questa sera! Fai la brava con nonna e zia ok?
- Va bene lo prometto! - mi da un bacino - Ciaoooooo! - la vedo stringere con una manina il passeggino di sua sorella e insieme a mia madre si diriggono verso l'uscita. Regina le suegue ma ben presto si ferma e si volta verso di me.
- Ti lasciamo lavorare... "piratessa"!
- Non sfottermi! Passo a prendere le bambine per le 19.00
-  facciamo una cosa! Siccome devo uscire per quell'ora aspettami qui e te le porto io... sono di passaggio tanto.
- Sei sicura?
- Sicurissima.
- A dopo allora.

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