Lei è solo mia

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POV KILLIAN.
Lo so... lo so che non avrei dovuto farlo, che è  stata una cosa poco nobile e tutto quello che volete ma io proprio non ci sono riuscito a starmene con le mani in mano mentre mia moglie se ne stava seduta ad un tavolo da Granny con quel Mr. muscolo da strapazzo del suo migliore amico. Ero geloso? Si! Mi dava fastidio vederla con un altro uomo che non fossi io? Non immaginate neanche quando però non me la sono sentita di dirle di no quando quella sera mi chiese se fosse un problema per me se lo incontrasse. Mi fido ciecamente di Emma non fraintendetemi, so che il nostro è vero amore e non lo metto assolutamente in dubbio, è di quella specie di burattino umano che non mi fido minimamente ed è per questo che quella sera decisi di seguirli. Non è una cosa di cui andarne fieri lo so ma non sono riuscito proprio a trattenermi. Penso che un pochino lo abbia intuito anche lei che fossi geloso infatti portó Liam con se dicendomi: "così tornerò prima di quando tu possa immaginare".
Restai all'incirca quaranta minuti li, dietro la staccionata del locale con un quotidiano tra le mani per non farmi riconoscere, poi decisi di tornare a casa... Emma non meritava questo mio comportamento, non avrebbe fatto nulla di male ed era giusto che avesse i suoi spazi.
Si... questo era quello che pensai quella sera e per il resto della settimana; poi, quando mia moglie inizió ad uscire ogni singolo giorno lasciandomi tutti e tre i pargoli e non dicendomi dove fosse diretta, se non la solita scusa "ho delle commissioni da sbrigare", il pensiero di lasciarle i suoi spazi andó a farsi benedire. Avrei voluto seguirla, di nuovo, volevo capire dove trascorresse i suoi pomeriggi, ma avevo i bambini con me e di sicuro loro si sarebbero fatti sgamare; decisi quindi di chiamare  il mio amico fidato spugna e gli chiesi di controllarla.
Il primo giorno era da Granny, il secondo in una boutique, il terzo in un centro commerciale... tutte e  tre le volte era da sola. Fu quello che sugna mi riveló il quarto giorno che mi mandó su tutte le furie:  Emma quel pomeriggio era andata a casa di August. Il mio sangue cominció a ribollire nelle vene. Non potevo credere alle mie orecchie, mia moglie..... no! Non potevo neanche immaginare una cosa del genere. Il mio primo pensiero fu quello di raggiungerla e beccarli in fragrante ma poi cercai di fare mente locale: io ed Emma non stavamo vivendo nessun periodo di crisi, sembrava andare tutto bene tra di noi, non avevamo rapporti da un po' è  vero ma solo per via che aveva partorito da circa un mese... non credevo che fosse andata da August per quel motivo. Non avevo quindi nulla in mano per poter affrontare il discorso con lei e quindi decisi di non dirgli nulla, volevo vedere cos'altro sarebbe successo. Tornó a casa dopo ben quattro ore e come se niente fosse mi corse in contro per baciarmi, era più felice che mai. Per quale motivo era così felice? Non lo so... so solo che non appena le sue labbra sfiorarono le mie mi scansai. Fu un gesto istintivo il mio, molto probabilmente dettato dal fatto che mi sentivo messo da parte.
- Killian?!?- esclamó sorpresa di tale reazione - Tutto bene? Sembri strano.
- Tutto bene love, sono solamente stanco.
- Non me la bevo Killian! So quando c'è qualcosa che non va. Perché non me ne parli? - sembrava preoccupata e quello sguardo mi bastó per capire che stavo solamente esagerando. Era mia moglie per la miseria, la conoscevo come le mie tasche, come mi era venuta in mente l'idea che forse mi stava tradendo? Molto probabilmente aveva avuto un motivo più che valido per andare da lui. Si, non c'era altra spiegazione. - Allora? Vuoi dirmi che succede? - continuó imperterrita.
- Ma no niente tesoro è stata solamente una giornataccia! - cercai di recuperare 
- Le bambine hanno combinato qualche pasticcio per caso?
- No, loro sono state bravissime. Davvero Emma sto bene, è tutto passato. Scusa se sono stato scortese ok? - mi avvicinai per baciarla ma un piccolo particolare mi saltó all'occhio riportando in me altre paranoie. C'era un "livido" sul suo collo. Un livido molto particolare. Accidenti! Allora i film mentali che mi stavo facendo non erano solamente dei film...
- E questo? - Le dissi senza mezzi termini. il mio sguardo era serio.
- Questo cosa? - domando non capendo a cosa m instessi riferendo - Killian sei sicuro di sentirti bene???
- Guardati allo specchio avanti! - titubante fece come le chiesi di fare e una volta davanti allo specchio la vidi sorridere - Non c'è proprio niente per cui ridere!
- Invece sì tesoro! - mi rispose.
- Dove sei stata e chi te l'ha fatto quel coso?
- Seriamente killian? - il mio sguardo parlava chiaro, volevo risposte. Quel sorriso che fino a poco prima era sul suo viso si spense per lasciar posto a un'aria decisamente più cupa, non so dire se fosse triste o stranita.      
- Ok! Se proprio ci tieni tanto... Sono stata da August per un favore che gli avevo chiesto di farmi e questo - indicó la macchia sul suo collo-  questo me l'hai fatto tu ieri sera quando ti lamentavi di non riuscire a dormire! - vidi improvvisamente i suoi occhi riempirsi di lacrime e li mi maledii per la seconda volta per essere stato troppo irruento. Ero proprio un debole... anche se avevo delle crisi di gelosia non riuscivo ad essere in collera con lei.
- Emma... io... beh pensavo....
- Non c'è bisogno che ti aggiunga nulla! So cosa pensavi.
- Ma io...
- Lasciami in pace Killian! Grazie per aver rovinato tutto! - fece per andare via ma la fermai
- Rovinato cosa? - chiesi non capendo il senso delle sue parole.
- Non deve interessarti. Non più almeno! - E con quelle ultime parole scappó al piano di sopra.
Bravo Killian... questa volta l'hai combinata davvero grossa. La lasciai smaltire la rabbia dopodiché tentai di parlarle... niente non ne voleva sapere. L'avevo delusa. Arrivó Regina qualche ora dopo esordendo con un "sei proprio un idiota." Aveva ragione.
- io non volevo Regina ma mettiti nei miei panni: è andata a casa di quello lì e torna con quel coso... - le dissi dopo aver raccontato la mia versione dei fatti.
- Tu come fai a sapere dove fosse? - aia.... sono completamente fottuto.
- Beh diciamo che...
- La verità Killian!
- Ok lo confesso: l'ho fatta seguire.
- Hai fatto cosaaaaa??? Killian dico io ma che ti è preso è? Pensi davvero che lei possa tradirti? Dopo tutto quello che avete passato insieme e dopo tutto quello che ha fatto lei per riportarti in vita. Emma è venuta fino negl'inferi per salvarti se non te lo ricordi e come se non bastasse ha portato Henry con se esponendolo a un grande pericolo. Dovresti baciare il terreno su dove cammini Killian non farle questo. Vado da lei.
- Aspetta... - la fermai - hai perfettamente ragione su tutto... ho reagito male è vero ma non per lei. Io non sopporto August Booth, lui le sbava letteralmente dietro e ho paura che possa portarmele via. Io e Emma siamo legati dal vero amore e so che le mie sono solo paranoie ma non posso farci nulla: lei è troppo bella e chiunque potrebbe portarmela via, perché non potrebbe farlo proprio il suo migliore amico?
- Dici cose senza senso, sai che il vostro è vero amore ma hai paura che te la portino via. Smetti di essere geloso e viviti la tua vita con il tuo vero amore. Non vi fa bene tutto questo.
- Hai ragione...
- lo so! Ora vado a parlarle.
- Aspetta! Posso andare io su da lei? Non voglio sia in collera con me.
- Per quanto odi ammetterlo lei non è in collera con te. Secondo me avrebbe dovuto darti due schiaffi ben assestati piuttosto che piangersi addosso come sta facendo ora. Fammi andare da lei, le parlo un attimo mettendoti in buona luce, non sia mai diventi aggressiva improvvisamente, e poi ti lascerò parlare con lei.
- Ok...
Persi il conto di quante ore se ne starono chiuse in camera ma ecco finalmente scendere Emma al piano di sotto.
- Amore miooooo! - le dissi, non vidi Regina scendere con lei - Regina?
- È andata via. - si limitò a rispondere. Evidentemente aveva usato la magia.
- Senti tesoro io volevo scusarmi con te... sono stato troppo avventato, quell'uomo non mi piace e mi sono fatto prendere da mille paranoie inesistenti. Lo so... sono un coglione ma ci tengo davvero tanto a te e non voglio perderti.
- Vedi Killian... per una volta devo dirti che hai perfettamente ragione: sei un coglione. Pensavi davvero che avessi iniziato una relazione con August?
- Non sapevo che pensare ok? Non mi dicevi mai dove fossi diretta... eri sempre vaga e io ho avuto paura.
- Non ti ho detto nulla per il semplice motivo che non c'era nulla da sapere. Sono stata da granny e per centri commerciali, avevo bisogno di staccare un po' la spina... tutti e tre i bimbi tutto il giorno tutti i giorni non sono semplici da gestire. Ma mai e dico mai ti ho tradito o ho solo pensato di farlo. Sei fuori strada e se può consolarti non credo che lo farò mai, mettitelo dentro quella zucca vuota.
- Non sei tu il problema, mi fido di te...  è di quello che non mi fido.
- Se provasse anche solo a  fare qualcosa lo fermerei per tempo tranquillo. E poi non se la passa tanto bene... ho parlato con Marco un po' di giorni fa e mi ha detto che si sta nuovamente trasformando.  A parte il favore che gli ho chiesto è giusto che lo vada a trovare ogni tanto... è mio amico.
- Hai ragione... scusa ancora. - le diedi un bacio e lei se lo lasció dare senza problemi.
- È tutto risolto? - le chiesi
- Non abbiamo litigato killian... ci sono rimasta malissimo è vero ma non abbiamo litigato. Certo non mi passerà dall'oggi al domani ma tranquillo prima o poi mi passerà
- Cosa posso fare per accelerare i tempi? - non volevo vederla così un secondo di più.
- Sii te stesso e prova a fidarti di me!
Quel suo prima o poi mi passerà mi fece capire che davvero l'avevo delusa e mi spaventai. E se non fossi più riuscito a farla sorridere come prima? No killian, non lo pensare nemmeno... lavora su te stesso e falle capire che non sei più quell'imbecille che oggi ha conosciuto. Posso farcela... io, Killian Jones, posso farcela.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora